Progettazione e lavori di sghiaiamento del lago di Barcis sono al palo da due anni. Sembrano sparite dai radar, lasciando la comunità tra preoccupazioni e aspettative. È necessario che la Regione chiarisca al più presto le sue intenzioni e sblocchi l’iter per vedere finalmente risolto questo annoso problema». Lo affermano i consiglieri regionali Nicola Conficoni e Andrea Carli (Pd), che attraverso un’interrogazione e una richiesta di un’audizione, in 4ª commissione, chiedono alla giunta Fedriga di chiarire la situazione dello studio di fattibilità per lo sghiaiamento sistematico del torrente Cellina a Barcis.
«Già da tempo Valcellina e pianura pordenonese attendono di conoscere quale tra le diverse soluzioni individuate dallo studio consegnato nel 2021 dal professionista incaricato, la giunta intenda perseguire per rendere sostenibile la notevole movimentazione dei materiali. Lo scorso anno – afferma Conficoni – nonostante la capacità di invaso risulti dimezzata, non è stato eseguito alcun lavoro. Si sono spese molte parole, ma i passi avanti per limitare i disagi sono insufficienti e bisogna superare uno stallo tanto dannoso quanto inaccettabile, a maggior ragione viste le ingenti risorse messe a disposizione dal Pnrr».
Inoltre, Carli evidenzia che «deve essere la Regione a prendersi la responsabilità di decidere: lo sghiaiamento non è soltanto un’emergenza, ma anche una opportunità. Continuare a non affrontare concretamente il tema dello sghiaiamento, insieme a quello delle infrastrutture, rappresenta l’ennesima dimostrazione di una assenza di strategia economico-ambientale» . — fmv