Con la coltelleria Fox knives, a Maniago si dà il via al progetto di Welfare territoriale primo in Italia, che, partendo dall’ascolto di imprese, dipendenti ed esercenti, punta a incrementare il benessere in azienda e nel territorio con una piattaforma digitale territoriale scalabile.Un progetto innovativo, sviluppato e coordinato dal Nip in collaborazione con il Comune di Maniago e Friulovest banca, la partnership progettuale di Confindustria Alto Adriatico e la delegazione maniaghese di Acom, quella tecnica di Well-Work&Ollipay e il patrocinio della Regione Fvg.Fox, azienda attiva nella zona industriale maniaghese, nella sede consortile ha presentato ai suoi dipendenti le opportunità che il progetto offre. A oggi il piano è rivolto a circa 2 mila dipendenti e una ventina di aziende.«Siamo soddisfatti – ha detto Renato Piazza, presidente del Nip – per l’interesse crescente verso il Welfare territoriale. Come Consorzio, in questo modo rispondiamo al nostro ruolo di ente deputato allo sviluppo economico così come previsto dalla Regione. Il progetto mette in relazione le persone con il territorio dove lavorano, acquistano e spendono, generando ricadute positive per tutti. Le aziende aderenti metteranno a disposizione dei dipendenti dei crediti welfare con cui potranno, tramite una app di facile utilizzo, compiere acquisti di beni o accedere a servizi e/o visite sanitarie private in negozi e studi aderenti al progetto. L’obiettivo è generare un circolo virtuoso per l’intero Maniaghese con acquisti di filiera corta». Un progetto che aumenta, allo stesso tempo, l’attrattività delle aziende nei confronti dei lavoratori qualificati. Un modo differente di pensare il territorio in un’ottica di cambiamento e benessere per le persone che vi abitano e lavorano.L’obiettivo intrinseco, in controtendenza con l’andamento demografico, è incrementare la forza lavoro e ripopolare le valli friulane.Alla base del progetto, la convinzione che un’azienda possa offrire complessive, migliori condizioni di vita ai dipendenti facendosi interprete di alcune loro necessità utili anche alla crescita dei piccoli esercenti di zona con la spesa in loco del credito welfare FMV
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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