Ieri hanno riaperto gli stabilimenti bellunesi di «EssilorLuxottica», la grande multinazionale dell’occhialeria. Ad Agordo e a Cencenighe, il lavoro è ripreso dopo lo stop legato all’adeguamento agli standard previsti dal protocollo sul coronavirus emanato dal governo giorni fa e siglato dalle parti sociali. Ieri l’altro aveva ripreso a ranghi ridotti l’attività del polo logistico di Sedico, snodo importante per l’attività del colosso di Leonardo Del Vecchio. Tuttavia, molte altre imprese bellunesi del settore restano chiuse. Si tratta di rivedere i processi produttivi alla luce dell’emergenza e per questo occorre tempo. Fra i grandi, lo stabilimento «Safilo» di Longarone serra i battenti e riaprirà lunedì. Chiuse sia la «Marcolin» che la De Rigo Vision, anche loro a Longarone. In ginocchio la quasi totalità delle piccole e medie imprese del comparto, con i lavoratori in cassa integrazione guadagni. Insomma, il comparto industriale più importante del Bellunese è azzoppato. Tornando a «Luxottica», fino a domani compreso è prevista la presenza nelle fabbriche del 30% al massimo del personale, lunedì la soglia sarà alzata al 50%. Agli ingressi «check point» dove ai lavoratori sarà misurata la temperatura e dove ci si dovrà igienizzare le mani con apposito gel. Coloro la cui temperatura corporea supererà i 37,5 gradi saranno accompagnati in una sala per ulteriori controlli medici. Ai posti di controllo verranno consegnate le mascherine, il cui utilizzo è obbligatorio. Nei singoli reparti, poi, stabilita la distanza minima di un metro tra le persone. Tutti gli spazi verranno sanificati più volte al giorno. Gran parte degli spogliatoi verrà chiusa per evitare assembramenti: resteranno operativi solo quelli della galvanica e della «camera bianca» perché non si può fare altrimenti. Intanto i trasporti pubblici per le fabbriche sono sospesi. Oggi Dolomitibus comunicherà se per lunedì sono previste corse. Riguardo gli orari, previsti tre turni: 6-13.45; 14.15-22; 22.15-5,45. (FcV)
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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