Lavori di asfaltatura strada e parcheggi cimitero

Affidati alla Ditta F.lli Demo , costruzioni srl da Portogruaro i lavori di asfaltatura strada e parcheggi Cimolais per un importo complessivo di € 3851,40 +IVA. I lavori di ripristino del manto stradale si sono resi necessari a seguito del superficiale danneggiato dovuto alla sistemazione delle linee elettriche effettuati da parte di ENEL S.p.A.

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Sassoli bloccato dalla polmonite Fedriga al ricordo del disastro

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, non potrà partecipare alla cerimonia di dopodomani in ricordo del disastro del Vajont. La commemorazione di Vajont e di Erto e Casso si terrà ugualmente: il deputato spilimberghese Marco Dreosto, a cui è stata delegata l’organizzazione dell’evento, è in contatto con lo staff di Sassoli, ancora alle prese con i postumi di una grave polmonite.
In prima fila ci sarà, in ogni caso, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che è anche componente del Comitato europeo delle Regioni di Bruxelles. È probabile che Sassoli sia virtualmente “presente” con una telefonata ai sindaci di Vajont, Lavinia Corona, e di Erto e Casso, Fernando Carrara. «L’ho sentito e gli ho testimoniato l’affetto di queste comunità – ha riferito Dreosto –. So che per l’occasione verrà trasmesso un suo messaggio personale rivolto alle popolazioni colpite dalla tragedia di 58 anni fa. L’assenza delle istituzioni comunitarie in questi decenni si è fatta pesare e era ora che la lacuna venisse colmata. Di certo, questa volta la buona sorte non ci ha assistito».fmv

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Presentazione del libro “Fiorire fra le rocce” di Marianna Corona a cura dell’Associazione Intorn al Larin

Per le #GiornateconlEcomuseo🌼🌸🌺Marianna Corona presenta il suo libro “Fiorire fra le rocce”Domenica 3 ottobre 2021, ore 20.30 👉Online in diretta su Zooma cura dell’Associazione Associazione culturale Intorn al Larin📍Iscrizione obbligatoria (Accesso fino a esaurimento posti)➡️Istruzioni:SCARICA ZOOMclicca qui per ottenere il link: https://us06web.zoom.us/…/tZMrcO6tpj4oGdXtO… (il link è strettamente personale, non cedibile a terzi)

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Il parco delle Dolomiti piace Tanti turisti lungo i sentieri

Anche l’area del Parco delle Dolomiti friulane, con i suoi 250 chilometri di sentieri, è stata presa dall’assalto dai turisti nel corso dell’estate e la carrellata delle bellezze da visitare in questo scorcio finale di stagione è ancora ricca.

Guida d’eccezione, alla scoperta degli angoli più suggestivi dell’area protetta, è Alberto Antoniacomi, rappresentante tecnico nel consiglio direttivo dell’ente.

«Il nostro Parco, oltre che un’estensione molto vasta, presenta un elevato sviluppo altimetrico – dice –. Le quote dei fondovalle variano dai 500 metri nell’area più meridionale (Andreis) ai 700 nella zona mediana (Claut, Cimolais) ai 900 nel Fornese. Le quote massime vengono raggiunte nel gruppo della Cima dei Preti (2.703 metri), ma rilievi importanti si trovano anche nel cuore del Parco: Cridola (2.581), Pramaggiore (2.478), Caserine (2.306) e numerose altre cime che si assestano sui 2.000».

«La rete sentieristica rappresenta nel miglior modo la sintesi dei concetti di conservazione e sviluppo, termini che, oltre ad indicare il piano fondamentale per l’amministrazione dell’ente, devono essere i punti di riferimento di una moderna gestione del territorio – aggiunge –. Lungo gli oltre 250 chilometri di sentieri si svolgono attività di monitoraggio, controllo e ricerca e contemporaneamente si consente ai visitatori di percorre il Parco per gran parte della sua estensione. La conservazione di quei sentieri, non più utilizzati da pastori, boscaioli e sedonere, permette a chi oggi si avvicina al territorio montano di godere di un ambiente unico per i suoi panorami, offrendo l’ormai rara possibilità di visitare dei luoghi in cui le tracce dei sentieri rappresentano l’unico segno dell’intervento dell’uomo».

