A Pordenone e provincia mancano dottori e in diversi comuni resta scoperta la guardia medica

Mancano medici di base e l’emergenza coinvolge anche le guardie mediche. I cittadini sono stati invitati a rivolgersi al Nue (Numero unico dell’emergenza, il 112) oppure al pronto soccorso, con un inevitabile e pesante sovraccarico di lavoro per gli operatori dell’emergenza sanitaria in servizio, peraltro già messi a dura prova dalla pandemia. Problemi nella giornata di sabato e domenica. I cittadini dei comuni di Buia per la provincia di Udine, Pordenone e Roveredo (Spilimbergo, Maniago e Claut sono stati tutti coperti dalla guardia medica di Meduno, che si è trovata a gestire un territorio particolarmente vasto) per la provincia di Pordenone e Grado, in provincia di Gorizia, non hanno potuto usufruire del servizio di guardia medica.

Un problema non nuovo, la difficoltà di coprire tutte le sedi del servizio di continuità assistenziale, aggravato ulteriormente dalla carenza di medici. Si stima che manchi il 10 per cento dei professionisti in grado di garantire la copertura delle guardie mediche in tutta la provincia di Udine durante la settimana.

La ragione, confermano i vertici dell’azienda sanitaria, è proprio la carenza di medici. «Le guardie mediche sono gli stessi professionisti – chiarisce Denis Caporale, direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc) – che in questo momento sono in servizio anche per la campagna di vaccinazione o nelle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e che, fino a poco tempo fa, si occupavano anche del contact tracing, il tracciamento dei contatti. Al momento, dunque, non c’è disponibilità di medici».Quest’anno la situazione si presenta più complicata rispetto al 2020 e la guardia medica è spesso “scoperta”

Non è facile – conclude il direttore generale dell’AsuFc – ma il problema va risolto. C’è poi un altro elemento legato all’emergenza Covid: con l’abbassarsi dei contagi, verrà meno la necessità dei medici delle Usca, i cui turni sono coperti da medici che svolgono anche il servizio di guardia medica.

Si libereranno in questo modo risorse indispensabili per garantire i servizi in tutte le sedi». — fmv

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