RINGRAZIAMENTO

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UCRAINA SCONOSCIUTA: presentazione a Cimolis del libro di Mario Pò

Presentazione a Cimolais del libro di Mario Pò : Ucraina sconosciuta nell’ambito dell’iniziativa della Regione FVG “libri sotto la neve”

per approfondimenti vedi articolo:

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Lupi alle porte di alcuni paesi, il prefetto di Belluno “gela” i sindaci: «Non c’è un pericolo grave»

Molti sindaci della provincia di Belluno sono preoccupati perché ci sono sempre più lupi che si avvicinano ai centri abitati, ma il prefetto di Belluno , al quale si erano rivolti, ha cercato di rassicurarli anche con qualche dato: «Da 150 anni in provincia di Belluno non si registrano aggressioni dirette nei confronti dell’uomo.

Questo predatore, per sua natura, evita l’uomo». E ancora: «Non c’è una sovrappopolazione di lupi in provincia: ce ne sono circa 80-120 esemplari in 15-17 branchi in una superficie molto vasta, visto che la provincia è la più vasta del Veneto».

L’APPELLO
La questione della pericolosità del lupo era stata sollevata dagli abitanti di alcuni comuni della Provincia, attraverso i rispettivi sindaci: Lorenzago di Cadore, Auronzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Belluno, Feltre, Seren del Grappa, Arsié, Lamon, Fonzaso. Il prefetto Mariano Savastano ha cercato di smorzare le preoccupazioni e, in un incontro ieri in prefettura, ha invitato «ad avere un approccio scientifico, non emotivo, non allarmistico. Non ci sono le condizioni per un allarme sociale. Non ci dobbiamo preoccupare, ma ci dobbiamo occupare del problema con una campagna di informazione mirata». 

LE DIFESE
«È una specie protetta ed è l’uomo che si deve adattare al lupo e non il contrario – ha sottolineato Savastano – adottando comportamenti non attrattivi nei suoi confronti». Quindi non lasciare animali liberi o abbandonare rifiuti umidi vicino alle case, giusto per citarne un paio. «Nella scala di rischio che va da 1 a 7 (dove 7 è il rischio più elevato) noi siamo a 4. Non c’è un pericolo grave. Qualora l’indice di pericolosità per l’avvicinamento dei lupi, dovesse innalzarsi, la Regione ha già autorizzato, come è avvenuto in provincia di Vicenza, l’intervento della polizia provinciale armata con munizioni a pallini di gomma, che si è dimostrato efficace poiché i lupi si sono allontanati definitivamente dai centri abitati». 

I PRIMI CITTADINI
Alcuni sindaci non condividono questa mancanza di preoccupazione per la situazione attuale. Loris Maccagnan, sindaco di Lamon, non fa mistero: «La problematica esiste, anche se un’evoluzione recente non c’è stata. I rapporti con la prefettura sono stretti. C’è preoccupazione per i capi di bestiame più che per la sicurezza delle persone. L’animale è arrivato ai centri abitati. L’altra questione è relativa agli allevamenti e al pascolo comunale: non riusciamo ad utilizzarlo finché non risolviamo il problema della presenza del lupo». Il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin ha delegato l’assessore Raffaele Addamiano e il consigliere Lorenzo Bortoluzzi: «Bisogna monitorare, ciò che viene richiesto ai cittadini è segnalare agli organi preposti eventuali avvistamenti». E Christian Pasa (Fonzaso) aggiunge: «Più che preoccupazioni per i concittadini, siamo stati coinvolti perché abbiamo avuto predazioni sulle pecore. Ci sono domande e perplessità, è una novità avere a che fare con specie selvatiche». Posizione decisa quella di Stefano Cesa (Borgo Valbelluna) territorio che ha dato molto al lupo in termini di prede: «C’è assoluta incompatibilità tra questo predatore e gli enormi sacrifici della gente che vive in montagna e che opera per la cura e la manutenzione del territorio attraverso l’attività agricola. Ma se non sosteniamo adeguatamente queste aziende agricole superstiti anche dal lupo e dall’incremento incontrollato della fauna selvatica, tra qualche anno ci troveremmo sterminate aree abbandonate, incolte e con impressionanti problemi di carattere idrogeologico». da Gazzettino Bl

