Cervi nel Parcoe ai suoi confini:un’istantanea

Matteo De Luca e Marco Favalli, tecnici faunisti incaricati dal Parco, hanno redatto negli scorsi mesi un’analisi della presenza di cervi nel Parco e di come questi animali si spostano attraverso l’area protetta e oltre i suoi confini.
La ricerca ha restituito numeri notevoli, specialmente nella zona di Cimolais: lo studio proseguirà anche nei prossimi anni e mira a fornire al Parco e alla Regione una fotografia
precisa della situazione, per poter gestire al meglio la presenza degli ungulati e il rapporto con le attività antropiche.
In aprile, quando la vegetazione ricomincia a verdeggiare, sono stati censiti in media 380,5 esemplari a Cimolais, 45,5 a Claut, 99 a Erto, 92,5 a Forni di Sopra, 98,5 a Forni di Sotto e 38,5 a Tramonti.
Secondo i dati raccolti, gli animali svernano in quota all’interno del Parco e poi scendono nei mesi primaverili nei fondovalle al riattivarsi della stagione vegetativa delle graminacee (fonte l’aquila)

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