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Vigia Protti “Pierut” ha compiuto ieri 100 anni! ” Un bel traguardo -come sottolineato dal Sindaco – che dimostra come la qualità della vita nella piccola Comunità di Cimolais sia ottima e porti i residenti a raggiungere età molto ragguardevoli” , Gia’ nel recente passato sono state festeggiate per i loro 100 anni ben tre donne ed un uomo.
I festeggiamenti sono proseguiti oggi con la celebrazione della messa cantata dal coro ANA di Aviano e con la consegna, al termine, di una targa da parte del Sindaco -Davide Protti – con l’augurio alla centenaria di ancora molti anni in buona salute.
Anche il Presidente Mattarella a mezzo del Suo Segretario, Simone Guerrini, ha inviato i propri auguri a Vigia.
I festeggiamenti sono poi proseguiti con il brindisi in Sala polifunzionale.
Anche noi ci uniamo con grande gioia agli auguri per Vigia, la nostra straordinaria compaesana, che con la sua energia e la sua vitalità continua a essere un esempio per tutti!
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Lo sghiaiamento del lago di Barcis verrà inserito nel Pnissi, il Piano nazionale di sicurezza idraulica per il quale sono annunciati oltre 12 miliardi di euro di interventi in tutta Italia.
«È una svolta storica alla quale deve ora aggiungersi una forte collaborazione da parte del gestore dell’invaso», ha commentato a caldo il sindaco Claudio Traina.
«Il privato, che in questi anni è stato decisamente ai margini delle spese di manutenzione, deve fare la propria parte e in modo palpabile», ha aggiunto il primo cittadino denunciando come «le conseguenze dirette della presenza del bacino in valle si facciano sentire sull’intero comprensorio, dalla sorgente ad oltre la diga di Ravedis».
Accumuli di inerti, tenuta delle sponde, viavai di mezzi pesanti: gli argomenti sul tavolo di confronto sono tantissimi e tutti richiedono ingenti risorse per essere affrontati in via definitiva. Dal Governo viene anticipato che parte di questi lavori rientrerà nel Pnissi, un’agenda pluriennale per la quale il ministro Matteo Salvini ha già stanziato un miliardo di euro. Il viceministro alla Transizione energetica, la pordenonese Vannia Gava, ha già coinvolto l’amministrazione per spiegare le prossime mosse da compiere, compresa la suddivisione dell’opera in più lotti sulla base di urgenze decrescenti. Certamente in quest’ottica lo sghiaiamento dei fondali risulta la questione più critica e impellente.
«In alcuni decenni abbiamo perso oltre i due terzi di capacità di invaso e ciò va a ripercuotersi anche sulla pianura visto che non riusciamo a trattenere acqua contro le piene e come riserva per l’agricoltura – ha puntualizzato al proposito Traina –. Siamo grati al Governo e al consigliere regionale Lucia Buna per una continua attenzione al problema. Ora ci aspettiamo un altrettanto forte slancio per superare gli ostacoli che bloccano l’iter. Nelle prossime settimane sarà cruciale definire il percorso dei camion di inerti che dovranno scendere fino a Montereale e attraversare l’abitato. Certamente non possiamo contare su continue bonifiche spot, con ripascimenti dei greti di Cimolais e Ravedis».
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La parcellizzazione delle proprietà è un altro problema al momento irrisolvibile che favorisce l’abbandono della montagna. In Friuli, così come accade altrove, spesso diventa difficile, se non impossibile, pensare di acquistare una casa o un terreno perché molti beni risultano di proprietà di decine di persone. A fronte di ripetuti passaggi ereditari, nel tempo, le proprietà sono state spezzettate in tante parti fino a rendere impossibile l’individuazione di tutti i proprietari. Questo fenomeno blocca l’iniziativa pubblica e privata rallentando lo sviluppo anche delle infrastrutture. Da tempo gli amministratori locali sollecitano l’approvazione di una norma che consenta di superare questo ostacolo soprattutto quando in ballo c’è lo sviluppo di aree dismesse o la possibilità di accogliere nuove famiglie nei paesi con poche centinaia di abitanti. fmv
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Anche le imprese di Claut e della Valcellina possono ancora beneficiare del bando per la digitalizzazione dei processi produttivi e lo sviluppo ecosostenibile: i termini per accedere ai fondi del Distretto del commercio Cellina Meduna sono stati prorogati al prossimo 31 gennaio. Il bando avrebbe dovuto cessare a ottobre. Ci si è però resi conto che solo tre aziende avevano presentato domanda di finanziamento. Per non sprecare le risorse, è stato quindi deciso di allungare il periodo di accettazione delle istanze.