Un percorso che ben riassume quanto appena detto è il sentiero Cai 361 che collega la Val di Giaf alla Val Meluzzo, attraverso un’ampia varietà di ambienti diversi – è il consiglio dell’esperto –: boschi di latifoglie, pascoli, boschi d’alta quota, ghiaioni coperti da mughi, crode, sino alle ghiaie portate del torrente Cimoliana. — (FMV)

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Un sentiero, una mostra e incontri con studenti: il programma del Parco

l Parco naturale delle Dolomiti friulane ha chiesto un contributo di circa 80 mila euro alla Regione per valorizzare alcuni geositi, ovvero degli angoli di territorio caratterizzati da speciali peculiarità geologiche. Il finanziamento rientra in un più ampio progetto di promozione delle aree interne e coinvolge una serie di agende internazionali che spaziano dall’Unione europea all’Unesco. Tre le direttrici che l’ente con sede a Cimolais ha individuato per l’occasione: si vuole creare un sentiero lungo l’alto corso del torrente Cellina, realizzare una mostra corredata da una pubblicazione e attivare delle collaborazioni con le scuole superiori.

La promozione avrà ricadute positive anche per il turismo e ne è un esempio il flusso di visitatori che ogni anno frequenta Casavento, a Claut, dove sono state rinvenute alcune orme fossilizzate di dinosauro. All’interno del perimetro protetto si trovano ben 17 aree di interesse internazionale, nazionale e regionale. In questo senso si va dalla frana del Vajont e i “libri di San Daniele” di Erto e Casso ai calcari della Val Colvera passando per il celebre campanile di Val Montanaia e i fenomeni carsici dell’Alta Valcellina. Numerose grotte tra Claut e l’omonima forcella risultano ancora inesplorate e potrebbero riservare grandi sorprese agli speleologi impegnati in costati spedizioni esplorative. A questo elenco se ne aggiunge un secondo che si compone di altri 22 siti ritenuti di notevole interesse dagli esperti. Si va da depositi alluvionali a smottamenti preistorici, senza dimenticare antichi antri e zone che un tempo erano coperte da ghiacciai. — (FMV)

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Si spezza la corda con cui si stava calando: morto l’escursionista disperso sulle Dolomiti friulane

È stata la rottura dell’ancoraggio sul quale si stava calando in corda doppia a far precipitare Giovanni Anziutti, settantenne di Tolmezzo, dal Crodon di Giaf nelle Dolomiti friulane. Dopo averne raggiunto la cima si stava appunto calando per rientrare in sicurezza quando qualcosa è andato storto.

Nella serata di martedì 21 le squadre dei soccorritori del Veneto e di Forni Sopra erano risalite dai due versanti del Veneto e del Friuli fino in cima al monte Cridola grazie alla luce della luna senza trovarlo.

Mercoledì mattina invece è stato avvistato durante la prima perlustrazione con l’elicottero della Protezione civile intorno alle 8 dai quattro soccorritori di Forni di Sopra saliti a bordo, sotto le pareti della torre dolomitica.

A recuperare la salma è stato, per competenza territoriale, l’elicottero Falco di Pieve di Cadore con a bordo il medico per la constatazione del decesso e dopo l’autorizzazione del magistrato alla rimozione della salma.

Anziutti, persona molto stimata in Carnia e nell’ambiente dei frequentatori della montagna, era un escursionista esperto, presidente di Leggimontagna e con incarichi nell’Asca: era anche consigliere all’interno del Cai di Forni Di Sopra.(fmv)

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Aperto il nuovo tratto di strada della Val Cimoliana

Dal 2 settembre è aperto il nuovo tratto di strada della Val Cimoliana, che collega Pian Furlan con la rampa del Rifugio Pordenone. Terminati i lavori da parte delle Ditta De Filippo, appaltati dalla Protezione Civile della Regione Autonoma FVG, è da oggi percoribile il tratto di strada che salendo alla destra orografica del torrente Cimoliana permette di raggiungere in maggior sicurezza i parcheggi del Rifugio Pordenone e la parte alta della Val Cimoliana, evitando cosi il tratto di pista realizzata a seguito dei danni provocati dalla tempesta vaia che correva sul letto del torrente.

