Cimolais e Claut sono gli unici due Comuni del Pordenonese a far parte di un vasto progetto di valorizzazione turistica promosso in ambito Unesco. Una pattuglia composta da 78 amministrazioni civiche del Triveneto ha infatti presentato una proposta di finanziamento congiunta al Ministero del turismo. In ballo ci sono circa 4 milioni di euro per la promozione del territorio e la sua fruibilità. Cinque le Province coinvolte: Belluno, quelle autonome di Trento e Bolzano, Udine e Pordenone. Il piano di investimenti nasce all’interno della tutela Unesco che da più di un decennio ha dichiarato le Dolomiti “patrimonio dell’umanità”. In Fvg partecipano al bando solo i municipi di Forni di Sotto e di Sopra oltre a Claut e Cimolais. La richiesta di contributo parte da un presupposto: l’area dolomitica è organizzata in nove sistemi di paesaggio diversi, con 15 mila strutture ricettive, 300 mila posti letto potenziali e 40 mila persone occupate nel settore della ricettività. Vi è però un enorme divario tra le presenze estive e invernali e gli altri periodi dell’anno, quando il numero di visitatori crolla. Con i fondi governativi si cerca proprio di riempire vallate e alberghi anche in primavera e in autunno.L’obiettivo del maxigruppo di Comuni guidati dall’agordino Livinallongo di Col di Lana è anche il potenziamento dell’accessibilità. Si vuole cioè incrementare la possibilità di visita da parte di famiglie, anziani e disabili. Per questo si sta pensando a sistemi di marketing congiunti come l’iscrizione a una piattaforma digitale curata dal Ministero del turismo.Poi c’è l’individuazione di itinerari che consentano a chiunque di godere delle bellezze naturali. La pandemia ha colpito il trend di presenze anche all’interno del perimetro Unesco. C’è però chi ha sofferto di più la flessione di escursionisti, e tra questi si conta proprio il Parco naturale delle Dolomiti friulane, con Claut e Cimolais. Di qui la voglia di riscatto. FMV
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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