Nel frattempo si cercherà di dare la massima pubblicità a questa occasione di crescita economica offerta dal Distretto, un’organizzazione che raggruppa una decina di Comuni della zona e che vede come capofila la cittadina di Maniago. Ormai da qualche anno vengono proposte graduatorie che puntano alla modernizzazione del territorio rispetto alle sfide di un futuro sempre più interconnesso. Ci sono più di 100 mila euro da distribuire a chi sta investendo nella tecnologia e nell’e commerce, con un occhio di riguardo alla protezione dell’ambiente.
Imprese ma anche agriturismi e piccoli artigiani devono dimostrare di aver dato vita a piani di sviluppo. Saranno coperte le spese per software, siti web, sistemi di vendite e di booking online. Poi ci sono le risorse per l’abbattimento dei consumi energetici come l’acquisto di led e condizionatori di nuova generazione, apparecchi per la riduzione dello spreco idrico e colonnine di rifornimento per biciclette a pedalata assistita. In questo senso l’area alpina che fa capo a Claut sta promuovendo sempre più la diffusione delle ricariche per le due ruote elettriche . — FMV
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È stato prorogato sino a fine mese il cantiere che sta interessando l’ex statale 251 della Valcellina–Val di Zoldo, in comune di Cimolais: il troncone di carreggiata che passa per San Floriano è al centro di un intervento di riqualificazione.
L’impresa Fabris è stata autorizzata da Fvg strade ad attivare un cantiere dalle 7 alle 18. 30 di ogni giorno feriale. Di qui la possibilità di rallentamenti del traffico e presenza di maestranze in carreggiata. I lavori si sarebbero dovuti concludere qualche giorno fa, ma l’originaria tabella di marcia è slittata in avanti per il maltempo. L’operazione è stata disposta dal Comune. Investimento di oltre mezzo milione di euro per rifacimenti stradali, scavi e realizzazione di marciapiedi. — fmv
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Sarà restituita oggi la credenza della Sacrestia della Parrocchia Santa Maria Maggiore restaurata dai volontari e dai partecipanti al corso di restauro organizzato dalla Somsi sotto la guida del Maestro Vanes Venerus
Un grazie particolare da parte di Don Luca nel bollettino settimanale
La Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione “Eco del Lavoro” di Lestans, fondata nel 1892, nacque per offrire ai lavoratori sostegno economico in caso di malattia, infortunio o bisogno. Accanto al mutuo soccorso sviluppò un forte impegno sociale: gestì per molti anni l’asilo infantile, istituì la scuola di disegno affinché gli emigranti avessero competenze adeguate, fu di stimolo alla fondazione della latteria e della cooperativa di consumo. Superati i due conflitti mondiali e il terremoto del 1976, la SOMSI ha rinnovato la propria missione dagli anni ’90.
La Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione “Eco del Lavoro” di Lestans è oggi una realtà viva e profondamente radicata nel territorio, capace di unire tradizione e impegno contemporaneo, diventando un punto di riferimento per la valorizzazione culturale, la cura del patrimonio storico e la promozione del volontariato locale.
Uno dei suoi aspetti più caratterizzanti è la gestione della Casa del ’900, un vero e proprio percorso museale che ricostruisce ambienti domestici e stili di vita del secolo scorso. Non si tratta solo di una collezione di oggetti, ma di un luogo narrativo che permette ai visitatori di entrare in contatto con la storia quotidiana della comunità. A questo si affianca la raccolta degli antichi mestieri, un’altra collezione particolarmente ricca che custodisce strumenti, utensili e manufatti dell’artigianato e della vita contadina, oggi diventati preziose testimonianze etnografiche.
Accanto al lavoro museale, la SOMSI si impegna nel coinvolgimento della comunità: organizza periodicamente corsi di restauro del legno, che hanno un duplice valore: trasmettere competenze pratiche e allo stesso tempo sensibilizzare alla tutela dei beni materiali del territorio. A questi percorsi si aggiungono convegni, incontri e attività divulgative che rafforzano il senso di appartenenza e la memoria storica collettiva.
L’associazione svolge anche un ruolo attivo nella cura dell’ambiente e del paesaggio locale. I volontari partecipano alla manutenzione di aree verdi, alla pulizia di spazi pubblici e al recupero di elementi architettonici tradizionali, come gli affreschi popolari e le ancone. Sono azioni spesso discrete, ma fondamentali per mantenere vivo e accogliente il volto del paese.
