Il fronte della protesta per le bollette dell’acqua si allarga a tutta la VAlcellina

Non c’è soltanto il fronte dei nostri cimoliani – torinesi a inquietare i sonni di Hydrogea. I reclami provenienti da ogni angolo della montagna friulana sono tanti e in consiglio regionale si stanno già occupando di una norma che modifichi l’attuale situazione. A Erto e Casso alcuni proprietari di seconde case hanno annunciato che apriranno i rubinetti sprecando volontariamente l’acqua. A Claut c’è il titolare di un rustico disabitato dal dopoguerra che si è visto addebitare i 150 euro. Ad Andreis sono state inviate bollette per unità che non risultano nemmeno a catasto. Infine ad Arba è stato segnalato il caso di un imprenditore che ha rischiato di pagare una mora di quasi 400 euro pur avendo versato in tempo utile il dovuto. Situazioni che mettono tutte in evidenza come ci sia qualcosa da rivedere nella gestione della materia.

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