Il parere del sindaco di Barcis sullo sghiaiamento : «Bene la Regione, però serve un altro ponte»

«Ben venga una serena e costruttiva discussione sui futuri interventi per la messa in sicurezza della valle ma ci si ricordi del doppio ponte di Barcis e dei 200 mila metri cubi di ghiaia che ogni anno entrano nel lago».

Il sindaco di Barcis, Claudio Traina, è soddisfatto a metà all’uscita dall’incontro con l’assessore regionale Fabio Scoccimarro. La presentazione delle varie ipotesi tecniche proposte dall’ingegner Nino Aprilis per risolvere l’emergenza ghiaia che attanaglia il suo paese lo ha rassicurato solo in parte. «Siamo grati alla Regione per questo nuovo passo in avanti nella bonifica del Cellina e dei suoi affluenti – ha aggiunto il primo cittadino –. Faccio però notare che esistono delle urgenze a cui bisogna dare risposte in tempi rapidissimi. Il definitivo bypass del centro di Barcis impone la costruzione di un secondo viadotto in anello con quello inaugurato un mese fa. Senza questo tassello, la rivoluzione viaria non ci sarà e i camion di sassi continueranno a transitare a pochi centimetri dalle case».

Poi ci sono gli inerti da cavare sistematicamente perché ogni mese il Cellina scarica qualche migliaio di pietrame in più in direzione del fondovalle. «Non so quale ipotesi verrà scelta dal tavolo di concertazione a cui il mio Comune parteciperà attivamente – ha continuato l’amministratore locale –. Certamente non possiamo ipotizzare una cancellazione totale del trasporto su gomma. La manutenzione ordinaria del greto richiede l’uso di mezzi pesanti da dirottare nel Bellunese e nel Maniaghese. Di qui la mia pressante istanza perché venga finanziato al più presto il secondo ponte sulla riva sinistra dell’invaso accanto all’attuale passerella pedonale».

In questo modo i tir carichi di inerti, ma anche i veicoli commerciali “salterebbero” il tracciato di della Regionale 251 che attraversa Barcis e verrebbero dirottati a ponte Antoi.  fmv

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La storia del Pestith in un libro

La storia del Pestith in un libro curato da Franca Teja. Reperibile presso l’Ecomuseo Lis Aganis

Lis Aganis – Ecomuseo delle Dolomiti Friulane APS (ecomuseolisaganis.it) o Associazione culturale Intorn al Larin – cimolais mail larin.cimolais@libero.it

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Una teleferica e nuove gallerie per sghiaiare il lago di Barcis

Una teleferica con carrelli o un tunnel al cui interno verrà inserito un nastro trasportatore. Oppure ancora una galleria di bypass del lago di Barcis, la costruzione di un traforo stradale a Montereale e infine la modifica dello scarico di fondo dello sbarramento di Ravedis.

Gli scenari ipotizzati dall’ingegner Nino Aprilis per risolvere il problema della ghiaia in eccesso nel Cellina sono numerosi, ma l’assessore regionale Fabio Scoccimarro ha una certezza. «Ogni passo andrà compiuto in accordo con il territorio, scegliendo un’opzione che sia condivisa e comune per una realizzabilità in tempi rapidi dell’opera individuata», ha garantito ieri mattina l’esponente della giunta Fedriga durante la presentazione (quasi a sorpresa) nella sala del Centro Menocchio delle proposte avanzate dall’ingegner Aprilis.

Con un brevissimo preavviso inviato ai sindaci della vallata e agli enti coinvolti nella gestione degli impianti idroelettrici della zona, Scoccimarro è salito in municipio a Monterale Valcellina. Qui ha esposto i risultati a cui è giunto il professionista incaricato dal consorzio di bonifica Cdellina Meduna per risolvere una volta per tutte l’emergenza inerti.

L’assessore all’ambiente ha ricordato l’attenzione che l’esecutivo Fedriga ha sempre riservato a questo tema. «Il progressivo interramento del bacino di Barcis rappresenta una priorità – ha sottolineato alla presenza di amministratori e di qualche residente –. Per questo motivo già nel 2018 è stato costituito un gruppo di lavoro interdirezionale che individuasse le possibili strade operative. La nostra politica si è sempre basata sulla ricerca dell’equilibrio tra la tutela dell’ambiente e della salute da una parte e il turismo e le aziende dall’altra. Tutto in condivisione con il territorio e quindi con i Comuni che sono le prime sentinelle e i bracci operativi della pubblica amministrazione».

