Spettacolo itinerante “Inferno”

Oggi Domenica a Cimolais appuntamento con lo spettacolo itinerante “Inferno” a cura di Ana-Thema teatro. L’evento si terrà in piazza alle 16. La partecipazione è libera, ma nel rispetto delle norme anti Covid, si ricorda che è obbligatoria la prenotazione. Durante il percorso si incontreranno Virgilio, Paolo e Francesca, Ulisse, il conte Ugolino. Lo spettacolo vedrà alternarsi monologhi e pezzi cantati e suonati.

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Troppi incidenti lungo gli assi turistici: rafforzata la vigilanza in Valcellina e Piancavallo

Troppi incidenti, anche con esito mortale, lungo gli assi turistici, e la Prefettura corre ai ripari intensificando la prevenzione.

Per questo si è tenuta una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sul tema della sicurezza stradale e l’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine sulla rete viaria provinciale interessata da maggiore mobilità durante il periodo estivo. In particolare le aree montane e quelle oggetto di viabilità di transito verso mete culturali-turistiche.

Hanno partecipato al vertice, oltre alle forze dell’ordine, i sindaci di Aviano e Claut, con le rispettive polizie locali, e i rappresentanti di Friuli Venezia Giulia Strade spa e Autovie Venete.

Il Prefetto di Pordenone, Domenico Lione, ha disposto il rafforzamento dell’attività di controllo delle forze di polizia, statali e locali, per il periodo estivo, in particolare durante i fine settimana e lungo la viabilità della Valcellina e di Piancavallo.

Tali controlli avverranno in forma coordinata secondo una pianificazione dei servizi preventivamente condivisa tra le forze di polizia, in modo da evitare sovrapposizione di servizi.

Proseguirà l’attività di mappatura delle rete viaria pordenonese, con particolare riferimento alla viabilità della Valcellina, da parte di polstrada e Fvg Strade, per verificare la necessità di ulteriori, analoghi interventi. fmv

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“Magnifica comunità” Il Pd: Aviano in difficoltà a gestire dodici Comuni

«Gli oneri della neocostituita Magnifica comunità di montagna Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio gravano sul municipio di Aviano, oberandolo di incombenze per una scelta sbagliata del centrodestra, in particolare del sindaco Ilario De Marco, divenuto presidente della comunità stessa»: a sostenerlo Sandrino Della Puppa, capogruppo Pd ad Aviano.

«C’è di che preoccuparsi per il futuro del municipio avianese coinvolto nella gestione della Comunità montana che raggruppa dodici Comuni, da Caneva a Tramonti di Sopra – osserva Della Puppa – . Il centrodestra in consiglio ha approvato la convenzione che prevede d’affidare alla Comunità la gestione del personale di tutte le muncipalità che fanno parte dell’ente, cui vanno aggiunti i dipendenti del parco delle Dolomiti Friulane. La convenzione votata dal centrodestra prevede che tre funzionari del municipio di Aviano gestiscano questa importante area amministrativa del personale».

Sino al 30 giugno, evidenzia il capogruppo di minoranza, il team dei tre dipendenti avianesi si occupava del personale dell’Unione territoriale, ora soppressa, formata dai Comuni di Aviano, Budoia e Caneva. «Lo stesso personale, dal primo luglio, è impegnato a gestire dodici amministrazioni locali, una situazione decisamente più impegnativa» commenta.

Motivando in consiglio il voto contrario del Pd, Della Puppa ha prefigurato quale potrà essere il futuro carico di responsabilità e impegni del municipio avianese: «Cosa succederà se i Comuni della nuova Comunità di montagna dovessero decidere di accentrare il servizio dei vigili urbani? Già oggi la dotazione della polizia locale ad Aviano è insufficiente a garantire il controllo del territorio e in futuro potrebbe dover dare risposte anche ai comuni tramontini, a Erto e Claut». Conclude: «Queste complicazioni derivano dalla scelta sbagliata d’aver diviso la montagna in due Comunità, delimitando in modo assurdo e incongruo i loro confini, per cui Montereale e Maniago che erano punti di riferimento per i servizi delle valli Cellina e Meduna sono stati forzatamente aggregati a Spilimbergo». —fmv

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In 50 anni di attività mai un incidente «È una pratica sicura»

Il giovane speleologo ferito sulla Buca Mongana fa parte dell’Unione speleologica pordenonese Cai, che ha fatto subito sentire il suo supporto al compagno di tante esplorazioni. «Un incidente in grotta, per fortuna, non succede spesso, ma se succede interviene il Cnsas con una organizzazione straordinaria, di grande esperienza e generosità» spiega il gruppo per il quale questo soccorso è il primo di una certa portata in cinquant’anni di attività.

