Diocesi divisa a metà, nella “zona friulana” riprendono messe e funerali

 Comunione data sulla mano, acquasantiere vuote, niente segno della pace: sono le tre disposizioni che restano in vigore nella “zona friulana” della diocesi di Concordia-Pordenone. “Le celebrazioni liturgiche riprendano con gli orari consueti, avendo cura che la comunione sia data sulla mano, che si sospenda lo scambio della pace e che sia tolta l’acqua santa dalle acquasantiere”, fa sapere la diocesi. Da oggi, dunque, nelle chiese si torna a celebrare la messa, funerali e matrimoni compresi. Resta una “dispensa”: le persone che hanno difficoltà di varia natura possono sospendere il precetto festivo, “privilegiando in questi casi la preghiera personale e in famiglia”. Se restano chiuse le scuole parrocchiali e cattoliche (asili e superiori), le attività pastorali – catechismo e iniziative caritative – riprendono “avendo cura di evitare grandi incontri”.

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