Strada Comunale Prada AVVISO AI PROPIETARI da parte del Comune di Cimolais

Il Comune di Cimolais invita i proprietari dei fondi limitrofi alla strada della Prada “a provvedere al taglio di piante spontanee e non cosi nei modi e tempi spiegati nell’avviso seguente e comunque entro il 31/12/2021. A seguito di tale data come ESTREMA RATIO l’amministrazione comunale potrebbe ricorrere se necessario ad un ORDINANZA COATTIVA. L’ammistrazione predilige comunque un approccio bonario e dialogante con il fine di migliorare la sicurezza viaria e il decoro dei luoghi. Ricordiamo che il proprietario è responsabile di piante e arbusti presenti sul proprio fondo e che di conseguenza è chiamato a rispondere qualora questi cagionino danni a cose o persone.Gli uffici rimangono a disposizione per chiarimenti ed approfondimenti “

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Modificati gli orari delle celebrazioni della Festa dei Santi e dei defunti

A seguito della presa in carico delle cinque parrocchie della Valcellina Don Luca ha programmato le celebrazioni come di seguito indicate. tutte le info sulla pagina fb della parrocchia

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Raccolta, lavorazione del pestith

Per ricordare le tradizioni culinarie di un tempo l’Associazione Intorn al Larin ha organizzato domenica scorsa una iniziativa di raccolta (nei campi di Favot) lavorazione (presso il Borgo Palin della rapa rossa di Milano con degustazione finale. Molto apprezzata dai partecipanti l’iniziativa che ha visto la partecipazione di 30 persone di cui la rappresentante di slow food Italia Francesca Berbereschi e il Presidente della condotta slow food di Pordenone. Presidenti anche il Sindaco di Cimolais, Davide Protti, e quello di Barcis Claudio Traina

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La riforma dei Parchi. L’assessore Zannier ha fornito le linee guida

L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, ha illustrato lo schema di disegno di legge che intende adeguare e riordinare la normativa in materia di parchi
e di riserve naturali visto che quella attuale non risponde più alle mutate esigenze del territorio, né ai cambiamenti intervenuti in questi 25 anni nel quadro legislativo nazionale e regionale.
Uno degli aspetti significativi di questa nuova legge, che è suddivisa in 66 articoli, è rappresentato dall’assetto delle aree della rete Natura 2000, la cui gestione può essere assegnata direttamente ai parchi, con riguardo alle aree ricomprese all’interno del perimetro
dei medesimi; può altresì essere attribuita alla riserva richiedente, con riguardo alla porzione inclusa all’interno del proprio perimetro. La gestione di ulteriori aree della rete Natura 2000
può essere attribuita agli enti parco al di fuori del perimetro di competenza, con deliberazione della Giunta regionale e previa intesa tra i Comuni territoriali. LA NUOVA LEGGE
La riforma dei Parchi L’assessore Zannier ha fornito le linee guida mente interessati e gli enti parco o gli organi gestori delle riserve naturali.
“Il ruolo degli enti parco – ha riferito Zannier – sarà così ulteriormente rafforzato consentendone la partecipazione a iniziative che rientrano tra le attività di carattere turistico eco – compatibili con l’obiettivo di favorire la sostenibilità della gestione dell’ambiente
naturale e fare in modo che esso diventi una risorsa per il territorio, da preservare non soltanto in modo conservativo, consentendone la fruizione nel rispetto delle esigenze dell’ambiente
naturale”.
Nel contesto degli enti parco sarà inoltre possibile valorizzare le produzioni del territorio che consentano di arricchire l’attrattività delle aree.
Tra le azioni di semplificazione che saranno introdotte dalla nuova normativa vi sono i meccanismi per la composizione degli organi degli enti parco, la ridefinizione degli strumenti di programmazione, la modifica ai sistemi di accesso alla contribuzione.

