I test salivari e le nuove cure che arrivano dal Fvg

Uno studio condotto da un’azienda del Fvg, sperimentato per la prima volta a Paularo, in contemporanea con lo screening sulla popolazione, potrebbe essere la nuova chiave per modificare e migliorare sensibilmente la capacità di tracciamento dei positivi. “A Udine – spiega Fedriga – sono già stati testati i primi prelievi di campioni per test Rna, ovvero i tamponi classici, tramite la saliva. Un’azienda friulana ha portato avanti questa iniziativa, testata dai laboratori AsuFc. Da oggi li sperimenteremo – accanto al test rapido – nel tracciamento in corso a Paularo. I risultati raccolti finora sono superiori alle aspettative e hanno dimostrato di essere del 10% più sensibili dei test naso-faringei”. “Dobbiamo, quindi, dire grazie alla nostra sanità. C’è poi un nuovo studio per il quale l’Università di Trieste ha chiesto l’approvazione all’Aifa. Si tratta di utilizzare un antiparassitario, già noto, che potrebbe fungere da profilassi per i pazienti non-Covid. Sarà testato sugli ospiti delle case di riposo, quindi la fascia più fragile della popolazione, nella speranza che possa aiutare a proteggerli dal contagio”. (fmv)

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