DA VEDERE
Incastronato fra le più belle cime delle Dolomiti Friulane, CIMOLAIS, rappresenta la meta d’obbligo per chi vuole vivere una vacanza all’insegna della natura e della tranquillità. Tipico paese vallivo alpino la cui storia risale ai paleoveneti ( VI sec. a.c./VII sec. d.c.) è sovrastato dalle imponenti vette che lo racchiudono. Prima di avventurarsi nella natura selvaggia una visita è d’obbligo al borgo e alla sua chiesa parrocchiale con altari lignei del 1600 e un affresco della scuola del Pordenone, per proseguire poi verso la chiesetta “alpina” ex voto per lo scampato pericolo dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Al ritorno sosta al Centro visita del Parco delle Dolomiti Friulane, dove si può conoscere la fauna locale e, per i più piccoli, divertirsi sul tappeto multimediale che cambia a seconda delle stagioni. Apprese le nozioni sulla fauna una visita al Parco faunistico Pianpinedo, per vedere dal vivo cervi, camosci, stambecchi e caprioli, nonché visitare il Centro visita “i suoni della natura” e cimentarsi nei test multimediali dell’infopoint. Tre i sentieri percorribili all’interno del Parco, a seconda delle capacità, da fare sicuramente il sentiero botanico dove sono stati schedati i maggiori arbusti presenti nel luogo e discesa sul baby parco avventura. Ritorno al paese in bicicletta sulle piste ciclabili (circa 10 km di percorsi alternativi ) sino al parco giochi attrezzato anche per sosta pic- nic e area camper. Nelle vicinanze il sentiero dei Mulini e la mostra sull’antica segheria per proseguire, poi, verso il Ponte Compol dove è stata attrezzata una palestra di roccia, la Valcimoliana e il suo più importante testimone nel cuore del Patrimonio UNESCO: Il Campanile di Valmontanaja. Escursione per tutti in bicicletta o a piedi (la seconda settimana di luglio la Pro Loco organizza anche una marcia non competitiva) fino al Rifugio Pordenone (14 km complessivi) , durante il periodo primaverile – estivo, con gli sci, durante il periodo invernale. Da qui, per gli escursionisti più preparati e per gli alpinisti si diramano molti sentieri e possibilità di attraversate in alta quota o arrampicate su vie ferrate, la più importante delle quali resta quella del Campanile di Valmontanaja. Scalato la prima volta nel 1902 dagli alpinisti austriaci Wolf von Glanvell e Karl von Saar, è una guglia di bellezza spettacolare e selvaggia, alta 300 metri e con una base di 60 metri. Si staglia contro il cielo al centro della valle, in una posizione considerata unica al mondo perché nettamente separata dalle guglie dolomitiche costituenti l’anfiteatro circostante. Dopo la fatica sosta presso il campeggio in loc. Bresin, negli alberghi o negli alloggi dell’albergo diffuso.