Sassi, tronchi, Babbo Natale su una ruspa: «Gesù, adesso salva il lago di Barcis»

Un presepe di sassi e tronchi, con la capanna di Gesù vicino a un muraglione di calcestruzzo, un piccone e un Babbo Natale a bordo di una ruspa. È una decorazione natalizia davvero fuori del comune quella realizzata da Fabia Tomasino, una signora che vive da anni a Barcis, che con la sua creazione ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di sghiaiare il letto del Cellina. La donna – un’insegnante di Udine in pensione che da due anni si è trasferita dal capoluogo friulano «per il suo impareggiabile ecosistema» –, ha costruito il presepe lungo l’ex statale 251 della Val di Zoldo, in modo che siano in tanti a notarlo transitando in direzione dell’Alta Valcellina. «Spero che Gesù Bambino ci porti in dono lo sbarramento di Mezzocanale – ha raccontato Tomasino –. Si tratta dell’unica vera opera idraulica in grado di salvare il paese di Barcis e il suo lago dal costante interramento. In queste ore stanno partendo degli interventi di bonifica ma non saranno risolutivi. Basti pensare che tali lavori permetteranno annualmente di asportare dall’alveo circa 160 mila metri cubi di pietrame. Peccato che nello stesso arco di tempo la corrente ne spinga a valle 200 mila». (f MV)

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