IL PROGETTO DELLA FONDAZIONE UNESCO . Tutelare le Dolomiti e le loro fragilità – Lo slogan “Paura a prima vista” per la nuova campagna

In un’estate che è stata segnata da importanti flussi turistici sulle Dolomiti Patrimonio Mondiale, la Fondazione Dolomiti Unesco ha sviluppato una campagna di comunicazione sull’uso consapevole dell’acqua nei rifugi di alta quota e sulla frequentazione consapevole della montagna, insieme ai gestori di rifugio, rappresentati dalle varie associazioni che li riuniscono e alle associazioni alpinistiche della regione dolomitica.
Lo scopo è quello di sensibilizzare gli ospiti al rispetto del fragile ambiente dolomitico e alla comprensione del ruolo dei gestori di rifugio.
«L’estate 2021 segna in qualche modo la ripartenza dopo il Covid e tutti ci auguriamo possa essere una stagione fruttuosa per il turismo e per le attività ricettive, rifugi in testa – fanno sapere i promotori -. La montagna, che già la scorsa estate era stata vista come sicura e salubre, anche quest’anno potrà essere meta ambita.
Il turismo d’alta montagna, però, non è uguale al turismo delle altre località: necessita di attenzione, accortezza e soprattutto di rispetto per l’ambiente circostante, che nelle nostre Dolomiti sa essere magia allo stato puro. Questo progetto ci ricorda quanto dobbiamo
essere rispettosi delle nostre montagne e quanto è importante sensibilizzare, anche in maniera simpatica, i frequentatori di sentieri e rifugi».
Sarà difficile non essere raggiunti dai messaggi della campagna: video, social, web, tutorial, azioni sul territorio che vedranno protagonista il mostruoso “Dolomeyes” (gli occhi delle
Dolomiti), un personaggio preso in prestito dalla narrazione dolomitica e che rappresenta la paura che le abitudini e gli atteggiamenti poco rispettosi della montagna possano rovinare il delicato ecosistema delle Dolomiti; di qui lo slogan della campagna: “Paura a prima vista”, quella paura che rischia di sostituire “l’amore a prima vista” che le Dolomiti sanno sempre generare.
“Attorno alle Dolomiti Unesco stiamo stringendo sempre più alleanze per una frequentazione della montagna più sostenibile – le parole di Silverio Giurgevich, presidente Cai Friuli Venezia Giulia -. Questo prestigioso riconoscimento ci ha consentito di dialogare fra territori apparentemente lontani e diversi, creando progettualità trasversali oltre i confini amministrati

Questa voce è stata pubblicata in Categoria generale. Contrassegna il permalink.