Centro estivo organizzato dal Comune di Cimolais

Il Comune di Cimolais e il Comune di Barcis propongono un Centro Estivo per bambini e ragazzi dagli 8 ai 17 anni!

📆 Dal 31 luglio al 04 agosto 2023

📍 Presso la sala polifunzionale ex asilo di Cimolais

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Mostra sul Beato Giovanni Paolo I (Papa Luciani) a Erto e Casso

Verrà inaugurata domenica 30 luglio alle ore 9.00 con la celebrazione delal Santa Messa nelal chiesa Nuova di Erto la Mostra dedicata a Giovanni Paolo I

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Alpinista perde la vita tra le Dolomiti friulane

Tragedia in montagna, nel pomeriggio di giovedì 27 luglio, dove un arrampicatore in cordata è precipitato, per cause in corso di accertamento, ed è morto sul colpo. La vittima è un docente dell’Istituto Kennedy di Pordenone, Vanni Perosa, 62 anni, sposato e con figli.

L’incidente

L’incidente – secondo la prima ricostruzione dei carabinieri della stazione di Cimolais, al comando del maresciallo Luigi Ricciardi che hanno acquisito testimonianze sino a tarda sera – è accaduto verso le 10, ma l’allarme è scattato solo un paio d’ore dopo in quanto nella zona non vi è la possibilità di comunicare attraverso i cellulari. Vanni Perosa stava eseguendo una arrampicata in cordata con l’amico Luigi Marson, pure di Pordenone, sul Crodon di Brica, nelle Dolomiti friulane.

L’allarme

Intorno alle 13 è arrivata una chiamata al Nue 112 da parte dei gestori del rifugio Pordenone i quali, a loro volta, avevano ricevuto segnalazione da un escursionista che aveva sentito delle grida di aiuto nella zona del Cason di Brica intorno alle 10, ovvero nel momento in cui passava per il casone.

Il rifugio è il primo posto, fuori dalle montagne, dove è possibile comunicate coi cellulari grazie all’attivazione del ponte radio. All’interno del casone aveva notato due sacchi a pelo, ma non era riuscito a capire da dove provenissero i richiami di aiuto.

L’uomo aveva dunque proseguito la discesa verso valle fino a raggiungere appunto attorno alle 13 il rifugio Pordenone dove ha riferito quanto udito, permettendo la chiamata di soccorso ad opera dei gestori.

I soccorsi

La Sores ha allertato la stazione Valcellina del Soccorso alpino e speleologico e il secondo elicottero dell’elisoccorso regionale, che ha imbarcato due tecnici per un sopralluogo. Giunti sopra il casone i componenti dell’equipaggio hanno individuato due persone a circa metà della parete sud del Crodon di Brica, a quota 2.100 metri (si trova nel territorio di Forni di Sopra, ma è accessibile solo dalla Valcimoliana), notando una persona che chiedeva aiuto e una ventina di metri sopra di questa una persona inanimata. Con il verricello i due tecnici sono stati calati in parete e hanno chiesto l’intervento di un medico.

La testimonianza

L’elicottero è sceso quindi al campo base per imbarcare il medico del Soccorso alpino, che a sua volta è stato verricellato in parete e ha constatato il decesso dell’alpinista che faceva da capocordata. Da quanto ha riferito Luigi Marson agli inquirenti, pare ci sia stato un rumore di caduta sassi seguito da lamenti.

Il compagno di cordata – entrambi erano iscritti al Cai da molti anni – ha anche riferito di essersi arrampicato fino a dove giaceva il capocordata e di aver visto che versava in gravissime condizioni e quindi di aver iniziato a chiamare aiuto e poi, con il passare delle ore, aveva iniziato a scendere lungo la parete con l’aiuto della corda finché sono arrivati i soccorsi.

Luigi Marson, comprensibilmente sotto choc, è stato portato al Rifugio Pordenone. La salma di Vanni Perosa, invece, ottenuto il nulla osta del pubblico ministero di turno della Procura di Udine, competente per territorio, è stata affidata alle pompe funebri. L’intervento si è concluso attorno alle 19.

Il luogo dell’incidente

«Il Crodon di Brica – spiega Mario Tomadini, profondo conoscitore di montagna – è alto 2.100 metri ed è nel territorio di Forni di Sopra, accessibile, nella via più immediata, dalla Val Cimoliana. Mi pare una via impegnativa, sul versante sud-ovest, con passaggi tra il terzo e il quarto grado, La roccia di quella montagna è friabile, non si possono escludere scariche di sassi».

Cordoglio a Pordenone

La notizia si è diffusa solo in tarda serata a Pordenone, quando, a intervento concluso, i carabinieri hanno potuto avvisare la famiglia della vittima. Il mondo della scuola e della montagna, ma non solo, piangono Vanni Perosa: appassionato ed esperto di montagna, insegnava all’Istituto Kennedy di Pordenone discipline elettrotecniche.

