Nessun gestore per la stazione di servizio di Cellino

Da quando è venuto a mancare Panegos, l’area di servizio è ferma e esposta all’incuria. Un camion ha addirittura divelto il tabellone luminoso della struttura, ora coperto alla meno peggio con un telone (in un primo momento si pensava a un atto vandalico, ma è poi è emerso essersi trattato di un banale incidente).  Le serrande abbassate di Cellino comportano non pochi intoppi per i cittadini della vallata: in zona restano operativi solo gli impianti di Barcis e di Erto e Casso. Ma il primo è in funzione self service 24 ore su 24: il che significa che gli utenti non possono godere né dello sconto per le agevolazioni regionali né del timbro sulla carta carburanti che riconosce lo scarico dell’Iva a professionisti e imprese. In questo caso i valcellinesi devono spostarsi sino a Montereale, Maniago o Longarone. «Con i miei assessori abbiamo proposto la gestione ad alcuni potenziali interessati ma per ora tutto si è arenato – ha detto il sindaco Bosio –. Ora stiamo cercando di coinvolgere la cooperativa di consumo di Claut. La mia speranza è che in breve tempo si riconsegni un servizio fondamentale alla popolazione. Ho infatti il timore che presto o tardi la compagnia decida di smantellare l’area: di fronte ai costi di mantenimento, vi è la concreta possibilità di una rimozione dell’impianto» (fonte Messaggero Veneto)

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