Fondi dell’ex Uti ancora da dividere E ora scoppia la lite tra Comuni

Due milioni e mezzo ancora da dividere tra i Comuni dell’Uti delle Valli e Dolomiti friulane, che a breve lascerà spazio alle due Comunità di montagna: la spartizione fa discutere. Da una parte Andrea Carli, presidente dell’Unione e sindaco di Maniago, difende il criterio di spartizione delle somme, che tiene conto dei municipi che negli anni hanno avuto di meno, dall’altra Fernando Carrara, sindaco di Erto e Casso, non esita a mettere in evidenza che «il mio Comune per l’ennesima volta è stato penalizzato».Le polemiche sulla gestione non mancano nemmeno nella fase di chiusura dell’esperienza dell’Uti e Carrara non intende evitare di accendere il dibattito neanche nel momento dell’addio. «Un divorzio degno dei peggiori matrimoni – ha commentato con una battuta il sindaco di Erto e Casso –. Se già connubio e condivisione erano stati precari, il finale non poteva che essere pessimo: come nei matrimoni, quando si tratta di spartirsi i conti, nascono problemi non da poco. Al di là dell’ironia, il mio Comune si trova di nuovo penalizzato. Risulta, infatti, che io abbia ottenuto il 157 per cento dei fondi che mi spettavano, ben oltre la quota, e che quindi non abbia diritto più a nulla. Questo, in quanto nel computo è stato fatto rientrare un finanziamento che avevo ricevuto dalla Regione e che nulla c’entrava con l’Uti. Chiedo, dunque, all’assemblea dei sindaci dell’Unione di non votare la soluzione individuata». Carrara non risparmia una punzecchiatura ai Comuni che in questi anni hanno ottenuto meno fondi dall’Unione. «Potevano svegliarsi prima – ha detto –. I piani dell’Uti erano sottoposti al voto: dov’erano questi sindaci quando venivano approvati i progetti ed era il momento di battere i pugni per ottenere finanziamenti? Inutile piangere oggi».

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