«Abbiamo già rimosso 160 mila metri cubi di materiale a monte dell’invaso valcellinese a cui è seguita una seconda asportazione di 500 mila metri cubi nel sito più critico – ha continuato l’assessore regionale all’ambiente –. Grazie ai finanziamenti legati alla tempesta Vaia, queste due prime fasi sono state realizzate garantendo la messa in sicurezza dell’alveo. Per tenere fede agli impegni presi, abbiamo investito più di 5 milioni di euro, senza contare le opere di viabilità sulla riva destra di Barcis».

Ora l’attenzione si dovrà concentrare sulla terza tranche di lavori che prevede la definitiva bonifica dell’area attraverso l’applicazione di una delle ipotesi emerse dallo studio presentato ai sindaci. Nessuna decisione è stata quindi ancora presa.

«Gli scenari illustrati oggi richiedono interventi economici notevoli e la giunta regionale risulta già impegnata per reperire le risorse anche grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza», ha concluso Scoccimarro che ha anche parlato di un futuro confronto con Cellina Energy, gestore del lago fino al 2029, sulla questione della ripartizione degli oneri manutentivi del territorio. —fmv

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BANDO DI CONCORSO PUBBLICO PER SOLI ESAMI PER LA COPERTURA DI UN POSTO DICATEGORIA “C”, CON PROFILO DI “ISTRUTTORE TECNICO” A TEMPO PIENO EDINDETERMINATO, PRESSO L’AREA TECNICA della COMUNITA’ DI MONTAGNA


BANDO DI CONCORSO PUBBLICO PER SOLI ESAMI PER LA COPERTURA DI UN POSTO DICATEGORIA “C”, CON PROFILO DI “ISTRUTTORE TECNICO” A TEMPO PIENO EDINDETERMINATO, PRESSO L’AREA TECNICA DI QUESTA COMUNITA’ DI MONTAGNA NONCHE’PER LA FORMAZIONE DI UNA GRADUATORIA PER ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO PERESIGENZE OCCUPAZIONALI TEMPORANEE NEI DODICI COMUNI ASSOCIATi

La domanda di ammissione alla selezione dovrà pervenire, pena esclusione della stessa, entro e non oltre le ore 23:59 del 21 marzo 2022.

Tutte le info su Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio – Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio (comunitafvg.it)

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Soccorsi 1.566 animali nel 2021, trenta cani scappati per i botti di fine anno

Pronti a intervenire, per il benessere di cani e gatti, 24 ore su 24, in tutti e 51 i comuni della provincia di Pordenone. “Mi fido di te”, che si occupa sia di soccorsi in emergenza che di cinovigilanza, ha chiuso il 2021 con un totale di 1.566 interventi, una media di quattro al giorno.

La pandemia ha inciso anche in questo campo: i mezzi di Mi fido di te hanno trasportato al canile di Villotta gli animali domestici rimasti da soli in casa dopo che i loro proprietari sono stati ricoverati in ospedale per il Covid 19. In cinque casi non c’era nessuno che potesse accudire i loro animali.«C’è una grande intesa con i vigili del fuoco e le forze dell’ordine – sottolinea Nicola D’Agostino per “Mi fido di te” – nella catena dei soccorsi. Con la pandemia abbiamo lavorato di più, anche se il Covid ha causato tante difficoltà, abbiamo ottenuto risultati positivi. Siamo molto presenti nel Pordenonese».

Gli interventi non in emergenza per i gatti, invece, sono stati 640. In questa cifra rientrano anche i trasporti legati alla sterilizzazione delle colonie feline. “Mi fido di te” si è messa a disposizione dell’azienda sanitaria anche per i trasferimenti e la reimmissione sul territorio dei mici sottoposti a intervento di sterilizzazione: il servizio riguarda soltanto le colonie feline censite dai comuni, non gli animali di privati.

