Riscoprire l’area protetta nel rispetto del territorio: riflessione del Presidente Carrara sul trend turistico dell’area protetta

Il Presidente del Parco delle Dolomiti Friulane nel periodico “l’aquila” interviene in merito al trend turistico dell’area protetta: ” Lo abbiamo visto già nel 2020 e quest’anno il trend è ancora più marcato: la pandemia ha portato alla ri-scoperta delle zone più suggestive dell’Italia e del Friuli Venezia Giulia.
Un flusso di turisti e visitatori la cui presenza ci onora, ma che ci impone anche una riflessione. La nostra zona protetta e i comuni che ne fanno parte non devono fare l’errore di altri territori, dove ci sono sentieri a due corsie e le folle si assiepano verso le vette.
Non dobbiamo snaturarci e dobbiamo salvaguardare quella accezione selvaggia, che in inglese definiscono wilderness, del nostro territorio

Non siamo luoghi per grandi masse, ma il rifugio per chi cerca emozioni sincere e paesaggi incontaminati. Il Parco dovrà anche essere sempre più l’interlocutore privilegiato
della Fondazione Unesco, di cui tutti i dieci Comuni fanno parte: parlare
con una voce sola sarà sinonimo di forza e mostrerà la sinergia che la nostra terra sa produrre.
Notevoli ricadute positive le attendiamo, infine, dall’imminente approvazione della riforma della legge sui Parchi, di cui ringraziamo l’amministrazione regionale.

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