Coronavirus, il Veneto supera la Lombardia ed è la regione più colpita: perchè i nostri vicini sono diventati “il grande malato” d’Italia

Centomila. Nei giorni immediatamente precedenti il Natale, 100 mila positivi Covid-19 conclamati vivevano nel Veneto, 3 mila in ospedale e 97 mila isolati in casa. A essi vanno aggiunti i positivi inconsapevoli e asintomatici, in grado di infettare chi veniva a contatto con loro.

Sono proprio questi a rendere difficile la lotta contro questa epidemia. Un’indagine Istat di fine luglio ha stimato che, nella prima ondata in Italia, per ogni positivo noto, ce ne siano stati altri cinque inconsapevoli e asintomatici. Ammettendo, in modo un po’ ottimistico che – grazie al maggior numero di tamponi nella seconda ondata – il rapporto possa essere passato a un positivo “scovato” ogni tre positivi effettivi, oggi nel Veneto ci sarebbero 200 mila persone positive al Covid-19 senza sapere di esserlo, libere di circolare e asintomatiche.

Se questa ipotesi fosse corretta, poiché in Veneto vivono 4 milioni e 800 mila persone, ogni 24 veneti non sottoposti a misure di isolamento, uno potrebbe essere positivo al Covid-19, in grado di infettare chi viene a contatto con lui.

Per essere chiari, ciò significa che quando nel Veneto sono al supermercato o a messa con altre 100 persone, è verosimile che almeno quattro di loro siano positive asintomatiche. E fra questi quattro potrei esserci anch’io, senza saperlo. Il Veneto è il grande malato d’Italia: sempre prima di Natale, i lombardi positivi inconsapevoli erano appena uno ogni 116.

Già a fine novembre i dati mostravano con chiarezza come le cose nel Veneto andassero male. Il confronto fra i dati della seconda ondata in Lombardia e Veneto mostrano l’errore fatto a Roma, nel mantenere sempre il Veneto in zona gialla, e l’errore fatto a Venezia, nel non introdurre ulteriori restrizioni efficaci, come la normativa vigente avrebbe permesso, e come richiesto – ad esempio – dagli Ordini dei Medici della Regione.

In Lombardia – arancione o rossa per tutto il mese di novembre – il numero di positivi conclamati iniziò a diminuire un mese fa, e vale oggi meno di metà rispetto al massimo, registrato attorno al 20 novembre.

Nel sempre giallo Veneto, al contrario, i positivi per tutto il mese di dicembre sono continuati ad aumentare. In dicembre, i ricoverati nei reparti ordinari e in rianimazione in Lombardia sono diminuiti, nel Veneto aumentati. Nelle ultime settimane, lo stesso accade per i decessi: nella decade 14-23 dicembre in Lombardia si sono registrati 8 deceduti positivi al Covid-19 ogni milione di abitanti, nel Veneto 19, più del doppio.

Nei giorni precedenti il Natale, in Lombardia, i positivi conclamati erano metà rispetto al Veneto (50 contro 100 mila), con un numero di tamponi giornalieri simile nelle due regioni (all’incirca tremila per milione di abitanti). Poiché i lombardi sono il doppio dei veneti (10 contro 5 milioni), i positivi conclamati sono oggi nel Veneto il quadruplo della Lombardia. Come detto sopra, da questi numeri discende una probabilità fino a quattro volte più elevata, nel Veneto rispetto alla Lombardia, di essere inconsapevolmente contagiosi, e di venire a contatto con persone inconsapevolmente positive al Covid-19.

fmv

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L’Eni non allaccia il contatore del gas Pronta la denuncia

La richiesta di installazione del contatore risale al 4 maggio. Ora, a distanza di più di sette mesi, è sceso in campo il sindaco, che minaccia una denuncia ai carabinieri per interruzione di pubblico servizio. Succede a Cimolais: il sindaco Davide Protti ha scritto a Eni, gestore della rete del gas, per segnalare il caso di un compaesano, che non può entrare in casa perché priva dell’allacciamento. Eppure, i documenti necessari sono stati inoltrati in primavera. Dopo mesi di attese, il mancato residente si è rivolto a Protti, che a propria volta ha inviato una lettera di protesta a Eni, Regione e Autorità di vigilanza. «Sono trascorsi mesi, dalla mia prima nota, ma nulla è cambiato e una famiglia continua a non poter accedere alla propria abitazione – dice –. I danni provocati a queste persone sono gravi, e potrebbero aggiungersene altri: le temperature rigide potrebbero infatti causare problemi agli impianti dell’immobile. Riscaldarsi e nutrirsi rappresentano delle necessità vitali, non certamente di una comodità a cui si possa rinunciare». Di qui l’ultimatum alla società di San Donato Milanese, da tempo al centro di polemiche in Valcellina per altri disservizi. fmv