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Una TAGLIA per i responsabili dell’uccisione dello sciacallo dorato

In attesa che siano chiarite le cause della morte dello sciacallo dorato, appeso al cartello di benvenuto del Parco delle Dolomiti friulane, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente ha promesso una taglia di 1500 euro «a chi con la sua testimonianza rilasciata secondo i termini di legge alle forze dell’ordine aiuterà a individuare e far condannare il responsabile o i responsabili di questo crimine. Lo sciacallo dorato è un animale protetto che non dà alcuna noia ne agli umani ne agli animali per questo riteniamo questo gesto assurdo e senza senso, ci auspichiamo però che il responsabile o i responsabili vengano presi al più presto».

L’ispezione cadaverica non ha evidenziato colpi d’arma da fuoco, nè si pensa ad avvertimenti al Parco. Prende corpo la tesi dell’incidente stradale. fMV

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BANDO CONTRIBUTI GAS

Bando per la concessione di contributi a favore delle famiglie utenti del Comune di Cimolais servito da infrastrutture energetiche di distribuzione di aria propanata da destinare a sollievo degli oneri derivanti all’utenza dalla fornitura del servizio. Consumi riferiti all’anno 2023.

Per ulteriori info, consultare la pagina del Comune dedicata al seguente link: https://www.comune.cimolais.pn.it/…/bando-per-la…

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Bracconiere uccide sciacallo dorato e lo appende al cartello di benvenuto nel parco delle Dolomiti friulane

Il macabro trofeo lungo la strada che da Claut conduce a Cimolais. La guardia forestale è sulle tracce del responsabile

Uno sciacallo dorato colpito a morte e appeso come macabro trofeo lungo la strada che da Claut conduce a Cimolais: la guardia forestale è sulle tracce dell’ignoto bracconiere che durante la notte ha impiccato un esemplare di sciacallo al cartello di benvenuto del Parco naturale delle Dolomiti friulane.

Ignote al momento le cause della morte dell’animale, particolarmente protetto da norme internazionali e da qualche tempo presente anche in Friuli Venezia Giulia.

Certamente però il messaggio che traspare dal gesto è chiaro: in molti protestano contro le aree protette, ree di incentivare l’arrivo da Nord e Est Europa di nuove specie carnivore come lupi, linci, gatti selvatici e appunto sciacallo FMV

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AUGURI ALLE DONNE

Alle donne che vivono e frequentano Cimolais il nostro augurio non solo per oggi ma per tutti i giorni dell’anno

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Le tariffe dei rifiuti rischiano aumenti nel 2024?

Le tariffe dei rifiuti rischiano aumenti nel 2024 o rimarranno tra le più basse d’Italia? «Abbiamo appena iniziato a vedere il piano economico, non mi sento di dire nulla».

Un elemento incoraggiante però c’è: con il passaggio al porta a porta Gea ha rintracciato «circa 3 mila utenze fantasma. E il controllo non si ferma». La base dei contribuenti è cresciuta.

Il mandato

Gianfranco Marino, una vita da manager delle politiche del lavoro (ultimo impegno in Provincia a guida Alessandro Ciriani), è il nuovo presidente di Gea. E la ragione è chiara, come il mandato ricevuto dai soci e in particolare dall’amministrazione Ciriani: «Riorganizzare la società valorizzando le risorse interne e facendo efficienze dove possibile». Il presidente, che ha ricevuto tutte le deleghe il 19 dicembre scorso e che ha dedicato il primo periodo a conoscere i meccanismi della società, ha un compito non semplice: «Gea, in pochissimo tempo, ha acquisito una ventina di Comuni dell’area pedemontana, che prima erano gestiti da Snua – ricorda –. Siamo partiti subito, ma ci sono aggiustamenti da fare e bisogna costruire un percorso coinvolgendo Comuni e Comunità di montagna. Ho iniziato a incontrare i sindaci, intendo vederli tutti».

