Fiaccolata per Giulia

Il Comune di Barcis e la Magnifica Comunità di Montagna organizzano una fiaccolata per ricordare Giulia – domenica 26 novrembre 2023 a Barcis

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Chiusura temporanea Ufficio postale di Cimolais

Il Comune di Cimolais comunica la

CHIUSURA TEMPORANE DELL’UFFICIO POSTALE DI CIMOLAIS

Grazie al #progettopolis di Poste Italiane che porterà i cittadini a usufrire di diversi servizi della Pubblica Amministrazione che andranno ad aggiungere, potenziando quelli gia predisposti proprio dalla Pubblica Amministrazione.

😎L’ufficio Postale di Cimolais è uno dei primi uffici in provincia a subire tale trasformazione.

Questo miglioramento comporterà pero qualche disagio per circa 15 giorni….

L’Ufficio postale rimarrà quindi CHIUSO ❌ a partire del prossimo 27 Novembre.

La clientela potrà rivolgersi presso l’ufficio postale id Claut dove sarà creato uno sportello temporaneo dedicato ai clienti dell’ufficio postale di Cimolais.

Il disagio creato permetterà però di migliorare l’ufficio postale e aggiungere nuovi servizzi al cittadino

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Assenza del Dott Fantin

Il medico sostituto del Dott. Scimonetti, Dott. Fantin riprenderà servizio LUNEDI’ 27 NOVEMBRE 2023

Per urgenze è possibile rivolgersi ai medici di MEDICINA INTEGRATA distretto di Monterale Valcellina – Dott. Brovedani e DOtt.ssa Milan con il seguente orario:

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Alloggi Ater, non idonee le 4 richieste avanzate

Nessun idoneo per entrare nelle case Ater della Valcellina: il bando per alloggi di edilizia agevolata lanciato in primavera e riguardante i Comuni di Claut, Andreis, Barcis, Cimolais e Erto e Casso si è chiuso con un nulla di fatto. Delle quattro domande presentate, una è stata annullata e le altre escluse per vizi. A questo punto, gli appartamenti restano liberi. E pensare che con questo bando si puntava a mitigare gli effetti della crisi economica in Valcellina, una delle aree maggiormente soggette allo spopolamento.

l municipio di Claut e quelli della vallata avevano anche messo a disposizione gli uffici del servizio sociale per assistere i cittadini nella compilazione delle richieste. —FMV

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Gli operai senza alloggi Il Comune affitta una casa a sostegno delle imprese

In Valcellina, le aziende incontrano forti difficoltà nel reperire manodopera locale. E se assumono personale da fuori, non si trovano alloggi per ospitarli. Così che spesso si rinuncia ad aumentare l’occupazione, spostando commesse e lavorazioni su altri stabilimenti situati in aree meno decentrate del Pordenonese. È per questo che l’esecutivo del sindaco Davide Protti è passato al contrattacco e ha “prenotato” una casa privata per i prossimi 12 mesi. Nel

iro di un anno, il Comune di Cimolais dovrebbe vincere un bando di finanziamento regionale collegato a occasioni di investimento che, dopo il Covid, sono state attivate dall’Unione europea.

In questo caso, si tratta di fondi che la Regione stanzia a favore di progetti che vanno dall’incremento demografico alla tutela dell’ambiente, passando per l’innovazione tecnologica Il Comune manterrà l’uso del fabbricato sino a quando da Trieste arriveranno le annunciate risorse. A quel punto, il Municipio acquisterà l’edificio per trasformarlo in più appartamenti da destinare a operai e impiegati della zona produttiva. All’agenda di iniziative partecipa infatti anche il Nip, il consorzio che gestisce il punto produttivo di Pian Pinedo. L’idea delll’amministrazione Protti rientra in un più ampio programma messo a punto da una cordata di Comuni: la città di Maniago fa da capofila insieme a Claut, Meduno, Montereale Valcellina e, appunto, Cimolais. FMV

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La popolazione cala e invecchia

È crepuscolare il quadro demografico del Friuli Venezia Giulia. Nascite in calo continuo (nel 2012 furono registrati 9.840 fiocchi rosa e azzurri, nel 2022 sono stati appena 7.271, con una perdita netta di 2.600 nati) e abitanti sempre più anziani. E le previsioni, per il prossimo decennio, non lasciano spazio all’ottimismo. Se oggi i residenti in regione sono poco più di un milione 190 mila, nel 2031 scenderanno a un milione 176 mila. Altri 15, 16 mila abitanti che spariranno.

