L’Uti investe tre milioni sulle piste ciclabili anche a Cimolais

Oltre 3 milioni di euro di investimenti su quattro cantieri per valorizzare la montagna e metterla in collegamento con centri più grandi attraverso un sistema di piste ciclabili: è quanto intende realizzare l’Unione territoriale intercomunale delle Valli e Dolomiti friulane all’interno dei Comuni che vi fanno parte.Un programma ambizioso, ma necessario per rendere i municipi sempre più attrattivi dal punto di vista turistico. Quali sono le opere che si intende realizzare con i fondi contemplati nell’intesa per lo sviluppo siglata con la Regione? I lavori più onerosi sono quelli che riguardano la creazione dell’anello della Valcellina, per i quali è stato messo sul piatto un milione 260 mila euro.La Valcellina è meta di turisti ed escursionisti sopprattutto nella stagione estiva: una ciclovia consentirà di poter godere al meglio delle peculiarità del territorio, percorrendolo in sella alle bici, oppure passeggiando.Restando sempre in Valcellina, si punta alla realizzazione della pista ciclopedonale della Forcella clautana: 550 mila euro è lo stanziamento messo a bilancio.Spazio poi all’anello ciclabile della piana di Pinedo e della Val Cimoliana, con un investimento di 392 mila euro.

 

Lasciata alle spalle la Valcellina, si sbarca a Montereale: da quest’ultimo Comune, guidato dal sindaco Igor Alzetta, che dell’Uti è vicepresidente, si intende creare un collegamento con Pinzano al Tagliamento. Un milione 106 mila euro sono i fondi messi a disposizione nell’accordo tra Uti e Regione.Un altro progetto, più contenuto dal punto di vista della spesa rispetto a questi quattro, è quello che riguarda la realizzazione di un percorso ciclopedonale della cosiddetta Via dell’acqua: lo stanziamento, in tal caso, è di 240 mila euro. Come ha ricordato il presidente dell’Unione Andrea Carli, che è anche sindaco di Maniago, «l’Uti vede nel cicloturismo integrato alla mobilità sostenibile (treni e bus) un canale di sviluppo». I Comuni delle Valli e Dolomiti friulane, insomma, puntano a diventare sempre più adatti a essere

vissuti e visitati in bicicletta. Tali progetti fungono pure da stimolo per le amministrazioni locali a diventare sempre più accoglienti per residenti e turisti, all’interno di un processo di progressiva trasformazione dei centri abitati verso una maggiore diffusione della mobilità in bicicletta.

 

 

 

 

 

 

 

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