In tempo di pandemia, era stato tra i primi ad attivarsi per consentire agli studenti la didattica a distanza. Giovedì mattina, favorito dal bel sole dopo giorni di maltempo, era partito con l’amico Luigi Marson per la scalata. Poi l’imprevisto, ancora da chiarire, e il dramma. — FMV

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Dalla siccità alle alluvioni L’effetto farfalla sul clima

Parla l’esperto Filippo Giorgi, uno dei massimi esponenti mondiali di climatologia

Gli effetti del surriscaldamento atmosferico saranno al centro dell’inaugurazione di due festival con protagonista Filippo Giorgi, uno dei massimi rappresentanti della climatologia mondiale, responsabile di Fisica della Terra all’ International Centre for Theoretical Physics di Trieste, premio Nobel per la pace nel 2007 per aver cooperato alle attività dell’ Intergovernmental Panel on Climate Change , insignito della medaglia Alexander von Humboldt dell’Unione geofisica europea nel 2018 per il suo contributo al progresso della scienza nei paesi in via di sviluppo. Giorgi approfondirà il surriscaldamento globale e le migrazioni climatiche in dialogo con Chiara Giallonardo, oggi alle 17:30 a Villa di Toppo Florio a Buttrio, per il Treeart Festival. Mercoledì alle 11 sarà invece tra gli ospiti al Salone del Popolo di Palazzo d’Aronco a Udine per la conferenza stampa di vicino/lontano, in cui si lancerà l’appello per la sopravvivenza delle api, strettamente connessa alla crisi climatica.

I fenomeni recenti alternano siccità ad alluvioni. Due volti di una stessa medaglia?

«Fenomeni di uno stesso processo: l’intensificazione del ciclo idrologico. L’atmosfera più calda ha più energia e contiene più vapore acqueo; per cui, in parole semplici, quando piove, piove più intensamente. Inoltre il rifornimento di vapore proveniente dagli oceani è più lento e questo allunga i periodi secchi. Di qui, l’alternanza di siccità con temperature molto alte e di alluvioni. Vaia, ad esempio, arrivò dopo un periodo caldissimo».

Previsioni?

«Nella curva della temperatura globale in salita, ci sono oscillazioni, battiti d’ali dell’effetto farfalla come “el Niño” e la sua sorellina buona, “la Niña”: riscaldamento e raffreddamento del Pacifico che si alternano solitamente ogni sette anni. Ora si “sta caricando “el Niño”. Potrebbe arrivare a dicembre o a gennaio determinando l’anno più caldo». —FMV

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Percorsi dello Spirito: 1′ rogazione “Bresin”

Sabato 29 alle ore 6.30 in piazza partenza 1′ rogazione in località Bresin

Le rogazioni (processioni di intercessione per il raccolto e contro gli eventi atmosferici che potevano danneggiarlo) venivano effettuate su percorsi fissi e prestabiliti. Il percorso del Bresin è il primo del trittico rogazionale. Partendo dalla chiesa si giunge fino all’imbocco della Val Cimoliana passando per il “Bresin”. Lungo il percorso sosta presso la chiesetta di Sant’Antonio del Bresin e presso le due croci. Verranno ripetute le preghiere del rito cristiano.

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Bambino di 8 anni morso da una vipera, salvato dal 118

Attimi di paura, domenica pomeriggio a Claut, per un bambino di 8 anni, residente a Conegliano, morso da una vipera a un braccio durante un’escursione nei boschi attorno al paese: è stato salvato grazie al tempestivo intervento del personale sanitario, che l’ha condotto in ospedale con l’elicottero del Suem, scongiurando il peggio.

Erano passate da poco le 17 di domenica, e il bimbo si trovava in compagnia dei genitori, intenti a passeggiare in uno dei boschi del comune montano, quando è spuntato il rettile, che l’ha morso.

Papà e mamma hanno immediatamente lanciato l’allarme. Sul posto è stata inviata, dalla centrale Sores Fvg, l’ambulanza in postazione a Cimolais. Il personale medico ha stabilizzato il bambino sul posto, l’ha caricato in ambulanza e l’ha poi portato in una zona idonea all’atterraggio dell’elicottero Falco, del Suem di Pieve di Cadore, in quanto quello del Friuli Venezia Giulia era impegnato per un’emergenza concomitante.

Il velivolo ha trasferito il piccolo in ospedale a Belluno. Le sue condizioni sono sempre state buone, ma in via precauzionale è stato tenuto in osservazione, in modo tale da poter intervenire immediatamente nel caso la situazione fosse peggiorata all’improvviso.