«Contiamo circa 60 iscritti – spiega il presidente Roberto Faggian – e ci occupiamo di studio e ricerca del carsismo e dell’acquifero. Le nostre uscite sono a ciclo continuo perché la speleologia è un progetto. Non a caso fa rima con biologia e geologia».

Un mondo sconosciuto ai più ma prezioso per la scienza. «Siamo i manovali dello studioso – continua Faggian – raccogliendo dati che poi vengono usati nelle università».

La preoccupazione per il giovane socio è stata tanta ma le buone notizie arrivate ieri hanno tranquillizzato gli iscritti. «La tecnica speleologica è in continua evoluzione – aggiunge il presidente – e anche incidenti come questo contribuiscono a formarla. Il nostro socio è giovane ma davvero esperto e la speleologia è una pratica molto sicura». L’insidia maggiore è rappresentata dalle grotte franose, proprio come quella che ha tradito il 22enne. — FMV

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Visita all’azienda “Le Montiselle” di Marco Veneziano

Oggi· 🌱❤Domenica 11 luglio l’Azienda le Montiselle, con le sue stelle alpine, liquori, grappe e cosmesi naturale, sarà presente in piazza a Cimolais!

Inoltre, per chi fosse interessato, alle ore 16:00 l’azienda agricola vi ospiterà per una VISITA GUIDATA, e per finire con la degustazione dei loro prodotti😍

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Chiusura strade in occasione della Marcia La Cimoliana

Oggi Domenica 11 luglio in occasione della Manifestazione “La Cimoliana” marcia no competiva all’ interno della Val Cimoliana e del Mercatino ad esso collegata con ordinanaza sindacale viene istituito quanto segue:

– la CHIUSURA AL TRAFFICO VEICOLARE e DIVIETO DI SOSTA, con rimozione forzata, in Piazza S. Maria Maggiore e in Via Vittorio Emanuele II°, dall’intersezione con Via Roma (SR 251) sino all’intersezione con Via Cavour, in Via D’Annunzio dall’intersezione con Via Vittorio Emanuele II° sino all’intersezione con Piazza S.Maria Maggiore, dalle ore 07:00 alle ore 19:00;

– la CHIUSURA AL TRAFFICO VEICOLARE e DIVIETO DI SOSTA, con rimozione forzata, in Via Vittorio Emanuele II° e Via XIX Ottobre, dall’intersezione con Via Cavour sino all’intersezione con Viale Eva Pielli, dalle ore 07:00 alle ore 10:30;

– la CHIUSURA AL TRAFFICO VEICOLARE della Strada Val Cimoliana,dall’incrocio tra Viale Eva Pielli e Via XIX Ottobre sino al parcheggio del Rifugio Pordenone, dalle ore 08:30 alle ore 13:00;

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Salvato lo speleologo bloccato in una grotta: ha ferite al volto e al corpo e una frattura al braccio

È salvo lo speleologo di Roveredo in Piano rimasto per tutta la notte, ferito, all’interno di una grotta. Dopo un più attento esame da parte dei soccorritori, si è capito che il giovane, di 22 anni, nella caduta non aveva riportato particolari danni alla schiena o agli arti inferiori che richiedessero l’impiego della barella spinale. In nottata è stato dunque imbracato e issato all’esterno della piccola e complessa cavità dove era rimasto prigioniero, dopo un lavoro di disostruzione per allargarne l’ingresso. Il giovane all’alba di lunedì 5 luglio è stato trasportato a valle in elicottero.

Il giovane è stato issato all’esterno della cavità intorno all’1:40, mostrava una frattura al braccio e ferite al volto e in altre parti del corpo. Fino alle 6 circa di lunedì è stato tenuto al riparo dalla pioggia, a cinque metri dall’uscita.

Il padre, che gli ha fatto compagnia tutto il tempo, era stato fatto uscire e ha atteso a Casera Lodina le ultime operazioni di salvataggio, quando è arrivato il cambio degli speleologi.

