Una modifica al regolamento comunale mette fine a polemiche e contenziosi che vanno avanti da anni: l’assemblea civica di Cimolais ha approvato una variazione alle disposizioni interne che si occupano del contributo per il gas. Grazie a questa novità, le bollette relative a un determinato anno solare, ma recapitate agli utenti successivamente al 1° gennaio potranno essere comunque oggetto di sovvenzione. Dagli anni Novanta, gli abitanti della Valcellina e della Carnia ricevono infatti un sostegno economico dalla Regione per le spese di riscaldamento. Una legge del Friuli Venezia Giulia, confermata a dicembre, che viene incontro ai residenti dopo che l’Eni, gestore della rete locale, ha iniziato ad applicare i prezzi di mercato per le forniture di metano. Una convenzione con la Regione prevedeva invece un trattamento di favore. Da qui, l’aiuto pubblico, ma anche le proteste di sindaci e famiglie per le bollette spedite in ritardo. Il rischio era di perdere il contributo, in quanto il regolamento parlava chiaro: potevano essere riconosciute soltanto le spese avvenute nell’anno solare di riferimento, escludendo quelle pagate in un momento successivo.Il sindaco Davide Protti ha segnalato la problematica in ogni sede, arrivando a minacciare denunce: «Che colpa abbiamo, se l’Eni inoltra le fatturazioni dei consumi dopo mesi?», aveva ripetuto innumerevoli volte. Grazie a un accordo con la Regione e alla modifica del regolamento, ora a Cimolais la questione pare risolta. Se le bollette dovessero continuare a giungere nelle case con grave ritardo, le stesse verrebbero comunque prese in considerazione con l’emissione del nuovo bando di aiuto finanziario.«Finalmente abbiamo risolto un problema che sembrava insormontabile», ha commentato Protti, ricordando i tanti disservizi subiti dalla popolazione a partire dal 2014, inclusi gli allacciamenti alle condutture eseguiti dopo mesi dalle richieste fmv
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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