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IL PROGETTO DELLA FONDAZIONE UNESCO . Tutelare le Dolomiti e le loro fragilità – Lo slogan “Paura a prima vista” per la nuova campagna

In un’estate che è stata segnata da importanti flussi turistici sulle Dolomiti Patrimonio Mondiale, la Fondazione Dolomiti Unesco ha sviluppato una campagna di comunicazione sull’uso consapevole dell’acqua nei rifugi di alta quota e sulla frequentazione consapevole della montagna, insieme ai gestori di rifugio, rappresentati dalle varie associazioni che li riuniscono e alle associazioni alpinistiche della regione dolomitica.
Lo scopo è quello di sensibilizzare gli ospiti al rispetto del fragile ambiente dolomitico e alla comprensione del ruolo dei gestori di rifugio.
«L’estate 2021 segna in qualche modo la ripartenza dopo il Covid e tutti ci auguriamo possa essere una stagione fruttuosa per il turismo e per le attività ricettive, rifugi in testa – fanno sapere i promotori -. La montagna, che già la scorsa estate era stata vista come sicura e salubre, anche quest’anno potrà essere meta ambita.
Il turismo d’alta montagna, però, non è uguale al turismo delle altre località: necessita di attenzione, accortezza e soprattutto di rispetto per l’ambiente circostante, che nelle nostre Dolomiti sa essere magia allo stato puro. Questo progetto ci ricorda quanto dobbiamo
essere rispettosi delle nostre montagne e quanto è importante sensibilizzare, anche in maniera simpatica, i frequentatori di sentieri e rifugi».
Sarà difficile non essere raggiunti dai messaggi della campagna: video, social, web, tutorial, azioni sul territorio che vedranno protagonista il mostruoso “Dolomeyes” (gli occhi delle
Dolomiti), un personaggio preso in prestito dalla narrazione dolomitica e che rappresenta la paura che le abitudini e gli atteggiamenti poco rispettosi della montagna possano rovinare il delicato ecosistema delle Dolomiti; di qui lo slogan della campagna: “Paura a prima vista”, quella paura che rischia di sostituire “l’amore a prima vista” che le Dolomiti sanno sempre generare.
“Attorno alle Dolomiti Unesco stiamo stringendo sempre più alleanze per una frequentazione della montagna più sostenibile – le parole di Silverio Giurgevich, presidente Cai Friuli Venezia Giulia -. Questo prestigioso riconoscimento ci ha consentito di dialogare fra territori apparentemente lontani e diversi, creando progettualità trasversali oltre i confini amministrati

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Ospedale di Maniago , raccolte 250 firme per dire no alla privatizzazione

Il comitato contro la privatizzazione dell’ospedale di Maniago ha deciso di presentare al sindaco le firme dei cittadini che hanno sottoscritto la petizione per non dare l’ospedale dei maniaghesi in mano ai privati. Più di 250 cittadini hanno infatti chiesto di mantenere pubblico l’ospedale maniaghese, potenziandolo con un pronto soccorso sulle 24 ore, un reparto di medicina e tanti altri servizi, indispensabili non soltanto per la comunità locale, ma per tutto il mandamento.

Visto il silenzio della giunta comunale sull’argomento, Pio De Angelis, Antonio Iracà e Renzo Saccon, rappresentanti del comitato L’ospedale non si vende, chiederanno un incontro con il sindaco e la giunta per «conoscere gli intendimenti dell’amministrazione e per sapere se intende battersi per un ripristino della funzionalità dell’ospedale oppure se preferisce regalarlo al privato. L’esperienza della pandemia dovrebbe aver insegnato e fatto capire, anche a chi per anni ha visto la sanità pubblica soltanto come voce di spesa, l’importanza di un servizio sanitario pubblico efficiente ed adeguato alle esigenze. Come rappresentati del comitato, quindi, ci auguriamo che anche la giunta comunale di Maniago abbia appreso la lezione». La questione della privatizzazione è sorta qualche mese fa, quando il Centro di medicina, rete di trenta strutture sanitarie private e convenzionate in Veneto, ha formulato una proposta, indirizzata al sindaco Andrea Carli e al consiglio comunale, di riqualificazione del presidio, che negli anni ha perso molti pezzi, e di offerta di nuovi servizi.

«Attraverso quella che ci viene presentata come un’opportunità per aumentare i servizi sanitari del Maniaghese e non soltanto, il Centro di medicina trevigiano, una delle maggiori realtà della sanità privata del Triveneto, rischia di tramutare l’ospedale civile di Maniago in una struttura che di pubblico non avrà nulla, se non forse solamente qualche servizio minimo in convenzione – hanno messo in evidenza Iracà, De Angelis e Saccon al momento della presentazione della petizione –. Sarà questo un cavallo di Troia? L’ospedale della città è stato costruito coi soldi dei maniaghesi: ora lo vogliamo regalare a una Spa?».

