Storia d’amore e di passione in un paesino di montagna

È una storia di amore e di passione ed è anche la storia di un paesino di montagna: “La notte più bella dei miei giorni”, l’ultimo romanzo di Luca Visentini – autopubblicato, 13 euro –, si svolge tra lo sguardo benevolo del rassicurante Monte Storto e del luminoso Grande Carro stellato e qualche focosa notte meneghina. Lo scrittore milanese trapiantato a Claut, già editore di accurate – e apprezzate – monografie dedicate a diversi gruppi montuosi delle Dolomiti, pubblica la sua ultima fatica letteraria con un delicato innesto di ironia e realismo, come nel suo stile, dopo l’esordio narrativo con Il Paese (2011) il romanzo politico Sognavamo cavalli selvaggi e il romanzo d’amore Lola e Lila, entrambi del 2018. Un paese vero, che si intuisce essere della montagna friulana, abitato da personaggi veri, celati da nomignoli di fantasia – Grifone, Buc’, Bruno, Parigi, Licio, Franco Del Cik – tratteggiati con poche efficaci pennellate che ne restituiscono il ritratto umano più profondo e vero. Protagonisti di piccole avventure quotidiane tra esilaranti furti di pecore e motoseghe, spedizioni di gruppo nella pedemontana per “mestieri” (faccende), incontri tra i vicoli e giri della “rota”. (fMV)

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