L’acqua del Cellina fa gola per la produzione elettrica

A più di dieci anni non si registrano concessioni di alcun genere, eppure l’acqua del Cellina continua a fare gola. In Regione è stata infatti presentata una nuova richiesta di sfruttamento idroelettrico del Cellina. Stavolta la centralina dovrebbe sorgere in territorio di Claut, tra il Palaghiaccio e l’abitato di Contron. A proporre l’istanza di utilizzo è la società Fri El Hydropower. Il sindaco di Claut, Franco Bosio, ha dato annuncio del deposito della documentazione. Ora ci sono 60 giorni di tempo per opporsi all’idea, avanzando specifiche obiezioni in Regione. Il progetto prevede la deviazione in una conduttura forzata di un lungo tratto di torrente: il Cellina sarebbe imbrigliato all’altezza del guado del Palaghiaccio e sbucherebbe in prossimità dell’abitato di Contron. Grazie a questa galleria in pendenza sarebbe possibile produrre 831 kilowatt al giorno, garantendo elettricità pulita a circa 250 famiglie. Il problema è che da lungo tempo non vengono più rilasciate autorizzazioni a scopi idraulici in Valcellina e nelle vallate limitrofe. Gran parte del territorio risulta infatti vincolato da rigide norme.

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