Cinema, teatri e sagre: la Regione riapre tutto

La curva dei contagi, con appena quattro nuovi casi ieri e uno martedì se escludiamo i dieci asintomatici registrati in due case di riposo del Pordenonese, sta convincendo Massimiliano Fedriga a continuare a muoversi sul piano delle aperture senza imporre alcuna ulteriore limitazione come sta avvenendo, ad esempio, in Piemonte oppure nella città di Milano dove il sindaco Giuseppe Sala ha vietato l’asporto delle bevande dai bar dopo le 19 per evitare gli assembramenti tipici dell’orario dell’aperitivo.

Da lunedì 18 maggio, infatti, alle nostre latitudini è stato cancellato qualsiasi limitazione ai movimenti intra-regionali, e autorizzato lo spostamento nelle Province venete di confine per i residenti a Udine e Pordenone, così come sono stati fatti riaprire i negozi al dettaglio di qualsiasi tipologia, i centri commerciali, bar, ristoranti, trattorie, osterie, pub e, più in generale, gli esercizi che somministrano cibo e bevande autorizzandoli a lavorare non più soltanto per asporto oppure per consegne a domicilio. Via libera, quindi, anche alle palestre e alle piscine – per quanto in quest’ultimo caso la maggior parte di esse riaprirà i battenti soltanto nei prossimi giorni –, così come alle attività di parrucchiere, barbieri ed estetiste letteralmente prese d’assalto dopo i lunghi mesi del lockdown .(f MV)

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