Le sue condizioni sono andate migliorando e martedì dovrebbe essere trasferito nel reparto di pediatria, sempre nell’ospedale di Belluno, dove i genitori sono sempre rimasti con lui: dopo la grande paura iniziale, per fortuna hanno visto via via migliorare il quadro del bimbo. (fmv)

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La riqualificazione del Vajont fa i conti col problema espropri

Procedono spediti, i lavori del primo lotto del maxi progetto di riqualificazione dell’area della frana del monte Toc, a Erto e Casso. In questi giorni, il geometra padovano Simone Buson è stato incaricato dal Comune di seguire il non semplice iter degli espropri.

I terreni su cui saranno costruiti i nuovi marciapiedi appartengono infatti all’Enel e a privati. Nel primo caso, l’operazione non dovrebbe presentare grandi criticità, trattandosi di appezzamenti acquisiti tra gli anni Cinquanta e Sessanta dall’ex Ente nazionale per l’energia elettrica nel periodo di progettazione e realizzazione della diga del Vajont.

Per quanto riguarda porzioni di prato e bosco formalmente intestati a residenti della vallata, il problema diventa complesso. Spesso, infatti, i nominativi registrati al catasto sono riferibili a soggetti ormai defunti o emigrati all’estero nel dopoguerra senza lasciare parenti in zona. Il professionista dovrà dunque snellire il fascicolo e giungere al più presto agli indennizzi per poter poi partire con i lavori.

Il progetto prevede di realizzare un sistema di collegamento tra i parcheggi a servizio dell’area, visitata da migliaia di turisti ogni anno: l’intenzione è quella di unirli e ampliarli, con particolare attenzione a disabili e fasce deboli. Per raggiungere la diga e la chiesetta di Sant’Antonio del Colomber saranno realizzati 760 metri di percorso pedonale. L’infrastruttura risulterà priva di attraversamenti sull’ex statale 251 “della Valcellina–Val di Zoldo”. Ne sarà lasciato soltanto uno all’altezza della parete per alpinisti de La Moliesa, ma in compenso saranno accesi svariati fari di illuminazione e sarà potenziata la segnaletica.

Allo studio vi è pure la modifica dei limiti di velocità, con una decisa riduzione nelle vicinanze del sito.FMV

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Aperto a Cimolais un salone di parrucchiera

Aperto a Cimolais il Salone Serenity – parrucchiera in piazza a Cimolais. Di seguito orari e giornate

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Spettacolo itinerante domenica 22 a Cimolais “il mago di Oz”

Questa domenica alle ore 16.00 il Mago di Oz arriva a Cimolais!

La compagnia Anà-Thema metterà in scena lungo le vie del paese uno spettacolo itinerante, pensato per tutta la famiglia.

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Safilo abbandona Longarone

riportiamo articolo Messaggero veneto dd 12.07.2023

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Una notte sul Duranno Escursionisti salvati dal Soccorso alpino

Trascorsa la notte in parete, luned’ mattina sono stati soccorsi e riportati a valle incolumi dai volontari del Cnsas, il Corpo nazionale soccorso alpino speleologico. Stiamo parlando dei due escursionisti che nella notte tra domenica e ieri avevano inviato una richiesta di soccorso per essere stati colti dal buio su un terreno ripido e impervio sulle rocce lungo la discesa dal monte Duranno, a quota 2.200 metri. La richiesta di soccorso è stata inoltrata tramite l’applicazione GeoResq allertando la centrale di Sassari, che ha avvisato la centrale operativa del Soccorso alpino della Valcellina. I due escursionisti stavano bene e d’accordo con i soccorritori si è deciso di attendere le prime luci dell’alba per una rivalutazione sulle decisioni da prendere.

Lunedì mattina i due escursionisti, un uomo di Trieste di 61 anni e uno residente a Roma di 57 anni, che non erano riusciti a raggiungere la cima del Duranno, hanno riferito di non sentirsela di scendere da soli ed è stato mobilitato, in accordo con la Sores, l’elicottero della Protezione civile.

Si trovavano infatti bloccati su roccette di secondo grado (su una scala di sei gradi di difficoltà). Tre soccorritori della stazione Valcellina del Soccorso alpino sono stati imbarcati al campo base e portati in quota. L’elicottero ha potuto atterrare e attendere a motore spento nei pressi di Forcella Duranno. I soccorritori sono saliti a piedi sino a raggiungere i due escursionisti, li hanno imbragati e legati alla corda e condotti lungo le balze rocciose su terreno più semplice, per poi imbarcarli e depositarli al rifugio Maniago, dal quale sono scesi autonomamente fino a recuperare la propria automobile. I soccorritori sono stati prelevati con una seconda rotazione e portati a valle al campo base. —

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Programma Pro Loco Estate 2023

Molte le iniziative relatizzate dal Comune, dalla Pro Loco e dalle Associaizoni di Cimolais durante l’estate 2023

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