La campagna di sterilizzazione delle colonie feline, che stanno proliferando rapidamente, proseguirà dopo l’epifania a Tramonti, Cimolais e Barcis, in collaborazione con le amministrazioni comunali.
Non appena finirà l’emergenza coronavirus, il sodalizio conta di riproporre i corsi di primo soccorso veterinario aperti al pubblico e sospesi a causa della pandemia. —FMV

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Emergenza: il simbolo è il torrente Varma

Il simbolo per eccellenza dell’emergenza ghiaia in Valcellina ha un nome e si chiama Varma: il torrente che sbuca dal versante sinistro di Barcis e si immette nel Cellina a pochi metri dalla confluenza con il lago è da decenni l’esempio più concreto di inghiaiamento.

Il greto negli anni si è alzato a tal punto da aver ostruito decine di volte il ponte che supera l’ex statale 251 della Valcellina-Val di Zoldo. Le interruzioni al traffico e i conseguenti tour de force dei pendolari e residenti per Vittorio Veneto superano il un centinaio a partire dal 1997, anno della prima esondazione del Varma sulla strada. Nel 2015 l’urgenza venne tamponata elevando di alcuni metri la carreggiata e il piccolo viadotto che scavalca l’alveo.

Ma in quell’occasione i tecnici furono categorici: il palliativo potrà durare solo un decennio a fronte di un apporto medio di 200 mila metri cubi di inerti all’anno da parte del Cellina. Di qui la necessità di interventi strutturali e continue bonifiche. — fmv

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Protti sul caso gas: Eni sta continuando a esigere pagamenti di bollette mai viste

Per Cimolais si preannuncia un 2022 di scontri istituzionali a causa dei disservizi nella rete di distribuzione del gas.

«Speravo che la lettera che qualche settimana fa alcuni colleghi della Valcellina e io abbiamo spedito all’Eni sortisse qualche effetto – ha detto il sindaco di Cimolais, Davide Protti –. Invece, l’anno nuovo si è aperto con altre lettere di contestazione a carico dei residenti. Praticamente, ci vediamo recapitare solleciti di pagamento giudiziale quando nessuno ha mai visto le bollette a cui si riferiscono. Sono anni che denunciamo la mancata emissione delle fatture. Eppure siamo già alla fase delle agenzie di recupero crediti che minacciano il ricorso a giudici e avvocati. Siamo stanchi di passare per cattivi pagatori».

A dicembre Protti e i sindaci di Claut, Barcis e Andreis hanno inviato all’Eni una lettera di protesta. Non c’è soltanto il problema dei conteggi dei consumi effettuati a distanza di anni, con conguagli da capogiro: l’ente di San Donato Milanese viene rimproverato di effettuare con grave ritardo pure gli allacciamenti delle utenze e di non rispondere alle richieste degli abitanti se non attraverso call center stranieri. Va ricordato come l’Eni si occupi della rete valcellinese su delega della Regione, proprietaria delle tubazioni.

«La nostra lettera è caduta nel vuoto con tutti gli appelli che contiene», ha concluso Protti, secondo il quale anche la Regione ha le sue colpe. Nel 2019, i sindaci firmatari vennero ricevuti a Trieste per esporre gli annosi e risaputi disagi, ma, secondo i diretti interessati, non hanno fatto seguito risultati concreti. Cosa succederà nel 2022, che, appena iniziato, già lascia intravvedere nuove battaglie sul tema? «È nostro diritto non sentirci cittadini di serie B e andremo anche dal prefetto e in tribunale se sarà necessario», ha rimarcato il sindaco Protti, che da tempo chiede maggiore attenzione per la popolazione montana, spesso anziana e malata. —FMV

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Trasporto scolastico: accordo tra Municipi

Convenzione tra i Comuni di Claut, Cimolais e Erto e Casso: l’Alta Valcellina si autogestirà nel servizio di scuolabus e ciascun municipio metterà a disposizione propri mezzi e personale. A Claut trovano sede asilo, elementari e medie, mentre in Val Vajont soltanto i primi due gradi di istruzione. Entrambe le scuole fanno riferimento all’istituto comprensivo Turoldo di Monterale. I tre sindaci (Gionata Sturam a Claut, Davide Protti a Cimolais e Fernando Carrara a Erto e Casso) hanno deciso di ottimizzare le risorse e ridurre le spese. È da più un anno che le realtà dell’Alta Valcellina hanno incrementato numero e tipologie di accordo, dopo la soppressione dell’Uti. Ora quest’area fa parte della nuova Comunità montana delle Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio con il sindaco di Aviano, Ilario De Marco Zompit, come presidente. La Cm sta assumendo competenze e mansioni e proprio in queste ore sono in discussione altre forme di gestione associata dei servizi amministrativi. — FMV