Il progetto del Centro di medicina prevede la realizzazione di una clinica ambulatoriale convenzionata usando gli spazi inutilizzati del presidio, in cui verrebbero assicurati servizi e prestazioni, ossia radiologia di alta specialità dotata di diagnostica di ultima generazione (risonanza, Tac, mammografia 3D, Rx digitale, ecografi), punto prelievi per esami di laboratorio e specialistica nelle branche di cardiologia, ginecologia, oculistica e dermatologia. Il piano trova fondamento in un accordo o convenzione tra Comune, Centro di medicina e Azienda sanitaria. — (fmv)

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Riscoprire l’area protetta nel rispetto del territorio: riflessione del Presidente Carrara sul trend turistico dell’area protetta

Il Presidente del Parco delle Dolomiti Friulane nel periodico “l’aquila” interviene in merito al trend turistico dell’area protetta: ” Lo abbiamo visto già nel 2020 e quest’anno il trend è ancora più marcato: la pandemia ha portato alla ri-scoperta delle zone più suggestive dell’Italia e del Friuli Venezia Giulia.
Un flusso di turisti e visitatori la cui presenza ci onora, ma che ci impone anche una riflessione. La nostra zona protetta e i comuni che ne fanno parte non devono fare l’errore di altri territori, dove ci sono sentieri a due corsie e le folle si assiepano verso le vette.
Non dobbiamo snaturarci e dobbiamo salvaguardare quella accezione selvaggia, che in inglese definiscono wilderness, del nostro territorio

Non siamo luoghi per grandi masse, ma il rifugio per chi cerca emozioni sincere e paesaggi incontaminati. Il Parco dovrà anche essere sempre più l’interlocutore privilegiato
della Fondazione Unesco, di cui tutti i dieci Comuni fanno parte: parlare
con una voce sola sarà sinonimo di forza e mostrerà la sinergia che la nostra terra sa produrre.
Notevoli ricadute positive le attendiamo, infine, dall’imminente approvazione della riforma della legge sui Parchi, di cui ringraziamo l’amministrazione regionale.

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CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CIMOLAIS E DRENCHIA PER L’UTILIZZO PARZIALE DI N. 1 DIPENDENTE

La convenzione fra il comune di Drenchia e quello di Cimolais per il parziale utilizzo di un dipendente del settore economico finanziario sono stati prorogati ai sensi dell’art.. 7 C.C.R.L. 26/11/2004 – al 31.10.2021.

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Corona torna in tv e lo share si impenna: «Bianca? Siamo come Sandra e Raimondo»

Torna, tutto è perdonato. Detto fatto. Dopo l’ostracismo per averle dato della «gallina», Mauro Corona, elegantissimo, torna a duettare con Bianca Berlinguer a Cartabianca. Con il sapore di montagna lo share ci guadagna: 5.5% per il talk di Raitre che pareggia Floris e supera Giordano.«Avevo sentito Bianchina (Berlinguer, ndr) dire in tivù: se torna, che sia ben vestito. Allora mi sono fatto prestare una camicia bianca da un mio amico, una giacca da mio fratello e un farfallino dal compagno di mia figlia».

«Ormai siamo come Sandra e Raimondo. Siamo diversi, quindi ci completiamo. Però io avrò anche la nomea dell’uomo selvatico, ma al momento opportuno gli sparo in faccia la cultura. L’altra sera ho fatto almeno dieci citazioni, da Hofmannstahl in giù. Magari lo spettatore non sa chi sia, ma il segreto è appunto creare un po’ di curiosità. Altrimenti questi talk sono di una noia paralizzante, con tutti quei virologi, dei Brad Pitt della medicina che hanno proprio rotto». quanto resterà a Cartabianca? «Tutta la stagione. Mi piacerebbe portarci anche degli altri personaggi delle mie parti. Per esempio, una signora che guarisce con le erbe e che ha lo sguardo più incredibile che io abbia mai visto. Ci vogliono dei personaggi così, autentici, terragni. Bisogna far capire che non si vive di solo smartphone».FMV

