Collaborazione Parco-Comuni Bilancio di un anno d’interventi

La stretta collaborazione instaurata ormai da anni tra il Parco naturale delle Dolomiti friulane e i Comuni della Valcellina ha dato riscontri positivi anche nel 2021. La lista dei lavori eseguiti sul territorio da parte dell’ente di tutela ambientale appare infatti corposa. Si tratta di interventi di manutenzione e sistemazione nella maggior parte dei casi legati alla devastazione lasciata dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018.

Tra le realtà che hanno beneficiato maggiormente delle deleghe tecniche al Parco figura Barcis, dove si stanno ultimando le pratiche per la realizzazione della nuova pista forestale del Montelonga. L’opera consentirà un miglior accesso alle proprietà boschive del Comune per una più puntuale gestione delle stesse.

È proprio nello sfruttamento ecosostenibile delle risorse forestali che l’ente delle Dolomiti friulane si sta impegnando in modo sistematico negli ultimi mesi: a Barcis, Cimolais ed Erto e Casso sono infatti in corso le procedure per alcuni bandi e i successivi affidamenti di lotti alberati da cedere a imprese del settore. Gli uffici tecnici delle rispettive amministrazioni lamentano spesso carenze di personale che allungherebbero notevolmente i tempi degli appalti. In questo modo, si cerca di ottenere introiti e allo stesso tempo di curare il paesaggio. Anche a Claut sono in atto preparativi per la costruzione di un sentiero di servizio che dal monte Ciade porti alla località di Pras de On. A Frisanco è stato invece possibile ottenere un contributo per la ristrutturazione del tetto della casera Chiavalot, dopo la positiva chiusura del cantiere per la regimazione di un rio che scorre nella frazione di Casasola. Infine, la Val Settimana e la Val Chialedina di Claut e la Val Cimoliana, dove sono state portate a termine numerose opere di bonifica post Vaia, compresa la ricostruziona di briglie e strade.

«Il nostro intento è quello di non perdere le occasioni di sostegno economico che giungono da Regione e governo nazionale, ma che richiedono una competenza specifica in materia ambientale», ha detto il presidente delle Dolomiti friulane e sindaco di Erto e Casso, Fernando Carrara. —fMV

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