Come hanno spiegato i tecnici del Cnsas Fvg, il Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia, la grotta si è rivelata più complessa del previsto perché costituita da una serie di pozzi, l’ultimo dei quali, in alto, molto franoso.

Il giovane ferito si trovava a quota duemila metri, ma sette metri sotto la strettoia e non poteva essere spostato perché non c’era spazio sufficiente all’interno. Dunque il lavoro dei disostruttori è stato fatto valutando attentamente l’allargamento per evitare che cadessero pezzi all’interno addosso al ferito.

Si è poi deciso, con la valutazione dei medici, di portarlo fuori senza barella, appeso ad un’imbracatura. Un elicottero del soccorso regionale si è alzato in volo alle 6, lo ha issato a bordo con un verricello e lo ha portato a valle.

I materiali e l’intero personale del Soccorso speleologico arrivato in quota a 2000 metri saranno evacuati con l’elicottero della Protezione civile. FMV

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Dolomeyes aiuta a rispettare i luoghi montani

Uso consapevole dell’acqua nei rifugi di alta quota e frequentazione consapevole della montagna: è la campagna sviluppata dalla fondazione Dolomiti Unesco insieme ai gestori di rifugio, rappresentati dalle varie associazioni che li riuniscono e alle associazioni alpinistiche della regione dolomitica. Lo scopo è sensibilizzare gli ospiti al rispetto del fragile ambiente dolomitico e alla comprensione del ruolo dei gestori di rifugio.

«L’estate 2021 segna in qualche modo la ripartenza dopo il Covid e tutti ci auguriamo possa essere una stagione fruttuosa per il turismo e per le attività ricettive, rifugi in testa – fanno sapere i promotori –. La montagna, che già la scorsa estate era stata vista come sicura e salubre, anche quest’anno potrà essere méta ambita. Il turismo d’alta montagna, però, non è uguale al turismo delle altre località: necessita di attenzione, accortezza e soprattutto di rispetto per l’ambiente circostante, che nelle nostre Dolomiti sa essere magia allo stato puro. Questo progetto ci ricorda quanto dobbiamo essere rispettosi delle nostre montagne e quanto è importante sensibilizzare, anche in maniera simpatica, i frequentatori di sentieri e rifugi».

Non essere raggiunti dai messaggi della campagna sarà difficile: video, social, web, tutorial, azioni sul territorio che vedranno protagonista il mostruoso Dolomeyes (gli occhi delle Dolomiti), un personaggio preso in prestito dalla narrazione dolomitica e che rappresenta la paura che le abitudini e gli atteggiamenti poco rispettosi della montagna possano rovinare il delicato ecosistema delle Dolomiti. Di qui lo slogan della campagna “Paura a prima vista”. — FMV

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INFO Iscrizioni marcia “La cimoliana” e Mercatino

ISCRIZIONE ED INFO SU LA MARCIA “LA CIMOLIANA” vedi qui  https://cimolais.it/la-cimoliana/

MERCATINI pro loco 2021 ISCRIZIONE MERCATINO CHIUSE

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Comunità di montagna, «necessario adesso incrementare il personale»

«Giovedì le Comunità di montagna partiranno con il personale dell’attuale Uti Valli e Dolomiti friulane, numericamente già insufficiente per le esigenze dell’Unione: i prossimi mesi saranno fondamentali per organizzare un’importante azione di rafforzamento degli organici dei due enti per garantire lo sviluppo dei territori montani, nonché il mantenimento dei servizi sinora erogati dalle due Uti, che con domani cesseranno la loro attività». Lo affermano i presidenti delle Comunità di montagna Est e Ovest, rispettivamente Demis Bottecchia e Ilario De Marco Zompit, dopo che il consigliere regionale Giampaolo Bidoli (Patto per l’autonomia) ha ribadito la necessità di posticipare a gennaio l’avvio per una migliore organizzazione. «Comprendiamo che Bidoli cerchi visibilità e usi ogni argomento per le regionali 2023 – aggiungono –. Criticare la riforma degli enti locali è nel suo diritto, ma lascia basiti che un alto esponente di una formazione che si definisce Patto per l’autonomia abbia per mesi contrastato la richiesta di due terzi dei sindaci che chiedevano due Comunità di montagna, ritenute dagli amministratori locali come maggiormente confacenti alle esigenze dei municipi. Forse ci sono concetti di autonomia che per Bidoli rivestono significati oscuri. A differenza di altre Comunità di montagna, quelle della Destra Tagliamento si ritrovano ad avere tempistiche organizzative più ristrette a causa dell’ostruzionismo di una minoranza di sindaci: basti pensare al ricorso del Comune di Maniago, cestinato dal Tar».fmv

