Traina: «L’ex statale 251così com’è non reggeil transito dei tir di inerti»

Grato per esser stato scelto come capofila del maxi piano di intervento, ma pronto a rivendicare anche altre priorità, come il secondo ponte per bypassare il centro abitato: il sindaco di Barcis, Claudio Traina, è soddisfatto, all’indomani del vertice con l’assessore regionale Fabio Scoccimarro e i colleghi della Valcellina.L’incontro è servito a lanciare il cosiddetto laboratorio Valcellina, un grande progetto di sghiaiamento e di ripristino della funzionalità idraulica dell’omonimo torrente e degli affluenti. In questo senso, Barcis sarà il Comune coordinatore, con un primo contributo regionale di 50 mila euro per organizzare il tavolo tecnico che dovrà decidere dove, come e quanto scavare in alveo.«Ho ricordato che l’intera ex statale 251 della Valcellina-Val di Zoldo ha bisogno di sistemazioni e manutenzioni straordinarie, se vogliamo farvi transitare i camion di inerti – ha puntualizzato Traina a margine dell’assemblea -. Per quanto riguarda il paese di Barcis, abbiamo urgente necessità di un secondo viadotto su cui dirottare il traffico pesante dopo quello inaugurato nel 2021 a ridosso della diga».«Ringraziamo l’esecutivo Fedriga della fiducia – ha aggiunto il sindaco Traina – e sappiamo che la giunta regionale non mancherà nemmeno nel prossimo futuro di essere attenta alle necessità della montagna pordenonese. Poi c’è il problema del concessionario del lago: anche i privati che utilizzano le risorse naturali devono compartecipare al progetto». Ha infine ribadito che un’asportazione sistematica di sassi dai greti impone prima di tutto «la sicurezza di abitanti e immobili». Ora, il laboratorio Valcellina si metterà al lavoro cercando di capire quale tra le soluzioni tecniche ipotizzate dall’ingegner Nino Aprilis sia più adatta. fmv

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