Nuove concessioni idroelettriche: appello di 23 sindaci alla Regione

Ventitre sindaci per tredici pagine fitte di osservazioni e consigli: è un gruppo compatto, quello guidato dal Comune di Barcis, il cui obiettivo è «non lasciarsi sfuggire un’occasione imperdibile per affrontare le tante emergenze ambientali e frenare lo spopolamento».Il documento è stato inviato alla Regione in vista dell’approvazione di una legge che regolamenti le nuove concessioni idroelettriche. La norma avrebbe dovuto trovare applicazione entro la scorsa settimana, ma la quarantena conseguente al coronavirus ha imposto uno slittamento.La lettera di suggerimenti è stata recapitata alla giunta del governatore Massimiliano Fedriga e ai capigruppo dei singoli partiti che siedono in aula. Ai nuovi gestori di bacini e dighe viene sostanzialmente chiesto un onere preciso, puntuale e obbligatorio a favore della manutenzione del territorio e della tutela dell’ecosistema. Il testo è stato scritto da Traina insieme ai colleghi di Meduno e Sequals (rispettivamente, Marina Crovatto ed Enrico Odorico) con la collaborazione dei comitati Valcellina e Valmeduna. Aderiscono all’iniziativa anche i municipi di Arba, Aviano, Azzano Decimo, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Fanna, Frisanco, Polcenigo, Pinzano, San Martino al Tagliamento, San Quirino, Tramonti di Sopra e di Sotto, Travesio, Vajont e Vito d’Asio. Ciascun sindaco ha indicato le priorità del proprio Comune e ha chiesto un cambio radicale rispetto al passato. —FmV

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