Mauro e Matteo Corona hanno aderito alla richiesta del Presidente della Pro Loco Mario Tonegutti per una foto di promozione della MAGIA DEL NATALE. Grazie a Mauro e a Matteo.

Mauro e Matteo Corona hanno aderito alla richiesta del Presidente della Pro Loco Mario Tonegutti per una foto di promozione della MAGIA DEL NATALE. Grazie a Mauro e a Matteo.
La stretta collaborazione instaurata ormai da anni tra il Parco naturale delle Dolomiti friulane e i Comuni della Valcellina ha dato riscontri positivi anche nel 2021. La lista dei lavori eseguiti sul territorio da parte dell’ente di tutela ambientale appare infatti corposa. Si tratta di interventi di manutenzione e sistemazione nella maggior parte dei casi legati alla devastazione lasciata dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018.
Tra le realtà che hanno beneficiato maggiormente delle deleghe tecniche al Parco figura Barcis, dove si stanno ultimando le pratiche per la realizzazione della nuova pista forestale del Montelonga. L’opera consentirà un miglior accesso alle proprietà boschive del Comune per una più puntuale gestione delle stesse.
È proprio nello sfruttamento ecosostenibile delle risorse forestali che l’ente delle Dolomiti friulane si sta impegnando in modo sistematico negli ultimi mesi: a Barcis, Cimolais ed Erto e Casso sono infatti in corso le procedure per alcuni bandi e i successivi affidamenti di lotti alberati da cedere a imprese del settore. Gli uffici tecnici delle rispettive amministrazioni lamentano spesso carenze di personale che allungherebbero notevolmente i tempi degli appalti. In questo modo, si cerca di ottenere introiti e allo stesso tempo di curare il paesaggio. Anche a Claut sono in atto preparativi per la costruzione di un sentiero di servizio che dal monte Ciade porti alla località di Pras de On. A Frisanco è stato invece possibile ottenere un contributo per la ristrutturazione del tetto della casera Chiavalot, dopo la positiva chiusura del cantiere per la regimazione di un rio che scorre nella frazione di Casasola. Infine, la Val Settimana e la Val Chialedina di Claut e la Val Cimoliana, dove sono state portate a termine numerose opere di bonifica post Vaia, compresa la ricostruziona di briglie e strade.
«Il nostro intento è quello di non perdere le occasioni di sostegno economico che giungono da Regione e governo nazionale, ma che richiedono una competenza specifica in materia ambientale», ha detto il presidente delle Dolomiti friulane e sindaco di Erto e Casso, Fernando Carrara. —fMV
Quali sono i benefici dei cibi fermentati ed in particolare del Pestith? lo ha spiegato in un incontro on line lo chef Stefano Larise
La telemedicina come risposta alle carenze sul fronte sanitario che si stanno registrando nell’area montana, che dal primo gennaio vedrà la scure dei tagli abbattersi sulle sedi delle guardie mediche di Claut, Meduno e Anduins, con pesati conseguenze anche su altri comuni. Le rassicurazioni sono arrivate dal vicegovernatore della Regione con delega alla salute Riccardo Riccardi, nell’incontro di ieri con i sindaci Gionata Sturam (Claut), Marina Crovatto (Meduno) e Pietro Gerometta (Vito d’Asio).
«L’amministrazione regionale è pronta a sostenere ogni soluzione realistica per dare risposte alla montagna pordenonese in un periodo storico in cui la carenza dei medici è un fenomeno non solo di quell’area, ma di tutto il Paese – ha detto Riccardi –. Per questo apprezzo la condivisione strategica con i sindaci e la direzione di Asfo insieme ai quali a breve analizzeremo la situazione relativa agli attuali dati della presa in carico non urgente comparandola alle possibili soluzioni migliorative all’interno del perimetro della continuità assistenziale. Da qui potremo iniziare a individuare gli strumenti necessari per avviare un percorso sperimentale di telemedicina in quella parte di territorio».
Una situazione che, comunque, come ha spiegato il direttore generale dell’Asfo Joseph Polimeni, presente alla riunione, sarà monitorata e a sei mesi dalla riorganizzazione verrà valutata l’opportunità di eventuali nuovi interventi. Come ha illustrato Polimeni, la chiusura del servizio delle sedi periferiche dei tre Comuni a bassa affluenza di utenti e l’afferenza dei rispettivi municipi per il servizio alle sedi principali di Maniago e Spilimbergo, nello stesso distretto delle Dolomiti, è sperimentale e nasce dal nuovo assetto organizzativo di Asfo. La modifica ha come obiettivo quello di garantire maggiormente la continuità assistenziale medica vista la persistente carenza di disponibilità di medici a coprire i turni a elevato flusso di utenza nelle sedi di guardia medica nell’Azienda sanitaria. Il servizio di assistenza medica per le urgenze sanitarie viene comunque sempre garantito ed è gestito dal dipartimento d’emergenza di Asfo.
