A breve sarà convocata la conferenza dei servizi che deciderà come intervenire lungo l’inghiaiata asta del Cellina. Per l’occasione saranno chiamati a raccolta tutti gli enti interessati al maxi piano di pulizia del greto che tanti guai sta provocando tra Barcis e Claut. La governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, aveva garantito che la bonifica dalla ghiaia in eccesso sarebbe partita entro il 2018. Sino ad oggi è stato appaltato solo un intervento preliminare per l’asportazione degli inerti dal Pentina, un affluente del Cellina che si immette direttamente nel lago di Barcis. Si tratta di una situazione di impellente pericolo per la quale la Protezione civile regionale ha avuto l’ordine di procedere con la massima celerità.
I lavori lungo l’alveo principale richiedono invece la costruzione di ponti, l’infrastrutturazione di strade di servizio e un corposo via vai di camion. Di qui la necessità di far sedere attorno ad un tavolo Comuni, Regione, Prefettura, uffici ambientali e Parco naturale delle Dolomiti friulane. Per il momento non è stata ancora fissata la data dell’incontro, ma lo stesso dovrebbe tenersi entro l’autunno. I cantieri veri e propri scatteranno in primavera e consentiranno la rimozione di alcuni milioni di metri cubi di sassi, che saranno stoccati poi nelle vicinanze del ponte di Ravedis, nel territorio di Montereale. (fonte messaggero veneto)