Provocazione all’Eni: «Abbuoni i consumi» Silenzio dall’azienda

In effetti ci aspettavamo una risposta o quanto meno una telefonata di rassicurazione. Così non è. Vuol dire che proseguiremo sulla nostra strada, insistendo perché il gas immesso in rete nel corso del 2018 sia considerato gratuito». Il sindaco di Cimolais, Davide Protti, torna alla carica dopo la mail inoltrata la scorsa settimana all’Eni. L’ex ente nazionale per l’energia è indietro con quasi dodici mesi di bollette. Protti ha quindi considerato abbuonati i consumi del periodo. In realtà nemmeno quella che pareva una forte provocazione ha smosso i vertici del colosso di San Donato Milanese. La conferma giunge anche dal primo cittadino di Barcis, Claudio Traina, il primo a denunciare i ritardi nelle fatturazioni. Era maggio quando Traina fece notare come nelle case e nelle aziende del paese non fossero ancora pervenute le richieste di pagamento relative all’anno precedente e a quello in corso. Dopo un’interrogazione parlamentare del senatore Luca Ciriani, l’Eni si scusò e garantì un’accelerazione nell’iter. (f MV)

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Tempesta VAIA ancora visibili i danni in Pian de Thaina

Ancora visibili i danni provocati lo scorso ottobre 2018 dalla Tempesta Vaia. Numerosi ancora gli alberi abbattuti e non ancora recuperati come quelli del Pian de Thaina

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Uti, Carli rieletto presidente senza i voti della Valcellina

Andrea Carli, sindaco di Maniago, resta alla guida dell’Uti delle Valli e Dolomiti friulane. È stato rieletto presidente con l’appoggio della maggioranza dei sindaci dei venti Comuni che fanno parte dell’Unione. La Valcellina, però, si è sfilata. I sindaci di Erto e Casso, Cimolais, Barcis e Claut, il commissario di Andreis e il primo cittadino di Vivaro non hanno partecipato al voto. Che ci fosse maretta tra i rappresentanti di una parte della montagna del Maniaghese e il presidente Carli è noto: la situazione non ha dunque rappresentato una sorpresa. «Non mi sono candidato: il mese scorso, tredici sindaci dell’Uti hanno raccolto le firme per propormi di nuovo alla guida dell’ente – ha precisato Carli –. Prendo atto dell’assenza degli amministratori della Valcellina e non voglio entrare nel merito di sterili polemiche. Ci tengo, invece, a mettere in evidenza che non esiste Andrea Carli, ma un gruppo di sindaci che lavorano per lo sviluppo e il futuro del territorio. La sinergia è fondamentale, per portare avanti gli importanti progetti dell’Unione». Quanto alla durata del mandato, Carli ha fatto sapere che da statuto proseguirà per un triennio: un’eventuale interruzione prima della naturale scadenza dipenderà dalle sorti delle Uti decise dalla Regione. Il sindaco di Vivaro, Mauro Candido, ha augurato buon lavoro a Carli, «al quale spetta il compito di gestire con equilibrio questa fase delicata dell’Unione. Sono da sempre convinto della necessità di un ente montano che coinvolga anche lo Spilimberghese. Ora continua, forse più di prima, la collaborazione col Maniaghese. In linea, però, con quanto è stato deliberato dal consiglio comunale nel 2015, non abbiamo ritenuto opportuno partecipare all’assemblea». (f mv)

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Schiaiamento del Cellina: dubbi da parte del Sindaco di Barcis

Il sindaco di Barcis si chiede cosa succederà alla strada della destralago una volta avviati i cantieri per il ponte di bypass della diga (i tir in uscita dall’alveo non potranno infatti transitare sullo sbarramento idroelettrico). Secondo il sindaco, a giugno i tecnici avevano paventato la chiusura della carreggiata per alcuni mesi. La soluzione non piace però al Comune: sbarrare l’asse vuol dire disagi per tutti. Altro problema, a quel punto, lo sgombero della neve visto che i mezzi spargisale dovrebbero usare la passerella pedonale per giungere sulla riva opposta del lago. Traina lamenta una scarso coinvolgimento del municipio anche da parte della società che gestisce il bacino. «Sarebbe il caso di mettere nero su bianco gli obblighi giuridici di Edison e i tempi del nuovo scolmatore di piena, la cui realizzazione spetta all’azienda energetica», ha concluso il sindaco. — F. MV

