Le motivazioni della sospensione dell’incarico al Direttore dell’UTI

L’Uti delle Valli e Dolomiti friulane è senza direttore: è stato temporaneamente sospeso l’incarico di Patrizia Mascellino, che in seguito alla scadenza del contratto dell’ex direttore Luciano Gallo, lo scorso 15 aprile, aveva iniziato a ricoprire questo ruolo, oltre a quello di segretario dell’Unione. Della questione s’è discusso nelle ultime due sedute di assemblee dei sindaci: si è ora in attesa di capire come si esprimerà la Regione.

Il presidente dell’Uti Andrea Carli ha chiesto un parere per capire come muoversi e sapere se è possibile riconferire l’incarico a Mascellino, che è anche segretaria comunale in diversi municipi aderenti all’Unione, o procedere diversamente. Intanto la questione fa discutere: il primo cittadino di Erto e Casso, Antonio Carrara, non ha esitato a mettere in evidenza che «la situazione all’interno dell’Unione è caotica. Abbiamo un presidente il cui incarico è stato prorogato in base a non si sa quale principio o normativa. Ora anche il problema del direttore. Nulla di personale nei confronti di Mascellino, professionista che stimo e apprezzo, ma credo che il quadro attuale che riguarda l’Unione sia contraddistinto da una confusione non da poco».

Le motivazioni si sospensione dell’incarico di Direttore dell’UTI sono contenute nel decreto a firma di Carli. «L’incarico a Mascellino è stato conferito il 15 aprile con decreto presidenziale – si legge –. Il 5 luglio, è arrivata la nota della Prefettura Utg di Trieste – Albo segretari comunali e provinciali Fvg, con la quale si esprimevano perplessità sulla possibilità per un segretario comunale di fascia C di rivestire il ruolo di direttore generale, stante la necessaria qualifica dirigenziale dell’incarico predetto, e si contestava, altresì, la possibilità di svolgerlo senza una previa aspettativa da parte del segretario. Con questa nota si chiedeva a Uti e Regione chiarimenti sulla norma che regola la nomina a direttore dell’Uti di un segretario di Comuni che aderiscono all’Unione». Carli ha spiegato che la Regione non ha mai comunicato limitazioni alla nomina di direttore di un segretario di fascia C: da qui la richiesta di lumi. «Al fine di salvaguardare la regolarità amministrativa e contabile dell’ente – ha scritto Carli –, si è ritenuto opportuno sospendere temporaneamente l’incarico di direttore sino agli intervenuti e auspicati chiarimenti da parte della Regione». Una volta che quest’ultima si esprimerà, Carli saprà se confermare o revocare definitivamente l’incarico. —

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