Tre enti per tre assessorati regionali, tutti impegnati a far sì che la vecchia strada della Valcellina torni al più presto pienamente fruibile. Il Parco naturale delle Dolomiti friulane e i Comuni di Barcis e Andreis stanno infatti lavorando con la Regione per una rapida bonifica dell’imponente smottamento abbattutosi nel 2021 lungo l’antica via del Cellina. Da allora la carreggiata a picco sul canyon è fruibile soltanto per pedoni e ciclisti, mentre resta al campo base il trenino turistico che tante occasioni di crescita potrebbe offrire alla valle. A Trieste sono stati interpellati gli uffici degli assessori alla montagna, alla protezione civile e al turismo, rispettivamente Stefano Zannier, Riccardo Riccardi e Sergio Emidio Bini. È emersa la volontà di ripristinare le condizioni di percorribilità dello storico itinerario della forra, da sempre una delle principali attrazioni della zona.Forte in questo senso l’impegno del Parco, che gestisce il sito e punta a una sua valorizzazione internazionale. Proprio in queste ore il troncone dismesso di ex statale 251 è stato riaperto al transito dei turisti dopo la pausa invernale. «Ci auguriamo una veloce bonifica della frana che interessa il tratto compreso tra bivio Molassa e il ponte tibetano – ha spiegato il sindaco di Barcis, Claudio Traina -. Il fenomeno di dissesto appare grave e non è un intervento di poca spesa quello che ci aspetta. Dobbiamo però tenere presenti i benefici che otterranno la Valcellina e l’intero comprensorio alpino del Friuli Venezia Giulia una volta sanato il fronte cedevole. Ancor oggi ci sono famiglie e comitive che salgono a Barcis per un giro in trenino nella forra, restando ovviamente deluse». Grazie al ponte sospeso e a una serie di percorsi naturalistici legati all’orrido del Cellina, la vecchia strada continua comunque a richiamare visitatori da ogni angolo del mondo. E ogni tanto capita qualche incontro insolito, come geologi e studiosi di paleoarcheologia. fmv
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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