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Un milione e mezzo di euro: è questa la somma record che il Comune di Cimolais si appresta a spendere nei prossimi mesi grazie a una serie di contributi e di sostegni economici. Il lavoro più imponente e urgente che l’amministrazione del sindaco Davide Protti intende ultimare da qui al 2025 è la messa in sicurezza del Crep de Savath, una zona dissestata a picco sul capoluogo. Per la bonifica idrogeologica c’è in ballo più di un milione di euro di risorse. In mezzo a vari progetti di manutenzione del patrimonio pubblico, si rinviene anche un capitolo dedicato al Pnrr, il Piano di ripresa e resilienza: 50 mila euro da utilizzare per la gestione degli immobili comunali, ai quali si aggiungono 85 mila euro della Regione per l’efficientamento energetico di municipio e illuminazione stradale. Con 80 mila euro sarà acquistato un nuovo scuolabus, mentre la ristrutturazione della malga di Pian Pagnon peserà per 100 mila euro. Altri 60 mila euro serviranno a sistemare l’area camping e per portare in paese la rete di cablaggio telefonico. fmv
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Il Comune di Cimolais è proprietario di un locale presso l’immobile di proprietà comunale sito in Piazza Santa Maria Maggiore (vedasi planimetria allegata, parte evidenziata, Allegato A);
Attualmente tale locale posto al piano terra risulta inutilizzato e con deliberazione giuntale n° 32 del 27.04.2023, l’Amministrazione Comunale ha espresso la volontà di concederlo in comodato d’uso a titolo oneroso per lo svolgimento del servizio di parrucchiera come individuato con codice ADA.20.01.06 (ex ADA.24.138.409) – Servizi di acconciatura della persona (barbieri e parrucchieri) e codice Ateco: 96.02.01 “Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere – servizi di barbiere, parrucchiere – attività di lavatura, taglio, messa in piega, tintura, ondulatura, lisciatura e simili trattamenti dei capelli per uomini e donne”;
Il concessionario che intenda manifestare il proprio interesse dovrà far pervenire il “Modulo per manifestazione di interesse” Allegato B), debitamente compilato, al Comune di Cimolais, entro il termine perentorio del giorno martedì 16.05.2023 entro le ore 12:00, mediante consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo oppure mediante invio alla PEC
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Sarà il tecnico bellunese Costantino Pinazza, a occuparsi del nuovo piano di riqualificazione forestale del Comune di Cimolais.L’esecutivo del sindaco Davide Protti ha infatti disposto un intervento di sistemazione ambientale in alcuni specifici lotti boschivi di proprietà pubblica.Si tratta di appezzamenti da tempo privi di manutenzione e soggetti al rischio di parassiti, oltre che di incendi. Da qui, l’incarico al professionista, che dovrà anche seguire le operazioni di disboscamento e di recupero del legname da parte della ditta incaricata.In totale, si prevede di ottenere alcune migliaia di metri cubi di materiale di vario genere, da quello più pregiato allo scarto da brucio.Un secondo incarico esterno per il Comune riguarda l’ufficio finanziario e tributi, che sino al 31 ottobre sarà affidato a personale interinale. La proroga al collaboratore già attivo in municipio è stata deliberata alla luce della cronica carenza di dipendenti che grava sul Municipio di Cimolais.Infine, la viabilità in località di Bresin, che potrebbe subire disagi stradali, comunque limitati, da qui al 19 maggio. Un’impresa è stata infatti dirottata sul posto per delle urgenti manutenzioni all’asfalto dopo la posa dei nuovi cavidotti elettrici. –fmv
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Su richiesta di alcuni residenti il parroco Don Luca, in accordocon il Consiglio pastorale, ha deciso di celebrare la messa di sabato 13 maggio a San Floriano ; di seguito il bollettino settimanale
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Contributo annuale per garantire ai minoril’opportunità di accedere a contesti educativi, ludici e ricreativi e perfavorire il bilanciamento dei tempi di vita familiare e dei tempi di vita lavorativaai genitori
Sempre più frequenti gli avvistamenti di cervi (anche di giorno) nei dintorni del paese. Di conseguenza anche i lupi si avvicinano sempre di più all’abitato. Nel fine settimana ben due carcasse di cerve aggredite dai lupi sono state ritrovate nei dintorni del “pre de cecio”. Molte le preoccupazioni dei residenti in particolare di chi era abituato a passeggiare o correre in solitaria lungo le nostre piste ciclabili e sentieri.
