“La sicurezza si fa con la comunità e insieme alla comunità. Con questo progetto diamo una risposta ai cittadini in termini di appropriatezza dei servizi del sistema sanitario regionale. Diamo così prosecuzione a una serie di iniziative avviate in questa regione e volte a garantire sicurezza attraverso un sistema sanitario capillare che dà risposta ai bisogni di salute nel momento in cui questi si manifestano”.
Lo ha detto il vice governatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, alla malga Cason di Lanza dove era presente assieme all’assessore regionale alla Montagna, Stefano Zannier,
per la consegna del primo kit di pronto intervento per l’emergenza sanitaria incluso nel progetto “Comunità e montagna in sicurezza”, promosso dalle Banche di credito cooperativo del Gruppo Cassa Centrale Banca: Friulovest Banca, PrimaCassa, Zkb. L’iniziativa si prefigge di distribuire 43 kit per il pronto intervento nel caso di emergenza sanitaria composti da defibrillatore automatico (Dae), un kit emorragia e una dotazione di adrenalina in fiale. Destinatari saranno rifugi, esercizi commerciali, malghe attive, punti di ristoro in quota e sul demanio sciabile i cui gestori o proprietari riceveranno anche l’adeguata attività formativa
di primo soccorso. I kit, non utilizzabili nella stagione invernale, verranno conservati presso il magazzino generale del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico a disposizione dello stesso oppure ricollocati nella stagione sciistica sul demanio sciabile, Il progetto ha un valore complessivo di oltre 100 mila euro e oltre al Cnsas ha visto la partecipazione attiva della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) della Sala operativa regionale di emergenza sanitaria (Sores), del Parco Naturale Dolomiti Friulane, della Scuola medica triveneta, del Cai
FVG, di PromoTurismoFVG e dell’Associazione nazionale di servizi medici di emergenza (Naemt). I defibrillatori sono già stati installati dal coordinatore dott. Luigi Blarasin, alla Casera Mela, al Rifugio Maniago, al Rifugio Pradut, al Rifugio Pussa, alla Bornass di Piancavallo e sul monte Valinis di Meduno (f Aquila)
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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