Cinquant’anni fa i “moti” di Erto e Casso: «Così abbiamo difeso la nostra identità»

Cinquant’anni fa, alle 15, nell’area antistante al municipio di Cimolais, dove era stata trasferita la sede del comune di Erto e Casso dopo il disastro del 1963, veniva firmata la “delibera del prato” con la quale si dichiarava decaduto il consiglio comunale ertano e si dava avvio al percorso di separazione delle due comunità, ertana e vajontina.

Una data storica per il Comune guidato oggi dal sindaco Antonio Fernando Carrara e allora da Giovanni Corona, nonno dell’attuale primo cittadino di Vajont, Lavinia Corona.

Un atto, quello del 23 aprile 1971, arrivato dopo cinque giorni di “lotta” della popolazione di Erto e Casso, che aveva occupato anche la sede municipale, per protestare contro l’abbandono forzato del paese in seguito alla tragedia. fmv

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