Carta acquisti per gli alimentari: come funziona, chi può averla e come ritirarla in Friuli Venezia Giulia

Da lunedì, 17 luglio, 13.425 cittadini del Friuli Venezia Giulia che ne avranno diritto, riceveranno la Carta acquisti alimentari solidale voluta dal governo Meloni. Il sostegno economico una tantum, pari a 382,50 euro, ha già sollevato dubbi e polemiche tra le forze politiche, ma intanto diventerà realtà per molte famiglie in stato di necessità. Dunque 13.425 beneficiari in tutto, su una popolazione di meno di 1,2 milioni di abitanti. La città dove saranno distribuite più card è il capoluogo regionale, Trieste, con 2.192 su una popolazione di circa 200 mila abitanti. Le card che saranno distribuite a Cimolais saranno 4 , Calut 15, Andreis 4, Barcis 3 Erto e Casso 5.

I requisiti

Possono usufruire della carta solidale i nuclei familiari che hanno un Isee inferiore ai 15 mila euro e che non godono di altri sussidi come Reddito di cittadinanza (la misura del governo Conte uno è ormai agli sgoccioli dopo 3 anni e mezzo da quando è andata a regime), reddito di inclusione o in cui almeno uno dei componenti sia percettore di assicurazione sociale per l’impiego – Naspi, indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito o cassa integrazione guadagni (Cig).

Cosa si può comprare

Spetta dunque a ciascun Comune comunicare ai beneficiari tramite una lettera le istruzioni per il ritiro della carta alimentare presso gli sportelli postali. Il titolare dovrà portare con sè la lettera che contiene il codice fiscale abbinato al codice della Poste pay assegnata. Al momento del ritiro allo sportello postale la carta sarà già caricata dell’importo totale pari a 382,50 euro uguale per tutti i beneficiari. Per evitare che il contributo sia disattivato sarà però necessario effettuare almeno un acquisto entro il 15 settembre. I beneficiari potranno impiegare la carta solidale in tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari. Non sarà dunque possibile spendere l’importo in negozi di abbigliamento o di altro tipo. Lo spettro di beni acquistabili esclude le bevande alcoliche e il tabacco mentre sono incluse carni, pescato fresco (non surgelati), latte e derivati, uova, oli, prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria, riso, farine, ortaggi, legumi, frutta, alimenti per bambini, lieviti, miele, zuccheri, cioccolato, acque minerali, aceto di vino, caffè, tè, camomilla.

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