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Terremoto, scossa di magnitudo 3.5 in Slovenia: avvertita anche in Friuli Venezia Giulia

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 si è registrata poco dopo la mezzanotte di oggi, mercoledì 2 ottobre, nel sud della Slovenia, a ridosso del confine con la Croazia. Come riferiscono i media a Belgrado, l’epicentro del sisma è stato localizzato presso Ilirska Bistrica, con la scossa che è stata avvertita anche intorno a Rijeka (Fiume), in Croazia.

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Attivazione portale SNUA per raccolta rifiuti

Attraverso il portale utente puoi controllare le informazioni relative ai tuoi servizi attivi, i contenitori associati, i sacchetti per la raccolta degli imballaggi in plastica e lattine distribuiti, e tutte le informazioni sui tuoi svuotamenti. Prima di poter accedere al portale occorre effettuare la procedura di registrazione. Per registrarsi basta cliccare sul link https://www.portaleutente.it/snua/registra.php e inserire i dati che vengono richiesti:

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Boom di cassa integrazione nel Pordenonese: coinvolti quasi 2 mila lavoratori

Una crisi trasversale che colpisce diversi settori, ma si sta facendo sentire soprattutto nel metalmeccanico e nel legno, e ha come conseguenza l’impennata nella richiesta di cassa integrazione da parte delle aziende anche del Pordenonese. Gli esuberi non mancano e l’autunno preoccupa molto le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil: il campanello dall’allarme a inizio anno, quindi il rallentamento e il ricorso agli ammortizzatori già prima dell’estate. Il periodo post-ferie non pare essere all’insegna della ripresa. In provincia, nel settore metalmeccanico, sono interessati dalla cassa integrazione 1.644 lavoratori, cui si aggiungono i circa 300 che operano nel mondo del legno. Duemila addetti del Pordenonese, attivi in soli due ambiti, usufruiscono degli ammortizzatori, ma i posti di lavoro a rischio sono di più. Ad affrontare periodi difficili non solamente le piccole e medie realtà, ma anche i colossi: è il caso di Savio macchine tessili, costretta a fare i conti con una crisi internazionale che sta investendo pure i competitor. I 377 addetti torneranno al lavoro normalmente il 4 novembre, dopo tre settimane di cassa integrazione a settembre e altrettante a ottobre. L’azienda, comunque, sta investendo su ricerca e sviluppo ed è al lavoro sul fronte di nuovi prodotti. Cassa anche alla Zml di Maniago, colosso della metalmeccanica di proprietà del Gruppo Cividale, con oltre 500 dipendenti, che risente della congiuntura negativa: la situazione che preoccupa maggiormente è quella del reparto ghisa. Ammortizzatori pure per Nidec, Breda ed Eps, per fare alcuni esempi. (f mv)

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Comunicazione lavori di adeguamento impianti di terra dei trasformatori su palo nel Comune di Cimolais.

E-distribuzione, Unità Operativa di Pordenone, via delle Caserme 33 (PN), comunica che intende eseguire interventi di adeguamento sui propri impianti di distribuzione dell’energia elettrica. L’attività coinvolge anche terreni privati, e prevede il rifacimento degli impianti di terra dei trasformatori per la distribuzione dell’energia elettrica. Si riportano di seguito le particelle catastali coinvolte dalle attività: – Prada: Foglio 33, particella 64 – Palin: Foglio 33, particella 555 – San FLoriano: Foglio 33, particella 95 Si comunica che l’avvio dei lavori è previsto per i mesi di Agosto-Settembre 2019 e che gli stessi saranno eseguiti dall’Impresa RIEL.