«Rassicuriamo i cittadini – ha proseguito Riccardi – con un sistema di presa in carico, quando non riguarda le urgenze ma la continuità assistenziale, attraverso la telemedicina, la teleassistenza. Un tema che l’amministrazione regionale si impegna ad affrontare insieme con i sindaci e l’Azienda sanitaria». Il vicegovernatore ha ribadito l’importanza di garantire la presa in carico delle esigenze di salute dei cittadini anche con modalità organizzative oltre il mantenimento delle sedi di guardia medica. Fra le ipotesi da valutare quindi anche la modalità proattiva in teleassistenza da attivare nell’area montana del Pordenonese. — FMV
IL Comune di Cimolais e la Pro Loco organizzano LA MAGIA DEL NATALE lungo le strade del Comune per una giornata insieme in questo nostro bellissimo CIMOLAIS
Sono 52 le famiglie di Cimolais che quest’anno si vedranno aiutare finanziariamente nelle spese di riscaldamento. La Regione ha infatti approvato l’elenco dei beneficiari delle sovvenzioni per l’alto costo del gas.
Si tratta di un provvedimento che da quasi dieci anni riguarda la popolazione di Valcellina e Carnia. Nel caso di Cimolais, si va da un contributo minimo di 200 euro a quasi 3 mila euro di sostegno. In totale, saranno stanziati più di 40 mila euro. La disposizione regionale si inserisce in una polemica ben più ampia e corposa: negli anni Novanta è stata infatti realizzata a spese pubbliche la conduttura del gas che alimenta le due vallate. L’Eni si è impegnata a mantenere degli sconti in bolletta in cambio della gestione dell’impiantistica.
Il cambiamento di normativa e la privatizzazione dell’ex ente nazionale per l’energia hanno però modificato il quadro e il fornitore ha applicato i prezzi di mercato. Così che da Trieste è scattata la contropartita a favore degli abitanti di questa fascia alpina caratterizzata da inverni molto lunghi e rigidi.
Sempre in tema di sussidi, il sindaco Davide Protti sta dando risalto alla campagna di sostegno dei caregiver familiari, le persone che si occupano dell’assistenza continuativa di congiunti.
In questo caso, ci sono leggi nazioni che prevedono un assegno mensile a favore di chi si prende cura di malati e allettati. —FMV
Giornata conclusiva del Festival dei Giovani delle Dolomiti Sabato 11 dicembre 2021, ore 16:00 // Presso la Sala Polifunzionale del Comune di Cimolais.
per chi Non piò partecipare in presenza all’incontro può seguirci su ZOOM cliccando sul link riportato qui di seguito. Istruzioni:- SCARICA ZOOM- clicca qui per ottenere il link:https://us06web.zoom.us/…/tZ0qduqtrzgvGdNrnarxKjr8msqqS…– Dopo l’iscrizione, riceverai una mail di conferma con le informazioni necessarie per entrare nella riunione.(il link è strettamente personale, non cedibile a terzi)
È stato approvata dall’Asfo la nuova organizzazione del servizio di continuità assistenziale, la guardia medica: previste solo modifiche al distretto nord dove vengono tolte le sedi di Anduins e Claut (che avevano solo turni diurni) e Meduno. Una misura che l’azienda giustifica con la difficoltà a reperire medici di continuità assistenziale. L’organizzazione prevede sedi principali (Pordenone, Sacile, Azzano Decimo, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo e Maniago) e sedi secondarie, tutte del distretto delle Dolomiti Friulane (Anduins, Claut e Meduno).
Secondo l’azienda «la diversa distribuzione dei medici in organico consente di garantire maggiormente la continuità assistenziale in tutte le sedi principali». Inoltre le sedi principali potranno disporre di un aumento di organico che eviterà la sospensione del servizio in caso di assenza non sostituibile.
