È possibile una comunicazione turistica autentica a partire dai valori e dalle narrazioni locali? A questa domanda prova a rispondere “L’Altra Montagna”, il progetto di narrazione e comunicazione partecipata a fini turistici del territorio delle Dolomiti Friulane, uno dei nove sistemi che dal 2009 fanno parte del Bene Dolomiti Unesco. Dopo aver monitorato e indagato gli ambiti territoriali di Frisanco e di Forni di Sopra nelle due edizioni precedenti, è partita la terza fase del progetto, la cui azione di ricerca coinvolgerà le località di Claut e Forni di
Sotto. Coordinata dall’Università degli Studi di Udine, finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e supportata dalla Fondazione Dolomiti UNESCO la sperimentazione è ideata e realizzata dall’associazione Isoipse. Si prevede che la terza edizione del progetto sia completata entro il 2021. L’innovativa formula progettuale è fondata sull’ascolto delle comunità, sulla raccolta delle testimonianze e degli sguardi di coloro che vivono i
luoghi al fine di allineare la comunicazione turistica – e di conseguenza anche l’offerta – ai valori connessi a un tipo di turismo sostenibile, dolce, in accordo con il sentire proprio delle
comunità. La nomina di due assessori di riferimento al progetto – rispettivamente Elena Leschiutta per il Comune di Claut e Martina Tonello per quello di Forni di Sotto – garantirà un’articolazione e una profondità d’azione più strutturate in questa edizione, fondamentali per il coinvolgimento della comunità e dei portatori di interesse. Con il coordinamento di Andrea Guaran, professore di Geografia dell’Università di Udine, l’ateneo fornirà il proprio contributo nell’ambito della rete funzionale e della rete della promozione del turismo sostenibile,
con particolare riferimento al territorio regionale e all’area delle Dolomiti Friulane. (f l’Aquila)
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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