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CHIUSURA UFFICI COMUNALI CAUSA COVID

CHIUSI GLI UFFICI COMUNALI DI CIMOLAIS . Per informazioni o prenotare un appuntamento mandare una mail anagrafe@comune.cimolais.pn.it oppure

per Ufficio Tecnico edilizia privata edilizia.privata@comune.cimolais.pn.it

per Assistente Sociale lucia.biason@vallidolomitifriulane.utifvg.it

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Ore 9.06: cominciate le prime vaccinazioni contro il virus. Fedriga: entro il mese altre 10 mila dos

Il Friuli Venezia Giulia comincia a vedere la luce in fondo al tunnel della pandemia alle 9.06 di una domenica di fine dicembre quando ad Ariella Breda, dottoressa del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) viene iniettata la prima delle due dosi – la seconda avverrà come previsto fra 21 giorni – del vaccino Pfizer.E che quella di Palmanova non sia una giornata come tutte le altre, anzi, lo si capisce dall’atmosfera che si respira nei locali della sede della Protezione civile regionale. In una mattinata fredda come poche altre nell’ultimo mese, il vaccino, arrivato segretamente, sabato 26, all’aeroporto militare di Rivolto – dopo essere “atterrato” a Villafranca –, viene scortato da carabinieri e polizia fino a Palmanova dove sbuca, puntuale, alle 8.Poco prima delle 9 arriva anche il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e si può cominciare, come da programma. Breda è la prima a essere vaccinata, quindi tocca, in una manciata di minuti, a Carlo Tascini, a capo della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale di Udine, Tommaso Pellis, direttore di Anestesia e rianimazione a Pordenone, Maria Chiara Corti, direttrice dei servizi socio sanitari dell’Asugi, Guido Lucchini, al vertice dei medici della Destra Tagliamento, e a Fabio Barbone, numero uno della task force anti-Covid del Friuli Venezia Giulia. FMV

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Pacco sospetto davanti al Municipio di Cimolais

Un regalo di Natale poco gradito: è quello che si sono visti recapitare il Sindaco di Cimoloais insieme ai sindaci Claut, Cimolais e Barcis, nel corso della notte santa. Al mattino, infatti, alcuni cittadini hanno segnalato alle forze dell’ordine, per ognuno dei tre municipi, tre cartelloni con scritte di matrice pseudo-anarchica, accompagnati da altrettanti “pacchi dono” sospetti, perfettamente confezionati e decorati, con tanto di cappello di Santa Claus.Sono immediatamente intervenuti i carabinieri della compagnia di Spilimbergo e i colleghi della stazione di Cimolais, che hanno immediatamente allertato il Nucleo artificieri di Udine, i cui specialisti si sono subito portati nei tre luoghi indicati – una volta che le tre zone sono state messe in sicurezza – per rimuovere i pacchi anche con l’ausilio del robot e poi farli brillare. A Barcis un operaio comunale aveva allertato la polizia, che in questo Comune ha lavorato di concerto con i militari dell’Arma. Le scatole non contenevano ordigni, ma soltanto sabbia e ciotoli. Materiale probabilmente raccolto dal letto del torrente Cellina, oggetto della minacciosa protesta. Questo, infatti, il testo riportato sui cartelli dagli anarchici: “Al Comune di Barcis commissariato per pianificazione di catastrofe e per complicità ai Comini di Claut e Cimolais: basta garantire le rendite dell’industria idroelettrica, irrigua e cavatoria! Basta sperpero di denaro pubblico! Basta devastazioni ambientali! Sghiaiamento: opere devastanti, interventi impattanti e inutili, rischio catastrofe. Nuovo ponte: pericolo interferenza con il deflusso di piena e collegamento a viabilità precaria, soggetta ad alluvionamento e frane. Scarico supplementare di 1.000 mc/sec: ulteriore devastazione, inutile a impedire una catastrofe annunciata. Il Cellina vi seppellirà! E’ urgente: smantellare la diga di Barcis, rinaturalizzare la valle, pianificare uno sviluppo sostenibile e autogestito della montagna e di tutto il territorio del Cellina, ripristinare la vita del torrente, minimo deflusso vitale maggiore o uguale a 2 mc/sec”. fmv

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Buon Natale 2020

In questo terribile anno abbiamo bisogno di un pò di serenità. La culla del presepe nella nostra chiesa parrocchiale, ancora vuota, attende con speranza il bambino Gesù. Che porti a tutti noi un pò di serenità e salute. TANTI AUGURI DI BUON NATALE

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Dipinto di pittore veneto nella chiesa parrocchiale di Cimolais