In attesa di info di comportamento più dettagliate riporto un articolo di Repubblica sugli orsi del Trentino e le raccomandazione dei render americani sul comportamento in caso di inconto con gli un orso (non si sa mai) che forse possono andare bene anche per i lupi – sempre animali selvatici sono
“Nei boschi dove ci sono gli orsi, bisogna camminare in gruppo e non da soli e fare molto rumore, parlando, cantando e battendo le mani. I plantigradi sentono la presenza umana e si allontanano. Non bisogna lasciare cibo in giro (li attira) ed è meglio evitare di portare cani (li irritano).
La presenza degli orsi in Trentino e nelle vallate confinanti dell’Alto Adige dove c’è anche la problematica legata ai branchi di lupi, influirà sul turismo della prossima estate. Le segnalazioni di orsi nei boschi, anche vicino ai centri abitati, sono continue e generano preoccupazione tra la popolazione locale e potenziali turisti.
Nelle provincie di Trento e Bolzano il turismo soprattutto nelle località di montagna è sostentamento economico, è vita. Se a fine degli anni ’90 la ripopolazione dell’orso bruno alle pendici del massiccio del Brenta era diventata per alcuni aspetti un volano turistico (l’orso appariva su ogni volantino, brochure o manifesto prodotto da Provincia Autonoma o aziende di soggiorno interessate), ora con l’aggressione mortale ad Andrea Papi nel pomeriggio del 5 aprile da parte dell’orsa JJ4, c’è il forte rischio di ottenere l’effetto opposto.
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La richiesta di informazioni
Nell’ultimo mese assieme alle richieste di informazione da parte di possibili vacanzieri sono arrivate anche molte disdette. Gli operatori turistici delle zone interessate non forniscono dettagliate informazioni limitandosi a dire “hanno chiamato o scritto e-mail chiedendo informazioni”, mentre dall’Alto Adige l’allarme è chiaro. La Provincia Autonoma di Bolzano è intervenuta con una nota nella quale, oltre a rivelare che sul territorio sono presenti tre orsi maschi, spiega che “le misure adottate sono incentrate sulla prevenzione e la dissuasione” e che “la priorità assoluta rimane quella di garantire la sicurezza della popolazione e degli ospiti che soggiornano sul nostro territorio”.
Una chiarificazione dopo la preoccupazione ed incertezza espressa da decine di cittadini tedeschi che hanno contattato sia al Consolato generale di Germania a Milano che a quello onorario a Bolzano. In Alto Adige i contadini sono preoccupati da diverso tempo sia per la presenza dell’orso ma soprattutto dei lupi che sbranano le pecore e incutono paura.
“Boicottare non per gli orsi ma per la politica”
Ora, però, iniziano ad allarmarsi anche gli albergatori che segnalano diverse disdette. Lo stesso presidente degli albergatori altoatesini dell’Hgv, Manfred Pinzger dice, “serve dire la verità, non è vero che l’orso non esiste” e non nasconde che dalla Val d’Ultimo e Val Martello, le due vallate più vicine a Val di Non e Sole in Trentino dove vivono gli orsi, arrivano più disdette. La Provincia Autonoma di Trento e Trentino Marketing hanno preparato un vademecum sul comportamento da tenere in caso di incontro con un orso. Molto forti sono i commenti da parte delle associazioni animaliste che indicano di “boicottare” il turismo non per la presenza degli orsi, bensì per la politica adottata dalla Provincia Autonoma presieduta da Maurizio Fugatti che è quella dell’uccisione dei plantigradi.