Nel decennio 2011-2021 la popolazione è aumentata solo in 25 dei 215 Comuni, crollo di residenti nelle Valli del Natisone e in montagna. Persi quasi 90 mila under 50 negli ultimi 10 anni. L’Ires del Friuli Venezia Giulia, con l’elaborazione di dati Istat realizzata dal ricercatore Alessandro Russo, ha messo in fila gli elementi più significativi riguardanti la demografia del territorio.

I centri di minori dimensioni risultano più colpiti dal declino demografico, in particolare quelli con meno di 5 mila abitanti, che hanno registrato una riduzione di oltre 17.300 residenti in dieci anni, pari al 6%. La suddivisione del territorio regionale in base alle zone altimetriche Istat, inoltre, indica come l’area montana abbia perso ben il 10,5% della popolazione nel periodo considerato, che corrisponde a una flessione di 7.154 residenti.

Per quanto riguarda Cimolais il calo è stato del 20% da 450 a 350 circa

FMV

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Laboratori di Natale

Presso la Biblioteca il Comune di Cimolais organizza laboratori di Natale

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Assenza del dott Scimonetti

Il dott. Scimonetti è assente per Malattia; al Dott. Scimonetti AUGURIAMO una pronta guarigione

Nel frattempo verrà sostituito dal Dott. Fantin

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Lezioni di musica organizzate dal Comune di Cimolais

Il Comune di Cimolais organizza lezioni gratuite di musica per tutte le età a cura dell’Associazione Farandola

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Duemila nuovi alberi per sostituire le piante attaccate dagli insetti

Nuovi alberi in Val Settimana: il Comune di Claut ha dato il via libera a interventi di riequilibrio forestale, resosi necessario per danneggiamenti a popolamenti forestali dovuti a pullulazione di insetti corticicoli a carico delle conifere, in particolare dell’abete rosso. Gli attacchi hanno portato alla morte estesi nuclei di questi ultimi.

Il progetto rientra nell’ambito del programma Siti naturali Unesco per il clima, presentato dal Comune di Claut alla Fondazione Dolomiti Unesco in qualità di soggetto referente ed è finanziato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica attraverso la Direzione generale patrimonio naturalistico e mare.

Le zone interessate dagli interventi sono quelle di Senons e di Pian Vecchio. Nel corso del 2022 si è potuto intervenire su piccole superfici mediante semplice asportazione localizzata delle piante colpite. Tutto l’ambito di intervento ricade all’interno del Parco naturale delle Dolomiti friulane.

Nel progetto sono previsti interventi colturali con finalità fitosanitarie e realizzazione di nuova piantagione pilota con specie idonee al sito.

Le operazioni saranno condotte nel rispetto della normativa forestale e procurando il minor disturbo possibile al suolo, anche tenendo conto che l’intervento avviene in ambito di Parco naturale e di Area natura 2000, anche se in habitat secondari.

Per l’intervento colturale, si prevede di intervenire nei popolamenti a prevalenza di abete rosso mediante eliminazione selettiva di piante attaccate da bostrico e irrimediabilmente danneggiate mediante abbattimento di esemplari di qualsiasi dimensione, in maniera da evitare danni alle piante superstiti, la rimozione di tutto il materiale risultante, così da evitare il passaggio degli insetti alla vegetazione circostante.

Per l’intervento di piantagione si prevede di intervenire su circa 2 ettari nella zona già oggetto di prelievo nelle zone dove le piante di abete rosso colpite sono in numero maggiore, con conseguente completa scopertura del terreno. Saranno piantati 130 nuclei per un totale di 2.080 piantine. Si prevede, inoltre, un intervento sperimentale di prelievo di piccoli semenzali di abete rosso e di larice, abbondanti nelle zone di pascolo adiacenti all’area di piantagione, con immediato riposizionamento nei nuclei. La spesa prevista è di 80 mila euro. — FMV

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Il comitato Valcellina: «Anche i concessionari paghino lo sghiaiamento»

Sghiaiamento del lago di Barcis: il comitato Valcellina chiede di conoscere «quanti soldi abbia deliberato la giunta regionale di chiedere al concessionario per l’intervento».