Nella chiesa parrocchiale di Cimolais troviamo un quadro , di pittore Veneto sconosciuto datato 1691. Vi sono rappresentati S.Lucia,San Rocco,San Luca San Giovannino e la Madonna con il bambino. Il dipinto è probabilmente di epoca anteriore La data è quella del restauro fatto fare da un parrocchiano che “si è esibito di farlo nuovo a due spese “ Il nome del devoto è nel cartiglio “io Gianbattista Bressa feci fare quest’opera per mia devozione.1691”. Un vero capolavoro

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San Nicolò è arrivato a Cimolais

San Nicolò, nonostante l’abbondante nevicata c, è riuscito ad arrivare il 6. dicembre a Cimolais, con un messaggio speciale per tutti i bambini! ✨❄️È stato un anno particolare, un anno difficile per tutti noi, ma il sorriso di un bambino, di un genitore, di un anziano, il sorriso di ognuno di noi può farci dimenticare in un attimo tutte le difficoltà! Continuate a sognare, continuare a sorridere, continuate ad avere fiducia!

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Val Cimoliana chiusa al traffico veicolare e pedonale

⛔️⭕️DIVIETO DI TRANSITO VEICOLARE🚗🚙🚐 E PEDONALE🚶‍♀️🚶 LUNGO LA STRADA COMUNALE DIACCESSO ALLA VAL CIMOLIANA A PARTIRE DALLA LOCALITA’ “PONTE COMPOL” CONDECORRENZA IMMEDIATA E FINO A REVOCA

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Nuovi orari per servizi comunali

L’amministrazione comunale informa: A seguito dell’ evolversi della situazione di emergenza da SARS CoV-2 e per garantire il rispetto delle norme di sicurezza e contenimento dell’ epidemia AVVISIAMO CHE

⛔️ Gli uffici comunali saranno chiusi al pubblico. Si potrà accedere SOLO ed ESCLUSIVAMENTE su appuntamento (042787019)

Le ANALISI DEL SANGUE e i PRELIEVI 💉 possono essere effettuate SOLO su appuntamento da concordare con le Infermiere.👩‍🔬👩‍🔬0427878221 – 3357649629. NON recarsi in ambulatorio per prenotare le Analisi.

E’ CONSENTITO l’accesso a MASSIMO DUE PERSONE per volta nella sala d’aspetto dell’ambulatorio.E’ CONSENTITO l’accesso a MASSIMO DUE PERSONE per volta nell’atrio per l’accesso alle poste.

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I primi vaccini in un luogo top-secret, i militari al fianco ai medici: così il Fvg si prepara all’avvio della campagna anti-Covid

Domenica prossima anche in regione prenderà il via la campagna vaccinale contro il coronavirus. In un centro destinato, per ragioni di sicurezza, a rimanere segreto saranno somministrate le prime 265 dosi al personale sanitario e ad alcuni ospiti delle case di riposo. Sarà così in tutta Europa. «Una volta avviata la campagna su ampia scala, in base a quanto previsto dalla struttura commissariale – spiega il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi – a occuparsi delle vaccinazioni saranno squadre specializzate di operatori in grado di somministrare complessivamente oltre un migliaio di dosi al giorno».

L’organizzazione è complicata tant’è che ieri Riccardi e i suoi più stretti collaboratori tra cui il direttore della Protezione civile, Amedeo Aristei, collegato da remoto nonostante sia risultato positivo al Sars-Cov2, confrontandosi con i diretti interessati, hanno messo a punto la macchina che sarà avviata domenica prossima. «A sottoporsi per prime alla vaccinazione saranno persone che hanno vissuto in prima linea l’emergenza» spiega Riccardi nel confermare che il 28 dicembre da Roma arriveranno altre 10 mila dosi che saranno prese in carico dalle farmacie ospedaliere. «Intanto – aggiunge l’assessore – stiamo organizzando il sistema di prenotazione». Un aspetto questo tutt’altro che secondario nel momento in cui il vaccino si conserva a meno 70/80 gradi e una volta scongelato va mantenuto a 8 gradi per pochi giorni. fmv

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Un panettone per tutti i residenti

L’Amminsitrazione comunale ha pensato di distribuire a tutta la popolazione un panettone ADMO così informa ” Oggi pomeriggio a partire dalle 15:15 in collaborazione con alcuni volontari del gruppo Comunale di Protezione Civile sarà distribuito ad ogni nucleo familiare residente un panettone ADMO. Un piccolo pensiero, condiviso con le amministrazioni di Erto e Casso e di Claut, in questo momento molto particolare per tutti. La distribuzione partirà dai residenti della Zona industriale, passando poi per San Floriano e via via le vie del paese”.

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