Rischio frane sull’ex 251 25 mila euro per valutare la gravità del dissesto

Sono necessari 25 mila euro per valutare il dissesto idrogeologico che grava sulla vecchia strada della Valcellina. A tanto ammonta il contributo erogato dalla Regione al Parco naturale delle Dolomiti friulane, a cui è affidata la gestione della Forra del Cellina. L’intento è quello di accertare se sia possibile aprire al transito turistico l’intera ex statale 251 a picco sull’orrido del torrente. Al momento, soltanto un tratto della strada è aperto al pubblico durante la bella stagione. Il rischio di frane e di cedimento di massi è infatti troppo alto per garantire la piena sicurezza. La richiesta è stata sollecitata più volte anche in consiglio regionale da Nicola Conficoni, esponente del Partito democratico. «Siamo soddisfatti di questo primo passo in avanti – ha commentato il sindaco di Erto e Casso e presidente del Parco, Fernando Carrara –. I fondi ci permetteranno la nomina di un geologo. Il professionista studierà la gravità di alcuni distacchi dalle pareti rocciose che in passato hanno già manifestato la loro precarietà. Poi seguirà la bonifica e ci affideremo ai fondi del Piano di resilienza per attuare il progetto». La strada sale da Montereale alla Molassa e sbuca a ponte Antoi di Barcis dopo aver superato alcuni esempi di archeologia industriale, come la vecchia diga degli inizi del Novecento. —fmv

Questa voce è stata pubblicata in Categoria generale. Contrassegna il permalink.