«Abbiamo appreso che la Regione, su proposta dell’assessore alla difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro e di concerto con gli assessori alle risorse agroalimentari Stefano Zannier e alle attività produttive Sergio Emidio Bini, ha autorizzato la presentazione di istanze di finanziamento su un bando pubblicato dal Ministero delle infrastrutture per la realizzazione di infrastrutture idriche e il ripristino della capacità di invaso in vari territori del Friuli Venezia Giulia – dice il comitato –. Il finanziamento richiesto ammonta a circa 400 milioni di euro e una parte dei progetti, per la quota di 100 milioni, riguardano lo sghiaiamento del lago di Barcis, per recuperarne la capacità utile, lasciato interrire dalla serie dei concessionari per il 70 per cento. Interrimento e dissesto idrogeologico che hanno coinvolto anche il letto del torrente Cellina».

Il comitato auspica che «in questa delibera regionale, oltre a chiedere allo Stato 100 milioni per risolvere strutturalmente lo sghiaiamento del lago artificiale e del torrente Cellina, si chiedano somme in aggiunta al concessionario Edison Edf e al gestore Cellina Energy (Società di sua proprietà), per contribuire a un intervento necessario e urgente di sghiaiamento. Ricordiamo all’assessore Scoccimarro che il recupero e il mantenimento della capacità utile dell’invaso è un onere finanziario che deve compiere il concessionario per legge attraverso presentazione e attuazione del progetto di gestione dell’invaso. Non dobbiamo sempre pagare con soldi pubblici – conclude il comitato – quanto compete per legge a privati cui è stata affidata una concessione». —

FONTE MV

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Contributo alla residenza 250 euro a quanti vivono a Barcis da oltre 12 mesi

È stato presentato alla popolazione il bando per accedere ai contributi alla residenza lanciato nei giorni scorsi dal Comune di Barcis: il sindaco Claudio Traina ha spiegato come ottenere 250 euro annui a testa, andando a premiare chi sia insediato in valle da oltre 12 mesi. All’incontro a palazzo Centi, ha aderito la maggioranza delle famiglie del paese. L’opportunità è finanziata con le risorse della legge sullo sfruttamento delle acque pubbliche: di fatto, avere sul territorio uno dei più ampi laghi del Friuli Venezia Giulia e altre opere idrauliche minori assicura al Comune un introito annuale grazie ai canoni. Da qui, l’idea di utilizzare parte della somma per incentivare la natalità e l’arrivo di nuove coppie. Il bando per ottenere 250 euro di bonus è stato illustrato da Traina e dai funzionari di Montagna leader, che si occupano degli aspetti logistici. Presenti anche Fabia Tomasino e Marco Casagrande del comitato Valcellina. A loro sono andati i ringraziamenti del sindaco per l’attività di supporto che da anni garantiscono al Municipio, affiancandolo nella battaglia delle concessioni.

«La Regione è stata tra le prime a regolamentare il rilascio di nuove autorizzazioni idroelettriche – ha ricordato Traina –. Dobbiamo essere orgogliosi di ciò. Ora però ci aspettiamo un ulteriore sostegno nella partita del rinnovo dei permessi di sfruttamento: sarebbe opportuno che gli invasi venissero affidati a una società mista composta da pubblico e privati. C’è ancora molto da fare».

Ed è dal gruppo spontaneo di Tomasino e Casagrande che arriva l’ennesimo appello per una corretta manutenzione del bacino e del Cellina: una ditta avrebbe infatti chiesto di installare una seconda turbina da 400 kilowatt dopo una prima presa sul Prescudin di Barcis.

«Va fermata ogni nuova concessione sino alla nascita della società elettrica regionale prevista da una legge del 2020», hanno detto i portavoce del comitato, che sul tema minaccia anche un esposto alla Procura. —

fmv

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