Come conseguenza a decorrere dal 1 gennaio 2022 l’ambito di Spilimbergo comprenderà i comuni di Castelnovo del Friuli, Clauzetto, Pinzano al Tagliamento, Sequals, Spilimbergo, Vito d’Asio e Vivaro, con sede all’ospedale di Spilimbergo. Dalla stessa data quello di Maniago coprirà Andreis, Arba, Barcis, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Erto e Casso, Fanna, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale-Valcellina, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont con sede al presidio sanitario di Maniago. Una soluzione che sarà monitorata per sei mesi. —FMV
Giovedì 9 dicembre, alle ore 20.30: LA COLTIVAZIONE DELLE RAPE A PIANPINEDO a cura di Stefano Favot, agricoltorePOTRAI SEGUIRCI:
In diretta su zoom – iscrizione al seguente link: https://www.ecomuseolisaganis.it/…/la_coltivazione…
in diretta sulla pagina facebook Lis Aganis – Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane
In diretta sulla pagina facebook di Slow Food Condotta del Pordenonese APS
La scarsa manutenzione dei sentieri secondari dopo la tempesta Vaia e la pericolosità delle escursioni in montagna finiscono al vaglio della procura? Da giorni si susseguono voci su un’indagine scattata dopo alcuni infortuni in quota, arrivando a parlare di accessi agli uffici da parte dei carabinieri.
Ora è il presidente del Parco naturale delle Dolomiti friulane in prima persona, Fernando Carrara, a scendere in campo per smentire la notizia. «Non solo non so nulla di questi ventilati sequestri di documentazione, ma soprattutto faccio notare che si tratterebbe di un’iniziativa senza precedenti – ha commentato Carrara, che è anche sindaco di Erto e Casso –. Ognuno è libero di segnalare ai magistrati ciò che ritiene doveroso, ma presentare una denuncia perché ci si è fatti male mentre si camminava in montagna lo trovo assurdo. Stiamo parlando di un ambiente naturale che per definizione è ostile e insidioso. Tanto che si deve piuttosto pensare a come sanzionare quanti vi si avventurano da sprovveduti, senza adeguate dotazioni e attrezzature. L’incognita esisterà sempre e non possiamo prevedere un’eventuale frana o un’ondata di maltempo».
Carrara ha anche ricordato che dopo il fortunale di tre anni fa, la sentieristica è stata praticamente ripristinata. «Ovviamente, i territori sono fragili e basta una forte pioggia per cambiare le cose, con smottamenti e pareti rocciose che fanno scivolare improvvisamente materiale a fondovalle – ha aggiunto il presidente –. Mi spiace per gli infortunati e per i familiari delle vittime, ma denunce di questo tipo lasciano il tempo che trovano. Non ci si può lamentare di un itinerario pericoloso. Anzi, come Parco Unesco abbiamo il dovere di intervenire il meno possibile sul territorio di competenza, evitando di antropizzare un’area protetta proprio perché selvaggia e incontaminata». Il messaggio è quindi chiaro. «Non tappezzeremo i boschi con cartelli come se fossero autostrade», ha concluso il sindaco della Val Vajont.
Ad affrontare la montagna con buon senso e prudenza predicano da sempre anche Forestale, Cai e Soccorso alpino: troppe volte ci si avventura in barba alle regole più elementari o con scarsa conoscenza dei luoghi. Come le comitive di stranieri “pizzicati” in canottiera e ciabatte infradito in direzione della vetta o la coppia di visitatori che a mezzogiorno inoltrato intendeva iniziare un’escursione talmente impegnativa da richiedere almeno dieci ore di scarpinata. — FMV
La prima volta della Paganella nello skialp tricolore sarà ricordata come quella della consacrazione di giovani talenti. A trionfare nella gara sprint di apertura della tre giorni riservata ai campionati italiani sono stati infatti il carabiniere Nicolò Ernesto Canclini e la portacolori del Bachmann Sport College di Tarvisio Mara Martini, entrambi 24enni ed entrambi in grado di spodestare i due alfieri dell’Esercito: l’esperto Robert Antonioli e la comunque giovane Giulia Murada, trionfatori delle ultime edizioni.
Cambio di guardia anche nella sfida femminile, dove Mara Martini ha sorpreso tutte le finaliste, grazie ad una prova tutta grinta, e soprattutto la favorita Giulia Murada, atleta del Cs Esercito, che aveva fatto registrare la migliore prestazione nella qualifica. Ma nella sfida lungo i 400 metri del tracciato con 78 metri di dislivello, è prevalsa la determinazione della portacolori del Bachmann, che è stata più veloce sia in salita sia nei cambi assetto, seppure in qualifica avesse fatto registrare il secondo miglior tempo. Sale sul podio anche la veneta Alba De Silvestro dell’Esercito, mentre nella finale assoluta Samantha Bertolina è giunta quarta, ma si è messa al collo la medaglia d’oro under 23, davanti a Katia Mascherona dell’Alta Valtellina.
Si ripete la tradizione orai decennale che vede l’arrivo di San Nicolò a CImolais per la gioia di tutti i bambini