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A Pordenone e provincia mancano dottori e in diversi comuni resta scoperta la guardia medica

Mancano medici di base e l’emergenza coinvolge anche le guardie mediche. I cittadini sono stati invitati a rivolgersi al Nue (Numero unico dell’emergenza, il 112) oppure al pronto soccorso, con un inevitabile e pesante sovraccarico di lavoro per gli operatori dell’emergenza sanitaria in servizio, peraltro già messi a dura prova dalla pandemia. Problemi nella giornata di sabato e domenica. I cittadini dei comuni di Buia per la provincia di Udine, Pordenone e Roveredo (Spilimbergo, Maniago e Claut sono stati tutti coperti dalla guardia medica di Meduno, che si è trovata a gestire un territorio particolarmente vasto) per la provincia di Pordenone e Grado, in provincia di Gorizia, non hanno potuto usufruire del servizio di guardia medica.

Un problema non nuovo, la difficoltà di coprire tutte le sedi del servizio di continuità assistenziale, aggravato ulteriormente dalla carenza di medici. Si stima che manchi il 10 per cento dei professionisti in grado di garantire la copertura delle guardie mediche in tutta la provincia di Udine durante la settimana.

La ragione, confermano i vertici dell’azienda sanitaria, è proprio la carenza di medici. «Le guardie mediche sono gli stessi professionisti – chiarisce Denis Caporale, direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc) – che in questo momento sono in servizio anche per la campagna di vaccinazione o nelle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e che, fino a poco tempo fa, si occupavano anche del contact tracing, il tracciamento dei contatti. Al momento, dunque, non c’è disponibilità di medici».Quest’anno la situazione si presenta più complicata rispetto al 2020 e la guardia medica è spesso “scoperta”

Non è facile – conclude il direttore generale dell’AsuFc – ma il problema va risolto. C’è poi un altro elemento legato all’emergenza Covid: con l’abbassarsi dei contagi, verrà meno la necessità dei medici delle Usca, i cui turni sono coperti da medici che svolgono anche il servizio di guardia medica.

Si libereranno in questo modo risorse indispensabili per garantire i servizi in tutte le sedi». — fmv

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Dolomia acqua ufficiale dell’evento culinario più famoso degli Emirati

Dolomia è a tutti gli effetti l’acqua ufficiale di “The best of Dubai–A dining experience”. Si tratta di un evento culinario che coinvolge i migliori chef, ristoranti e resort dell’emirato e che si svolge nell’intero arco dell’anno, con eventi, degustazioni e ricevimenti all’insegna della gran classe.L’annuncio è stato formalizzato in queste ore all’amministratore delegato dell’azienda valcellinese, Gilberto Zaina. «Dire che siamo onoratissimi di firmare una collaborazione di questa portata è riduttivo – ha detto Zaina –. In ballo non c’è soltanto uno dei mercati più importanti, ma anche più concorrenziali al mondo. A renderci orgogliosi è la possibilità di far conoscere il “made in Friuli” in una delle piazze più ambite, dove il lusso è di casa. È un’opportunità senza precedenti non soltanto per Dolomia, che a Dubai è presente dal 2014, bensì per l’intero comparto agroalimentare della regione». Alle varie recensioni e incontri legati all’iniziativa partecipano infatti migliaia di persone, spesso imprenditori stranieri alla ricerca di nuove partnership e occasioni di investimento. Per l’acqua minerale imbottigliata nel cuore del Parco delle Dolomiti friulane quello attuale si conferma quindi come un periodo estremamente positivo. La scorsa settimana Dolomia si è infatti aggiudicata per la quarta volta in pochi anni le “tre stelle d’oro” dell’istituto internazionale “Taste e quality” di Bruxelles. Il riconoscimento viene concesso da una giuria indipendente di esperti che ogni anno testano migliaia di prodotti alimentari sotto ogni punto di vista, sostenibilità ambientale compresa. — FMV

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