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Avviso agli espositori montagna di gusti: Ripristino mail per invio moduli

Si comunica a tutti gli espositori che è stata ripristinata la mail proloco.cimolais@libero.it I moduli per la partecipazione al mercatino possono essere inviati alla mail. La pro Loco si scusa per l’inconveniente.

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Lavori di manutenzione della strada della Prada – Avviso ai proprietari

Il Comune di Cimolais invita “i propietari dei fondi limitrofi alla strada a provvedere al taglio di piante spontanee e non cosi nei modi e tempi spegati nell’avviso seguente e comunque entro il 31/12/2021.A seguito di tale data come ESTREMA RATIO l’amministrazione comunale potrebbe ricorrere se necessario ad un ORDINANZA COATTIVA. L’ammistrazione predilige comunque un approccio bonario e dialogante con il fine di migliorare la sicurezza viaria e il decoro dei luoghi.

Ricordiamo che il proprietario è responsabile di piante e arbusti presenti sul proprio fondo e che di conseguenza è chiamato a rispondere qualora questi cagionino danni a cose o persone.Gli uffici rimangono a disposizione per chiarimenti ed approfondimenti”

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Una montagna di gusti – 16 edizione

Organizzata dalla Pro Loco di Cimolais domenica 19 settembre a Cimolais ritorna UNA MONTAGNA DI GUSTI, in forma ridotta stante le normative del COVID 19.

Fiera dei prodotti tipici, stand dei prodotti enogastronomici e molto altro ancora.

Con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, Friulovest Banca e Acqua Dolomia

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Nuovo Parroco Don Luca Basaldella

Oggi 11 settembre con la Santa messa delle ore 17:00 Presso l’Antica Pieve di Santa Maria Maggiore, La comunità di Cimolais darà il benvenuto al nuovo Parroco Don Luca Basaldella, Pordenonese di 32 anni, ordinato sacerdote il 16 aprile 2016, vicario per tre anni a Roraigrande e prima al San Giorgio, assistente ecclesiastico Agesci “Zona Pordenone”.

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Centis: «Guardia medica, una situazione grave che la Regione trascura»

Dopo l’allarme lanciato dal sindaco di Claut, Gionata Sturam, sull’assenza della guardia medica in Valcellina, a tornare sul tema è il consigliere regionale Tiziano Centis, il quale ha messo in evidenza che, su questo fronte, la Regione sinora non ha fatto nulla. L’esponente dei Cittadini ha annunciato l’inoltro di una nuova interrogazione da discutere in consiglio regionale.

«La montagna pordenonese, tanto gettonata in questi giorni come méta di vacanza da molti cittadini della pianura, continua a non essere troppo considerata dalle istituzioni regionali – ha detto –. Ne sanno qualcosa i residenti nelle Valli dell’Arzino e del Cellina che da mesi reclamano invano il servizio di guardia medica, una necessità prima ancora che un diritto. Del caso mi sono già occupato: a marzo ho presentato in merito un’interrogazione, ma, da allora, nulla è stato fatto, eppure l’assessorato regionale alla Salute e l’Azienda sanitaria Friuli occidentale sono stati adeguatamente sollecitati a intervenire».

Centis ha ricordato che «la situazione è più grave di quello che potrebbe sembrare, perché chi abita in quell’ampia area del Pordenonese ha la possibilità di usufruire della guardia medica esclusivamente dalle 20 alle 24, mentre dopo la mezzanotte e sino alle 8 qualunque problema di salute può essere affrontato soltanto raggiungendo gli ospedali di Belluno, Pordenone o Spilimbergo: distanze che in alcuni casi potrebbero pregiudicare la sicurezza e che comunque sottolineano la scarsa attenzione verso la salute dei cittadini. Se la montagna si spopola e la qualità della vita precipita è anche perché la garanzia di servizi fondamentali viene meno».

Centis ha annunciato la presentazione di una nuova interrogazione per portare ancora una volta all’attenzione del consiglio regionale «la grave situazione dell’assistenza medico-sanitaria nella montagna pordenonese. Prima o poi, chi ne ha la responsabilità dovrà dare risposte concrete». —fmv

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