Portisa: 10 esuberi

Dieci esuberi e ricorso alla cassa integrazione straordinaria per un anno, per evento improvviso e imprevisto. Il calo degli ordini e la contrazione del fatturato di circa il 35 per cento rispetto all’inizio del 2013 stanno mettendo a dura prova la Portisa , in cui trovano impiego 17 addetti – 13 operai e 4 impiegati . I vertici aziendali hanno fatto il possibile per recuperare commesse,  ma il trend negativo del 2013, in cui è stata registrata una contrazione del fatturato di circa il 25 per cento, è stato confermato nel primo bimestre di quest’anno, con un meno 35.  Per fare fronte alla situazione di crisi, Portisa ha inteso quindi attuare un piano di risanamento volto al recupero produttivo, industriale e, indirettamente, occupazionale.  L’accordo è stato siglato ieri a Trieste da impresa e parti sociali. Considerate le difficoltà economico-finanziarie di Portisa, l’azienda non anticiperà la cassa. Quanto agli esuberi – 8 operai e 2 impiegati –, è stato predisposto un piano di gestione, che prevede anche l’apertura della procedura di mobilità. «Siamo davanti a un’azienda che si è impegnata sempre e fortemente per reperire nuove commesse e garantire volumi – commentano Albanesi e Del Fabbro –. L’auspicio è che la situazione migliori e si registri una svolta nei prossimi 12 mesi. Ogni posto di lavoro salvaguardato in montagna ha un valore notevole, viste le difficoltà che si incontrano in queste zone, tra l’altro a rischio costante di spopolamento».

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