FMV

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Visita guidata al bramito in Pianpinedo

ASCOLTANDO IL BRAMITO A PIANPINEDO
SABATO 9 OTTOBRE / ORE 19.00 / CIMOLAIS
Ritrovo presso il Centro Visite di Cimolais
Passeggiata lungo la pista ciclabile con spiegazioni sul territorio e visita guidata al Parco Faunistico Pianpinedo. Conclusione prevista per le ore 21:00/21:30.
A cura del Parco Naturale Dolomiti Friulane
Costo: € 7,00 adulti / € 4,00 ragazzi < 12 anni e gli over 70
Difficoltà: facile per tutti
Dislivello: 0 m / Distanza: 5 km

📍Note: dotarsi di torcia elettrica e gilet catarifrangente
Per partecipare alle passeggiate di PASSIparole è OBBLIGATORIO compilare il MODULO DI ISCRIZIONE sul sito www.ecomuseolisaganis.it > sezione EVENTI, pena l’esclusione dall’iniziativa.
Gli itinerari si svolgono su percorsi misti: strada asfaltata, mulattiere e/o sentieri.
> Si consiglia di indossare calzature e abiti adeguati e di portare con sé una torcia e dell’acqua.
> In caso di maltempo le escursioni potrebbero essere rinviate a data da destinarsi.
> Per tutti gli aggiornamenti dell’ultimo minuto, seguite la pagina Facebook Lis Aganis – Ecomuseo regionale delle Dolomiti Friulane

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Ezio Tonegutti: una corsa per la solidarietà

I suoi primi cinquant’anni di corsa nel nome della solidarietà: Ezio Tonegutti di Cimolais, che fa parte anche del locale gruppo alpini, ha deciso di festeggiare così il traguardo del mezzo secolo tagliato ieri. Una corsa benefica, alla quale ci si può unire anche camminando, di 50 chilometri, uno per ogni anno compiuto, tra Cimolais, Erto e Casso e Claut, toccando anche i luoghi della memoria, ossia la diga del Vajont, proprio nelle giornate dedicate al non dimenticare le vittime del disastro del Vajont. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto ad Asla Pordenone, presieduta dal runner Michele Roveredo, fresco di organizzazione della prima Maratona del sorriso regalata alla città di Maniago, dove ha spinto la carrozzina di Ele sorriso, soprannome di Eleonora Carlon, che da anni combatte contro la Sla.

E proprio dalla partecipazione a questa iniziativa, andata in scena a metà settembre, Tonegutti ha ricevuto la spinta finale per organizzare “I miei primi 50 anni/km”: l’appuntamento è per le 10 di domani. Si partirà da Cimolais, comune nel quale si chiuderà anche l’iniziativa. L’iscrizione prevede una libera offerta (per informazioni è possibile chiamare il 333-9321473). «Il sogno per i miei cinquant’anni era partecipare alla maratona di New York – ha detto Tonegutti -. Ho deciso di organizzare un evento a livello locale che fosse nel segno della solidarietà, per tendere la mano in questo caso a persone malate di Sla. “Aiutami ad aiutare” è lo slogan. Chiedo quindi di aiutarmi a correre i miei primi 50 km per aiutare a nostra volta chi è meno fortunato di noi. L’obiettivo è anche il divertimento: non si tratta di una gara». —

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Dottorati di ricerca finanziati dallo Stato

Il Parco delle Dolomiti friulane e i Comuni della Valcellina faranno richiesta di contributi per istituire dei dottorati locali. Grazie a un accordo con l’università di Udine, i municipi possono ambire alle sovvenzioni della Snai, la Strategia nazionale delle aree interne. Saranno finanziate borse di studio per laureati in fase di approfondimento. I dottorati spazieranno dall’economia all’ambiente e alla sociologia. Saranno ideati sistemi per valorizzare le imprese, anche turistiche, e lanciare piani di business. Il progetto proseguirà per almeno tre anni con ricerche, sondaggi e questionari. La speranza degli amministratori è di rendere più competitive le aziende locali e favorire la nascita di filiere produttive ecosostenibili. —FMV

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