L’Atlante della montagna Fotografia della situazione in Fvg

È stato presentato recentemente l’Atlante della Montagna Friulana. La pubblicazione si suddivide in categorie di informazioni – testo e tabelle – e analizza tre diverse aree montane: Carnia, Canal del Ferro Valcanale, Valli e Dolomiti Friulane. Le osservazioni hanno permesso di evidenziare le esigenze più pressanti di questi territori, verificare la bontà delle politiche messe in atto fino ad oggi e tracciare la strada per le azioni future a medio e a lungo termine. Perché si scappa dalla montagna? Si è scoperto che il livello di assunzioni nel settore dell’ospitalità, al 31 dicembre 2018, ad esempio per l’area montana della Carnia, era simile a quello registrato nell’area manifatturiera. Ad un primo sguardo potrebbe sembrare un dato positivo. In realtà, nel caso di under 30, nel settore manifatturiero la tipologia dei contratti era a tempo indeterminato per quasi il 50% mentre nel settore dell’ospitalità la forma prevalente era di tipo determinato o intermittente e comunque legato alla stagionalità inverno/estate. La conclusione che è emersa è che solo con l’impostazione di una strategia programmatica per il territorio montano si potranno riequilibrare le opportunità di sviluppo a favore del comparto turistico. Il principale problema dell’area montana del Friuli Venezia Giulia è dato dal calo demografico. Nel periodo 2014/2018 tale fenomeno è cresciuto con un ritmo esponenziale. La conseguenza allo spopolamento in favore delle località di fondovalle, porta anche ad un invecchiamento della popolazione in termini assoluti. Un tracollo che potrebbe avere serie ripercussioni sull’erogazione dei servizi che anche gli Enti Locali faticano ormai a mantenere. (f: l’aquila)

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