La Regione guarda con favore ad un’unica UTI per la montagna pordenonese

Nei prossimi giorni sarà disponibile una bozza dello statuto delle Unioni territoriali intercomunali, introdotte dalla riforma regionale degli enti locali. All’interno di questa cornice i sindaci potranno ragionare su funzioni, competenze e servizi delle Uti, sia su quelli previsti sia su quelli che la legge non cita, ma che gli amministratori intendono gestire insieme. Lo ha ricordato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, a Montereale Valcellina, dove ha incontrato, assieme all’assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin, i sindaci della montagna pordenonese per illustrare la legge regionale di riordino degli enti locali e per conoscere le proposte e i suggerimenti provenienti dal territorio. Dei 27 Comuni formanti la Comunità montana del Friuli occidentale, tutti i presenti all’incontro (assenti Spilimbergo, Caneva e Vajont), tranne Polcenigo, si sono espressi a favore della proposta regionale di formare un’unica Uti per tutta la montagna pordenonese. L’incontro è stato valutato dalla presidente come «molto positivo e finalmente incentrato non soltanto sulla mappa geografica dell’Uti, ma anche sui contenuti».

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