Giudizio positivo sugli Alberghi diffusi anche se troppo onerosi

Il sistema degli Alberghi diffusi è stato riconosciuto come uno strumento positivo perchè ha dimostrato di funzionare e ha creato occupazione in zone montane a rischio spopolamento. Ma uno strumento assolutamente oneroso la cui valutazione costi-ricavi suscita più di qualche perplessità. Questo, in estrema sintesi, il giudizio espresso dal Comitato per la valutazione e il controllo del Consiglio regionale. Un giudizio positivo – soprattutto da parte degli esponenti della maggioranza – che ha dovuto fare i conti con le perplessità e le domande delle minoranze. Il dibattito è scaturito dopo la relazione del direttore del Servizio coordinato politiche per la montagna, Loris Toneguzzi. Nei due periodi di programmazione (2000-2006 e 2007-2013) sono stati investiti, tra pubblico e privato, 50 milioni di euro. Quelli pubblici sono stati 6 milioni 976 mila 885 euro nel periodo 2000-2006 (129 interventi) e 19 milioni 111 mila 439 euro nel periodo 2007-2013.  Il risultato prodotto è stata una media sui 365 giorni di 113 persone al giorno sui 2 mila posti letto creati, dato determinato dal numero di presenze registrato nell’arco temporale 2009-2013 (207 mila 34 presenze turistiche) rapportato a 5 anni (41 mila 407 presenze annue). Un dato quello delle 113 presenze giornaliere che crea pesanti interrogativi anche a chi non opera nel settore dell’accoglienza. Per il futuro – è stato affermato – l’intenzione è di dare maggior sostegno alle strutture che saranno in grado di fare di più e più cose per la collettività. Si vorrebbe, in pratica, che le società di gestione diventassero società di sviluppo locale . Per queste società in contributi previsti sono in calo: 400 mila euro nel 2014, 260 nel 2015 e 150 nel 2016.

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