Nip, Montagna leader e Leader consulting: l’Uti conferma le quote

Revisione delle società partecipate: l’Uti delle Valli e Dolomiti friulane, presieduta da Andrea Carli, mantiene le quote di Nip, Montagna leader e Leader consulting. Per quanto riguarda il Nip, il mantenimento è mirato allo sviluppo della zona industriale del territorio di riferimento, mentre per Leader consulting l’obiettivo è riuscire a individuare un percorso vantaggioso per i servizi attualmente gestiti dalla società. Montagna leader e Nip sono considerati enti strategici a livello locale. L’Uti detiene il 49 per cento delle quote del consorzio industriale. «Un’amministrazione deve effettuare un’analisi sull’assetto complessivo delle società dirette di cui l’ente è socio e di quelle indirettamente controllate – ha spiegato l’Uti –. L’analisi diventa un punto di sintesi di una valutazione complessiva della convenienza dell’ente a mantenere in essere partecipazioni societarie rispetto ad altre soluzioni. Ciò, nell’ottica di una maggiore responsabilizzazione degli enti soci, che sono tenuti a documentare ogni decisione in materia, non soltanto in fase di acquisizione delle partecipazioni, ma anche in sede di revisione, per verificare la permanenza delle ragioni del loro mantenimento. È da ritenere, anzi, che l’atto di ricognizione sia l’espressione più concreta dell’esercizio dei doveri del socio, a norma del codice civile e delle regole di buona amministrazione. L’analisi deve partire dalla riconducibilità delle società a determinate categorie strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente». Nel 2019, l’Uti aveva optato per la dismissione della quota di partecipazione dell’Albergo diffuso Valmeduna e Val D’Arzino. — (f Mv)

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