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BANDO PER 2 POSTI DI CAT C – ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO CONTABILE – C/O MAGNIFICA COMUNITA’ DI MONTAGNA DOLOMITI FRIULANE CAVALLO E CANSIGLIO


BANDO PER 2 POSTI DI CAT C – ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO CONTABILE – C/O MAGNIFICA COMUNITA’ DI MONTAGNA DOLOMITI FRIULANE CAVALLO E CANSIGLIO

domande entro il 21.02.2022

info Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio – Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio (comunitafvg.it)http://magnificamontagna.comunitafvg.it/

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Partecipate del Comune Addio a Legnoservizi e albergo diffuso in forse

Tre Comuni alpini, tre diversi portafogli azionari. Anche a Cimolais, Erto e Casso e Frisanco è tempo di razionalizzazione delle quote societarie detenute dalle rispettive amministrazioni. Così che l’inizio dell’anno è stato il momento per una ricognizione dei patrimoni dei tre enti locali, simili per popolazione e territorio. Molte le differenze tra le decisioni assunte dai vari esecutivi.

A Erto e Casso, il sindaco Fernando Carrara ha optato per il mantenimento dell’intero complesso azionario: si tratta di quote in Atap, Hydrogea, Gea e Gsm. Quest’ultima realtà è una sorta di new entry e si occupa dei parcheggi a pagamento, ma anche delle pulizie delle cunette stradali.

Discorso differente a Cimolais: l’esecutivo guidato dal sindaco Davide Protti ha deciso l’addio del municipio alla cooperativa Legnoservizi, attiva nel settore dello sfruttamento ecosostenibile delle foreste. L’adesione di Cimolais all’albergo diffuso della Valcellina è stata confermata, ma con riserva: gli scarsi utili prodotti dal consorzio ricettivo turistico hanno messo in allarme Protti, che ha rinviato al 2023 ogni decisione. Gea, l’azienda provinciale di raccolta dei rifiuti, è stata dichiarata strategica da Erto e Casso e da Cimolais e quindi non sono annunciati mutamenti nel corso dei prossimi mesi. FMV

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Morto Riccardo Plateo, medico ed ex consigliere comunale

È mancato all’età di 93 anni Riccardo Plateo, stimato medico e dentista di Azzano Decimo. Nato a Fanna il 4 marzo del 1928, si era laureato in medicina e chirurgia all’università di Padova nel 1955.

Inizialmente era stato occupato in qualità di assistente in chirurgia all’allora ospedale di Aviano, impegno che aveva portato avanti sino al primo incarico, nel 1958, come medico condotto interno del Consorzio Cimolais-Erto Casso e medico condotto nel comune friulano di Faedis. Nell’aprile del 1960 era passato, sempre con la qualifica di medico condotto, in Val Tramontina e successivamente a Sauris e Barcis. Nel 1971 era passato quindi alla condotta di Azzano Decimo.

Contemporaneamente aveva conseguito la specializzazione in odontoiatria e igiene pubblica, divenendo ufficiale sanitario del Comune e istituendo le prime vaccinazioni scolastiche. «La sua vita è stata quella di medico nella vera accezione del termine, mettendo sempre in primo piano il paziente e i suoi familiari, senza guardare né il tempo né l’ora – lo ricorda la famiglia – . Aveva una capacità di ascolto e sostegno nei momenti difficili cercando, per quanto gli era possibile, di dare a loro sollievo e speranza».FMV

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I lupi sono arrivati a Cimolais

Almeno due dovrebbero essere i lupi che la notte di sabato hanno predato due cerve

Il Sindaco di Cimolais Protti Davide invita i cittadini alla calma riportiamo di seguito la lettera del Sindaco

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