Sul piano sociale, la SOMSI sostiene enti assistenziali, promuove iniziative culturali aperte al pubblico e incoraggia la partecipazione civica.
Il restauro del mobile è stato curato da Vanes Venerus, assieme e a numerosi partecipanti ai corsi di restauro del legno. Vanes per oltre 40 anni ha lavorato nel suo laboratorio di Cordenons restaurando ogni genere di mobile antico, compresi i mobili cosiddetti popolari, magari di non importante valore economico ma sicuramente di grande valore affettivo per le persone che glieli hanno affidati. Come succedeva fino a qualche decennio fa, Vanes ha imparato il suo mestiere andando a bottega e perfezionandosi nel tempo, esercitando la sua professione con tale passione che, anche oggi che è in pensione, insegna ai corsi di restauro della SOMSI a Lestans, ed a quelli dell’Ecomuseo Val del Lago a Bordano. Il corso di restauro del legno viene organizzato a Lestans da oltre 30 anni ed è sempre stato curato dalla Società Operaia di Lestans assieme a Vanes. Delle 2 edizioni annuali, una è cofinanziata dall’Ecomuseo “Lis Aganis”.
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Le domande si riferiscono a COSTI SOSTENUTI NELL’ANNO 2024 (PAGAMENTI EFFETTUATI NELL’ANNO 2024 E SPESE RIFERITE A CONSUMI EFFETTUATI NELL’ANNO 2024). RELATIVI A ENERGIA ELETTRICA, RETE IDRICA E RISCALDAMENTO. Le domande di contributo devono essere presentate durante gli orari di apertura al pubblico:
dalle ore 09:00 giorno 27/10/2025
alle ore 12:00 del giorno 15/11/2025 TERMINI PERENTORI
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Lavori pubblici e contributi. Il Comune di Cimolais si avvia alla fine dell’anno con una serie di attività prima di mandare in archivio l’esercizio 2025. Di recente, l’amministrazione del sindaco Davide Protti ha preso atto del finanziamento da 700 mila euro ottenuto dalla Magnifica comunità montana per l’ammodernamento di Pian Pinedo: nel sito sorgono il parco faunistico e la fattoria didattica, meta ogni anno di centinaia di visitatori. All’esterno del cimitero sono stati poi rimossi d’urgenza alcuni alberi che davano sul parcheggio. Il rischio era che le piante, cresciute eccessivamente, collassassero su pedoni e veicoli in sosta. Resterà invece a singhiozzo sino almeno a metà novembre la circolazione in via XX settembre, dove è in allestimento un cantiere per la posa di cavi da cablaggio. Infine, l’associazionismo. Il Comune ha sempre ritenuto indispensabile la collaborazione dei sodalizi per la gestione delle tante iniziative organizzate durante l’anno, sostenendole economicamente in base al loro impegno e alle spese sostenute. Alla Pro loco andranno 7 mila euro e al Cai 5 mila. Circa 2 mila euro a testa ai gruppi Intorno al larin, Farandola e Slow food. Chiudono i donatori di sangue dell’Avis con 500 euro.
Infine, gli anziani proprietari di animali d’affezione possono beneficiare di fondi per le cure veterinarie grazie a un bando regionale. — fmv
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La bolp de Meneghe Sti dis passes, quan che al bosc al ara dut ros, a me a vegnu in ment una fantonia che la contava la me mo Pina; chela de al bolp de Meneghe; liei – la me mo – la conoseva begn Meneghe parce che chi de Nicol i aveva tagn pres e bosch a Meneghe, che a chel temp Meneghe al ara dut dei Thimolians e sol daspuò a le stè vendu a chi de Penei. La fandonia la parla de Svalt de Penei che all’ara dhu a legne a Meneghe, proprio quanche i arboi i dheventrava ros; sta dhe fato che quanche al tornava dola che al aveva lasè al rosac al no lo sciatava mei al toc de la polenta e del formai, che all’ara al so mangè de mesdì. Calche dhun ai robava ogni dì al mangè; passa un dì , passa doi , passa trè, a no in podheva pì. Al se aveva agn sciupè par vethe chi che al ara che ai robava al mangè ma al no l’ara rivè a capì ce che a sothedheva; al terth dì ai sbrisa al vuoi in tal cogol de le fuoie rosse che all’aveva ingr continua su https://cimolais.it/fandonie/
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Parco faunistico di Pianpinedo (Cimolais)
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