Le scelte strategiche del neo Presidente Carrara per il Parco

Le scelte strategiche che il neo Presidente del Parco intende portare avanti sono: “Stabilizzare gli operatori: si è appena conclusa una mobilità e adesso ci sarà un nuovo concorso. Non si può fare programmazione puntando solo sugli interinali. Vanno poi interconnesse le cosiddette porte di ingresso del Parco: si deve creare un circuito virtuoso tra i vari punti di interesse. Se la diga del Vajont e la Forra del Cellina fanno decine di migliaia di visitatori l’anno dobbiamo fare in modo che ci sia interscambio e promozione reciproca. Sono finiti i tempi delle gelosie e dei campanilismi. Chi gira i parchi americani si sposta per migliaia di chilometri e noi siamo ancora qui a ipotizzare attrazioni per singole località. L’integrazione passa attraverso strumenti moderni: serve subito un’App che mi dica in tempo reale cosa posso fare in ogni angolo dell’Area protetta”. La prima cosa che farà: “Sbloccare la “Vecchia strada”: un percorso di così rara bellezza e suggestione non può restare incompiuto un solo giorno in più. Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di dirci come procedere per restituirlo alla fruizione di chi sta cercando quelle emozioni antiche che solo le nostre Dolomiti friulane possono dare.

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