A Pordenone «il mio primo atto è stato il passaggio della raccolta della plastica da quindicinale a settimanale. E questa rimarrà, perché abbiamo visto un netto miglioramento della situazione generale, soprattutto una riduzione degli abbandoni. La nuova raccolta differenziata sta dando i risultati sperati. Il nostro lavoro è in stretta sinergia con il Comune di Pordenone e anche con il comando di polizia locale – prosegue Marino – perchè quest’anno si tratta di consolidare i risultati e quindi anche di aumentare i controlli».

Se gli accertamenti sulle utenze fantasma proseguono – «continuiamo a incrociare le banche dati e questo ritengo sarà una procedura senza interruzioni» – la direttiva del Comune è anche quella di contrasto agli abbandoni. Questo avviene con i controlli, ma anche con la cultura della prevenzione: «Il piano di educazione ambientale che Gea porta avanti nelle scuole è un vanto per Pordenone e continueremo a investire in questo»Secondo Marino è anche necessario «che tutti i cittadini si sentano coinvolti nel contribuire alla buona riuscita della raccolta, perchè da quella dipende la qualità dell’ambiente e anche il contenimento dei costi».

E sulle tariffe per ora il presidente non fa anticipazioni. «Non posso dire se riusciremo a mantenerle tali perchè abbiamo appena iniziato a vedere il piano economico finanziario, è presto per qualunque previsione. Quello che so è che rispetteremo la scadenza dello scorso anno» per cui entro aprile il piano dovrebbe essere pronto.

Non manca, da parte del presidente di Gea, un impegno anche sul fronte degli investimenti.

fmv

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Al fianco di cittadini e consumatori

L’Amministrazione comunale di Cimolais invita tutta la popolazione al Convegno organizzato da Federconsumatori Fvg, durante il quale si affronteranno temi importanti quali il mercato libero dell’energia, l’educazione digitale e la sanità.

All’incontro, moderato da Riccardo Bravin, interverranno Erica Cuccu, Chiara De Bianchi e Roberto Cescutti.

🗓️ Venerdì 8 marzo 2024

🕓Ore 17.30

📌 Sala polifunzionale ex asilo Cimolais

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Convocazione Assemblea Sastotu?

L’Associazione Sasto Tu? comunica la convocazione della propria Assemblea

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Paesaggi che raccontano: i muretti a secco di Cimolais

Attivato il circolo di studio sui muretti a secco di Cimolais; per info vedere la locandina qui sotto

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Comitato pedemontana viva : all’incontro sulla sanità nessuno ha parlato della piscina

«L’assessore regionale alla sanità incontra il sindaco di Maniago, ma dell’ampliamento delle cure riabilitative convenzionate nella piscina riabilitativa non parla. L’argomento è caduto nel dimenticatoio, così come le liste d’attesa per le attività specialistiche e la mancanza di medici di base in un’area montana con prevalenza di popolazione anziana». Cesare Monea, referente del comitato Pedemontana viva ed ex assessore, spara a zero sull’incontro avvenuto in municipio tra Riccardo Riccardi, il sindaco Umberto Scarabello, il consigliere regionale Andrea Carli e il direttore di Asfo, Giuseppe Tonutti.«L’obiettivo per la piscina riabilitativa è garantire a tutti l’accesso alle cure senza spendere un capitale e non solamente ai pazienti che hanno subito interventi chirurgici ortopedici, risultato, quest’ultimo, ottenuto lo scorso luglio dopo anni di richieste – ha ricordato Monea –. La piscina riabilitativa, inaugurata nel 2018, rappresenta una struttura fondamentale per la comunità, offrendo servizi di riabilitazione e benessere a persone con disabilità, anziani e cittadini che necessitino di cure specifiche. Nei mesi scorsi, la struttura ha ottenuto l’accreditamento per la medicina fisica e riabilitativa dalla Regione e ha stretto una convenzione col servizio pubblico della fisioterapia in acqua a secco per pazienti che hanno subito interventi chirurgici ortopedici. Ho subito chiesto un’accelerazione dell’iter per estendere questi benefici a tutti coloro che necessitino di prestazioni riabilitative, non soltanto per i post-operatori, ma sinora il nulla. Riccardi l’altro giorno non ha fatto nemmeno un cenno al tema e questo mi fa pensare.i auguro che gli amministratori presenti all’incontro abbiano almeno sollevato la questione». fmv

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