Il prossimo 25 maggio il Tar di Trento entrerà nel merito se procedere all’abbattimento dell’orsa JJ4, e quindi sbloccare l’ordinanza di Fugatti, oppure optare – ipotesi che sta prendendo sempre più piede – per un trasferimento dell’orsa e di altri esemplari considerati problematici in santuari-rifugi all’estero: due strutture tedesche si sono offerte ad ospitare JJ4. Infine, in bassa Val di Non, sempre sulle pendici del monte Peller, la ‘montagna degli orsi’, l’orso è stato avvistato pochi giorni fa lungo il Sentiero Margherita nei pressi del centro abitato di Cunevo dove ci sono parchi giochi e campi sportivi.
Il sindaco di Contà, Fulvio Zanon ha scritto una lettera al presidente Fugatti, all’assessora all’agricoltura e alle foreste Giulia Zanotelli e al commissario del governo Filippo Santarelli avvertendoli di “segnalazioni costanti circa la presenza dell’orso sul territorio comunale che stanno generando paura e preoccupazione nelle famiglie e in tutta la comunità”. Il primo cittadino ha sottolineato il fatto che “l’orso è stato avvistato anche sul Sentiero Margherita, in questo periodo particolarmente frequentato da famiglie e bambini, trattandosi di un percorso di facile accessibilità anche con i passeggini”.
I consigli dei ranger americani
Nei boschi dove ci sono gli orsi, bisogna camminare in gruppo e non da soli e fare molto rumore, parlando, cantando e battendo le mani. I plantigradi sentono la presenza umana e si allontanano. Non bisogna lasciare cibo in giro (li attira) ed è meglio evitare di portare cani (li irritano).
Sono i primi consigli che danno i ranger americani sul sito del National Park Service statunitense, l’ufficio federale che si occupa del coordinamento dei 424 parchi nazionali.
Se si incontra un orso, non bisogna scappare (è più veloce di noi), arrampicarsi sugli alberi (lo fa meglio di noi) né guardarlo negli occhi (lo vede come una sfida). Bisogna invece parlargli con calma, agitare le braccia sopra la testa ed allontanarsi senza correre e senza perderlo di vista.
È possibile che l’orso faccia un falso attacco per allontanare l’intruso: viene addosso a salti e si ferma poco prima. Non bisogna cambiare atteggiamento: si deve continuare ad allontanarsi con calma e non mettersi a correre (lo fa innervosire). Nel caso (raro) di un attacco, bisogna reagire con tutto quello che si ha: bastoni, pietre, pugni. Gli esperti Usa raccomandano lo spray per orsi, che però da noi è vietato.
I ranger americani consigliano di informarsi con i gestori dei parchi sulla presenza di plantigradi e sul comportamento da tenere, ma non invitano le persone a evitare le zone dove vivono. “Non lasciare che la tua paura ti trattenga”, scrivono: “essere prudenti e prendere la giuste precauzioni può aiutarti a stare sicuro mentre ti diverti intorno agli orsi”.
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L’Ambito territoriale delle Valli e Dolomiti Friulane ha emanato il bando per l’erogazione di contributi a sostegno delle locazioni rivolto agli inquilini (conduttori). Si tratta di un intervento previsto da leggi nazionali e regionali a favore di famiglie che si trovano nell’impossibilità di sostenere l’onere del pagamento del canone di locazione (l’ammontare del canone di locazione NON deve comprendere le spese di condominio, luce, gas, acqua, portiere, ascensore, riscaldamento e simili) di un alloggio di proprietà sia pubblica che privata, ad esclusione di quelli di Edilizia Residenziale Pubblica (ATER). Il contributo è commisurato all’incidenza del canone di locazione sull’indicatore ISEE complessivo del nucleo familiare.