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Barcis e Claut si sfilano dall’Uti: «Ricevuti soltanto contentini»

Da molti viene considerato come il primo vero atto di addio all’Uti: i Comuni di Barcis e Claut hanno infatti deliberato di revocare alcune competenze che negli anni erano state delegate all’Unione delle Dolomiti friulane. Le giunte municipali guidate dai sindaci Claudio Traina e Franco Bosio hanno motivato questo passo indietro con «i troppi silenzi e ritardi registrati da parte della dirigenza dell’ente sovracomunale. Ad oggi non sappiamo per quali servizi paghiamo l’Uti che fa capo a Maniago – si legge nelle delibere –. Avevamo proposto delle quote differenziate in base alle attività effettivamente fruite da ciascuno. A febbraio questa idea è stata inserita in un documento formale al quale ne sarebbe dovuto seguire un altro per regolamentare il riparto pro quota delle spese. Siamo a settembre inoltrato e di tale provvedimento non c’è nemmeno l’ombra».

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Ultimati i lavori di Via e Vicolo D’Annunzio

Ultimati i lavori in Via e Vicolo d’Annunzio che erano iniziati questa primavera e ora , prima della manifestazione UNA MONTAGNA DI GUSTI sono stati ultimati

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Scontro frontale con un’auto, motociclista ferito

Uno scontro frontale tra un’automobilista e un motociclista si è verificato domenica, 22 settembre, poco dopo le 13, lungo la regionale 251 ad Arcola, nota località di Barcis. Una moto Ducati Monster, guidata da un centauro di Treviso, stava viaggiando in in direzione Longarone, quando, per motivi da accertare, ha perso il controllo e si scontrata con una Mini Cooper che proveniva in opposta direzione di marcia. Lo scontro è avvenuto su un tratto dove non c’erano curve Alla guida dell’auto c’era invece un cittadino americano di 24 anni. A bordo c’era anche una passeggera. La chiamata al 112 ha subito fatto scattare la macchina dei soccorsi. I vigili del fuoco hanno collaborato col personale sanitario per prestare le prime cure alle persone coinvolte e hanno messo in sicurezza o scenario. La coppia che viaggiava in automobile ha riportato solo qualche graffio e non ha richiesto l’intervento dei sanitari; il centauro è stato invece portato in elicottero all’ospedale di Pordenone dove è stato posto sotto osservazione, soprattutto per la dinamica dell’incidente. Al omento del ricovero non è stato giudicato in pericolo di vita.




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La terra torna a tremare: terremoto di 3,8 gradi nell’Alto Friuli

La terra torna a tremare in Carnia. Domenica 22 settembre, alle 14.58 una scossa di terremoto, magnitudo 3,8, è stata avvertita nettamente a Tolmezzo, in tutta la zona montana, nel Bellunese, dal Comelico a Longarone fino nel Vicentino. Il sisma con epicentro a tre chilometri a sud-sudovest di Zuglio è stato rilevato dai sismografi del Centro di ricerche sismologiche dell’Ogs a una profondità di 9 chilometri.
Come avviene sempre in questi casi, diverse persone sono uscite in strada e il primo pensiero è andato al 6 maggio del 1976 quando il terremoto distrusse il Friuli. Qualcuno ha telefonato al centralino dei vigili del fuoco per avere informazioni: nessuno ha segnalato danni a persone e cose. Il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, ha sentito il terremoto mentre visitava, assieme ad altre centinaia di persone, gli stand della festa della mela: «Da una prima verifica effettuata direttamente e attraverso dipendenti comunali, protezione civile, polizia locale, i i vigili del fuoco e le forze dell’ordine non risultano danni» ha scritto sul suo profilo Facebook mentre controllava con i tecnici comunali i sensori installati nella frazione di Cazzaso per monitorare gli eventuali spostamenti del fronte franoso. Anche qui non sono state rilevate anomalie. (f MV)

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