È allarme sanità a Erto e Casso a causa di una convenzione con il Veneto ormai in scadenza. Il sindaco Fernando Carrara è preoccupato: l’imminente sospensione degli accordi tra Friuli Venezia Giulia e Veneto rischia di compromettere un delicato equilibrio che le aree di confine conoscono da anni. Praticamente un abitante della Val Vajont dovrà rivolgersi agli ospedali del Pordenonese e non più a quello di Belluno. Il che significa aumentare considerevolmente i tragitti di percorrenza e le ore perse. «È uno dei problemi legati alla regionalizzazione della sanità – ha tagliato corto Carrara, che spera in un rapido rinnovo della convenzione –. Senza la firma dell’accordo, saremmo costretti a fare riferimento a Pordenone, Spilimbergo piuttosto che San Vito al Tagliamento. Peccato che Erto e Casso siano più vicine a Belluno che ai presidi friulani. Un tempo esistevano le così dette prassi per le aree limitrofe. Lo stesso 118 poteva contare sull’elicottero del Suem, di stanza a Pieve di Cadore. Senza un interessamento diretto della Regione, rischiamo di paralizzare il sistema» (fonte Messaggero Veneto). Il problema potrebbe ripercuotersi anche su Cimolais stante che numerosi residenti si rivolgono alle strutture sanitarie di Belluno.