Si rivolge a persone residenti, alla data di pubblicazione del Bando, sul territorio comunale e titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo, non avente natura transitoria, regolarmente registrato per l’anno per il quale viene richiesto il contributo.
È ammessa un’unica domanda di contributo anche a fronte di più contratti di locazione, qualora si sia cambiato alloggio nel corso del 2023;
La domanda di contributo va presentata dal titolare del contratto di locazione dal 19 aprile al 24 maggio 2023 e va inoltrata esclusivamente in via telematica utilizzando il link sottostante:
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Con la coltelleria Fox knives, a Maniago si dà il via al progetto di Welfare territoriale primo in Italia, che, partendo dall’ascolto di imprese, dipendenti ed esercenti, punta a incrementare il benessere in azienda e nel territorio con una piattaforma digitale territoriale scalabile.Un progetto innovativo, sviluppato e coordinato dal Nip in collaborazione con il Comune di Maniago e Friulovest banca, la partnership progettuale di Confindustria Alto Adriatico e la delegazione maniaghese di Acom, quella tecnica di Well-Work&Ollipay e il patrocinio della Regione Fvg.Fox, azienda attiva nella zona industriale maniaghese, nella sede consortile ha presentato ai suoi dipendenti le opportunità che il progetto offre. A oggi il piano è rivolto a circa 2 mila dipendenti e una ventina di aziende.«Siamo soddisfatti – ha detto Renato Piazza, presidente del Nip – per l’interesse crescente verso il Welfare territoriale. Come Consorzio, in questo modo rispondiamo al nostro ruolo di ente deputato allo sviluppo economico così come previsto dalla Regione. Il progetto mette in relazione le persone con il territorio dove lavorano, acquistano e spendono, generando ricadute positive per tutti. Le aziende aderenti metteranno a disposizione dei dipendenti dei crediti welfare con cui potranno, tramite una app di facile utilizzo, compiere acquisti di beni o accedere a servizi e/o visite sanitarie private in negozi e studi aderenti al progetto. L’obiettivo è generare un circolo virtuoso per l’intero Maniaghese con acquisti di filiera corta». Un progetto che aumenta, allo stesso tempo, l’attrattività delle aziende nei confronti dei lavoratori qualificati. Un modo differente di pensare il territorio in un’ottica di cambiamento e benessere per le persone che vi abitano e lavorano.L’obiettivo intrinseco, in controtendenza con l’andamento demografico, è incrementare la forza lavoro e ripopolare le valli friulane.Alla base del progetto, la convinzione che un’azienda possa offrire complessive, migliori condizioni di vita ai dipendenti facendosi interprete di alcune loro necessità utili anche alla crescita dei piccoli esercenti di zona con la spesa in loco del credito welfare FMV
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L’Ecomuseo Lis Aganis desidera fortemente ricevere dalla popolazione un riscontro sulla sua capacità di farsi conoscere, di proporre iniziative interessanti sul territorio e di rispondere alle esigenze e ai desideri degli abitanti.
La tua percezione ed esperienza è un metro di giudizio molto importante per aiutare l’Ecomuseo a perfezionare la sua azione propulsiva sul territorio!
Grazie quindi per dedicarci cinque minuti del tuo tempo e se potrai condividere il link del questionario alla tua rete di conoscenze e amicizie locali.
Nota bene:
Possono compilare il questionario le persone che risiedono o sono domiciliate nel territorio dell’Ecomuseo: Comuni di Andreis, Arba, Aviano, Barcis, Budoia, Caneva, Castelnuovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Fanna, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo, Sequals, Spilimbergo, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Vito d’Asio, Vivaro.
Il questionario è anonimo e i dati raccolti saranno trattati in forma aggregata.
Ai matrimoni russi no se può ridhe A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais
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